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Alla Stark Tower si respirava l'aria natalizia.
Tony era rimasto da solo con Loki che leggeva un libro.
L'inventore si avvicinò a lui spostandogli il libro da davanti agli occhi chiedendogli: «Perchè non mi aiuti ad appendere le decorazioni?»
«Devo proprio?» chiese il ragazzo dai capelli corvini senza pensarci troppo.
«Dai sarà divertente» cercò di convincerlo l'inventore.
Il Dio dell'Inganno anche se un po' scettico si alzò dal divano e lo guardò cercando qualcosa da fare.
Prese da delle scatole delle ghirlande e si guardò attorno perplesso per poi guardare il lampadario della stanza, si tolse le scarpe e salì sul tavolo mettendo la decorazione attorno ad esso.
Tony lo osservò curioso per qualche minuto, ma quando il ragazzo scese dal tavolo inciampò su un filo di lucine andando a cadere sopra l'inventore che si ritrovò bloccato sotto il suo.
«Lo sai che non sei tanto leggero, vero?» gli chiese quest'ultimo.
«Dillo che ti piace avermi sopra e non far finta che non sia così perchè sento qualcosa di molto elettrizzato al contatto con il mio corpo» disse il Dio dell'Inganno sorridendo malizioso muovendosi sopra di lui facendolo gemere sorpreso.
Un alone rosato colorò il volto di Tony che distolse lo sguardo da quello di Loki cercando di riprendere il controllo del suo corpo.
Loki indispettito da quel suo distogliere lo sguardo gli morse leggermente l'orecchio facendolo sussultare e serrare la presa sul suo corpo.
«Allora non mi stavo sbagliando...» aggiunse il ragazzo dai capelli corvini.
L'inventore indispettito invertì le loro posizioni sovrastandolo, ma quel movimento fece volare a terra la scatola con le decorazioni che si sparsero per tutto il salotto, ma in quel momento avevano entrambi delle altre priorità.
Con movimenti sicuri i due si spogliarono e si amarono sul pavimento del salotto.
Quando entrambi furono soddisfatti ed appagati si rivestirono e come se non fosse successo niente terminarono di decorare la stanza prima del ritorno degli amici.
