LT-CH4: UN TRIO TERRIFICANTE

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Tutti i diritti sono riservati a Rick Riordan e a justsmileandwaveboys. Non sono proprietaria di questa storia, sono solo un'intermediaria.

!!!!!!!Per chi non avesse letto entrambe le saghe di Percy Jackson, sappiate che ci saranno spoiler; quindi, per evitare spiacevoli inconvenienti, se siete tra quelle persone non iniziate nemmeno a leggere!!!!!!!

Per favore, niente insulti o imprecazioni nei commenti. Sono tornata indietro e ho aggiunto questa postilla 5 mesi dopo aver pubblicato questo capitolo, grazie a *cough cough* qualcuno che, molto gentilmente, non ha smesso di usare gli insulti nei commenti. Se li vuoi usare, almeno fai sì che siano divertenti. Mh, okay.
(ho voluto lasciare questa postilla dell'autrice perché, anche se è un fatto accaduto a lei, sono perfettamente d'accordo).

NOTA: tutto ciò che è scritto in questo font non è di mia proprietà, ma appartiene allo scrittore Rick Riordan. Non ho motivo di utilizzare i libri con un motivo che non sia la fanfiction e non intendo guadagnarci sopra. È solo un lavoro creato per il puro amore verso la saga.

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"Leggerò io," disse Era prendendo il libro dalle mani del marito.

Zeus era perso nei suoi pensieri. Stava pensando a quello che aveva appena letto; al fatto che questo bambino, senza allenamento, aveva distrutto uno dei mostri più terrificanti.
L'altro Ermes aveva detto che aveva combattuto due guerre. Deve averle guidate per essere abbastanza importante da spingere le Parche a scrivere un libro su di lui.

Nel frattempo, gli Dei minori stavano avendo una discussione telepatica.

Tyche - Il ragazzo sembra potente, vero? Battere una Furia!

Giano - Sì. Se lo guardi con la coda dell'occhio, potresti pensare di vedere Poseidone stesso.

Ecate - Sembra irradiare molto potere.

Ebe - Sembra molto triste. Come se avesse visto il vero dolore. Anche gli altri. Ma lui, la figlia di Atena e il figlio di Ade sembrano più vecchi dei loro veri anni.

Uscirono dalla conversazione, non appena la regina iniziò a leggere.

"TRE VECCHIETTE SFERRUZZANO I CALZINI DELLA MORTE" .

"Ero abituato [...] come se fossi uno psicopatico".

"Mi dispiace dovertelo dire, ma tu sei uno psicopatico", lo stuzzicò Talia.

Percy, da diciassettenne maturo quale era, le fece la linguaccia; tuttavia, stava pensando di esserlo davvero.
Dopotutto aveva avuto delle allucinazioni anche nei giorni precedenti. Chirone gli aveva detto che era la sindrome da stress post-traumatico, causata dalle due guerre e dal Tartaro, ma era sempre più difficile tenerlo a mente, specialmente quando si rannicchiava e cercava di riprendersi dall'ultimo episodio avuto.

"Quasi ci credevo [...] ho detto quasi".

"Grover huh?", sussurrò Annabeth al suo ragazzo, che sorrise.

"Grover non [...] successo qualcosa".

"Grover! Devi davvero imparare a mentire!", esclamò Travis.

"In realtà, non può. I satiri non possono mentire", disse Ermes a suo figlio. Guardando Pan, disse "Credimi, ci ho provato!".

"Non avevo molto [...] ali di pipistrello davanti agli occhi".

"Ugh, i sogni dei semidei sono i peggiori".

"Non sono migliorati?", chiese Perseo.

"No".

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