Tony era preoccupato per Loki.
Da quando si era trasferito li alla Tower non gli era sfuggito il fatto che Pietro gli piacesse, ma non ne aveva ancora parlato con lui, per questo prese in mano la situazione dicendogli: «Ho notato che ti piace Pietro»
«Mmh... lasciamo perdere» borbottò il ragazzo dai capelli corvini bevendo la quarta birra: «Lui ha dei gusti migliori ed io sono pur sempre un mostro»
«Puoi mostrargli che sei un ragazzo normale che ha fatto egli errori» ammise lui semplicemente cercando di convincerlo e disse: «Oggi è San Valentino la festa degli innamorati. Potresti preparargli qualcosa di buono da mangiare e poi parlargli dei tuoi sentimenti, ma devi essere molto sincero»
«Io ho paura. Non ho mai provato questi sentimenti prima...» ammise alla fine Loki.
Tony gli sorrise comprensivo: «Lo so, ma puoi farcela»
Quelle parole incoraggiarono il ragazzo dai capelli corvini,che si mise al lavoro ma senza usare la magia.
Quando terminò Pietro era appena tornato da una lunga corsa ed entrato in cucina ne rimase sorpreso: «Hai cucinato tu?»
«Sì...» ammise lui per poi aggiungere: «Ho pensato avresti avuto fame tornato a casa dalla tua corsa»
«Grazie, ma non credo che mangerò adesso» disse il ragazzo dai capelli argentei.
«Capito. Non importa...» disse lui tranquillamente lavandosi le mani per togliere lo zucchero dalle dita dopo aver terminato di metterlo sulla torta che aveva fatto.
Si asciugò le mani e poco dopo lasciò la cucina andando in camera chiudendosi al suo interno per poi sedersi sul letto stringendo le gambe al petto mentre la neve cadeva attorno a lui.
Tony che passava da quelle parti per prendere uno spuntino vedendo il velocista bere un succo di frutta gli domandò: «Dov'è Loki? Pensavo che foste insieme»
«Penso sia andato nella sua stanza» disse con noncuranza il velocista.
«Non ti ha detto niente, allora?» chiese l'inventore.
Pietro lo guardò perplesso, ma Tony aggiunse: «Sa che non ti piace la magia ed ha cucinato tutto per te senza farne utilizzo»
Pietro rimase spiazzato da quella rivelazione pensando: Che idiota sono stato. Non avevo capito niente...
«Sai sono giorni che non tocca cibo. Penso che non abbia più voglia di andare avanti. Thor mi ha detto che anche ad Asgard per molto tempo è stato male» disse semplicemente l'uomo.
Il velocista a quel punto corse da lui e bussò alla porta: «Loki, posso entrare?»
«Fai come credi...» disse semplicemente lui.
Pietro entrò nella stanza e vedendo la neve gli s'avvicinò sedendosi sul letto dicendogli: «Mi dispiace per prima. Ti va se mangiamo insieme?»
«Va bene...» disse lui non proprio convinto.
«Cosa ti preoccupa?» gli domandò il velocista.
Loki lo guardò per un attimo, ma poi ammise: «So che sono un mostro, però, mi sono innamorato di te nel primo istante che ti ho visto»
Quella confessione lasciò Pietro senza parole, ma poi sorrise leggermente: «Beh, mi hai sorpreso, ma non so se provo lo stesso per te. Possiamo provare a conoscerci»
«Certo. Sono pronto per mostrarti il vero me» ammise lui alzandosi dal letto.
Il velocista sorrise e poco dopo andarono in cucina e si misero a tavola mangiando tranquillamente mentre guardavano la tv.
Avevano molto tempo per conoscersi, ma quella era la prima volta che restavano da soli in una stanza e cercavano entrambi di capire quali fossero le sensazioni che si trasmettevano a vicenda in quel momento.
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Raccolta storie Avengers
Fiksi PenggemarRaccolta di tutte le storie che ho scritto su gli Avengers