Sono tornato per restare

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Tony correva lungo un corridoio doveva parlare con il padre che era impegnato a lavorare con alcune persone nel laboratorio della Stark Tower

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Tony correva lungo un corridoio doveva parlare con il padre che era impegnato a lavorare con alcune persone nel laboratorio della Stark Tower.

Poco prima di arrivare a destinazione andò a sbattere su qualcuno che lo sorresse.

«Stai bene?» gli domandò quest'ultimo rimettendolo stabile su le gambe.

Il bambino di appena dieci anni alzò lo sguardo ed arrossì imbarazzato notando che ad averlo sorretto era proprio il suo eroe e balbettò: «Sto bene. Mi dispiace non guardavo dove stavo andando»

«Non preoccuparti, Tony» disse il ragazzo biondo per poi chiedergli con dolcezza: «Dove stavi andando?»

«Volevo mostrare una cosa a papà» ammise lui mordendosi il labbro.

Steve sorrise e s'inginocchiò raccogliendo il foglio poco distante da lui guardandolo curioso notando il voto in alto a destra: «Sei stato molto bravo, Tony» gli scompigliò i capelli.

Il bambino sorrise felice per quel complimento e l'abbracciò sorprendendo sé stesso ed anche Steve che poco dopo gli passò un braccio attorno ai fianchi.

«Andiamo a giocare insieme mentre aspettiamo tuo padre?» gli chiese Steve. «Sì!» esclamò Tony felice perchè da tempo volevo giocare da solo con lui, ma il padre gli diceva sempre di no.

I due uscirono dalla torre ed andarono al parco dove giocarono per delle ore e ad ora di cena tornarono indietro.

Quella sera Tony venne a sapere che Steve sarebbe partito per una missione importante e s'aggrappò al suo braccio: «Resta con me, Steve»

«Non posso, Tony. Tornerò presto...» rispose lui sorridendogli incoraggiante per poi andarsene e prepararsi per il viaggio.

Le ore passarono lentamente e nel pomeriggio, ascoltando la radio del padre, sentì che Steve era caduto in battaglia.

Tutto attorno a Tony si spense e diventò freddo.

Gli anni passarono lenti e Tony da adolescente si trasformò in un bellissimo uomo. Per anni ed anni cercò di ritrovare il soldato, ma aveva perso ogni speranza ed era entrato in un tornado di depressione che l'aveva portato ad iniziare a bere proprio come faceva il padre.

Un giorno, però, lo Shield riuscì a ritrovarlo e quando lo venne a sapere capì che era giunto il momento di raggiungerlo, però, gli servì del tempo per riprendersi dalla notizia.

Quando riuscì a vederlo tutto attorno a loro perse importanza e prima che se ne rendesse conto, guidato da una forza più grande di lui, era tra le braccia del soldato tenendolo stretto.

Steve ricambiò quell'abbraccio senza riuscire a lasciarlo andare.

«Mi sei mancato, Steve» borbottò Tony chiudendo gli occhi cercando di mandare indietro le lacrime che minacciavano di scivolare sul suo volto.

«Anche tu, Tony. Questa volta sono qui per restare» rispose Steve senza giri di parole.

Lo fece allontanare poco dopo accarezzandogli il volto per poi baciarlo, era la prima volta che baciava qualcuno, ma sapeva che era giusto farlo in quel momento.

Quando si allontanarono i due erano leggermente in imbarazzo, ma posando l'uno la fronte sull'altro sorridendo felici di essersi ritrovati. 

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