«Ti odio, Thor!» gli urlò contro Loki versando quelle lacrime che non riusciva a fermare.
«Loki, io...» provò a giustificarsi lui.
«No! No! Non l'hai protetto!» esclamò lui picchiando i pugni contro il suo petto: «L'avevi promesso!»
«Ci ho provato...» ammise il Dio del Tuono accettando le colpe che gli dava il fratello sapendo che in parte aveva ragione, se avesse prestato più attenzione adesso lui non starebbe in quello stato.
«Non è vero o lui non sarebbe in coma!» gli urlò contro lui.
Non si spiegava perchè stesse così male, ma doveva in qualche modo liberare quel dolore e sfogarsi dando le colpe al fratello per aver infranto la sua promessa era l'unica cosa che lo facesse sentire meglio.
Aveva accettato di pagare per i suoi errori solo perchè era stato lui a chiederglielo: Il suo principe delle stelle...
Frigga che da Asgard stava seguendo la situazione raggiunse i figli comparendo alle spalle di Loki posandogli la mano su la spalla: «Piccolo mio...»
Il corvino si voltò a guardarla abbassando il volto per non farsi vedere con quelle lacrime reiette che non la smettavano di scorrere sul suo volto sentendosi impotente a causa di quel bracciale che il padre gli aveva fatto forgiare per bloccare la sua magia.
Frigga l'abbracciò tenendolo stretto al suo petto accarezzandogli lentamente i capelli corvini: «Calmati, piccolo mio. Il tuo principe delle stelle ha bisogno del tuo aiuto»
«Non posso aiutarlo...» sussurrò lui calmandosi lentamente sotto il tocco delicato della madre.
La donna gli posò un bacio su la fronte facendo cadere a terra il bracciale che il figlio indossava dicendogli: «Salvalo, il tuo cuore ingannatore si è innamorato delle stelle. Non farlo spegnere»
Loki vedendo il bracciale a terra si voltò verso la stanza dov'era il suo Principe delle Stelle e lasciato andare dalla madre andò da lui varcando la soglia della stanza chiudendosi la porta alle spalle.
Senza indugiare si mise al lavoro usando la sua magia curativa su di lui.
Un'ora dopo il ragazzo tra le coperte aprì gli occhi dicendo: «Lo'...»
Il corvino lo guardò sorridendo felice che si fosse risvegliato: «Pietro...»
«Perchè piangi?» gli domandò preoccupato allungando la mano verso di lui in un muto invito.
Loki la prese facendo intrecciare le loro dita mentre un lieve alone rosato gli colorava il volto.
Poco dopo si ritrovò tra le braccia del ragazzo e in quel momento si trovò finalmente a casa in pace con tutto il resto tanto che le lacrime di quel pianto doloroso si fermarono portandolo ad addormentarsi tra le sue braccia.
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Raccolta storie Avengers
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