LT-CH14: LA MUMMIA PARLA!

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Tutti i diritti sono riservati a Rick Riordan e a justsmileandwaveboys. Non sono proprietaria di questa storia, sono solo un'intermediaria.

!!!!!!!Per chi non avesse letto entrambe le saghe di Percy Jackson, sappiate che ci saranno spoiler; quindi, per evitare spiacevoli inconvenienti, se siete tra quelle persone non iniziate nemmeno a leggere!!!!!!!

Per favore, niente insulti o imprecazioni nei commenti. Sono tornata indietro e ho aggiunto questa postilla 5 mesi dopo aver pubblicato questo capitolo, grazie a *cough cough* qualcuno che, molto gentilmente, non ha smesso di usare gli insulti nei commenti. Se li vuoi usare, almeno fai sì che siano divertenti. Mh, okay. (ho voluto lasciare questa postilla dell'autrice perché, anche se è un fatto accaduto a lei, sono perfettamente d'accordo).

NOTA: tutto ciò che è scritto in questo font non è di mia proprietà, ma appartiene allo scrittore Rick Riordan. Non ho motivo di utilizzare i libri con un motivo che non sia la fan fiction e non intendo guadagnarci sopra. È solo un lavoro creato per il puro amore verso la saga.

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Ho già detto che amo Ade? Forse sì, ma non smetterò mai di ripeterlo... Anche Talia è una forza della natura

Apollo girò pagina e ghignò. "Oh! Questo è il capitolo perfetto per me".

"Perché?", chiese sua sorella.

Apollo lesse con un sorriso, "MI OFFRONO UN'IMPRESA"

"Sarà meglio che in questo capitolo ci sia spiegato cosa sta succedendo sull'Olimpo, cosa è stato rubato e perché papà e Poseidone stanno litigando", disse Atena.

Non sapere niente le dava sui nervi.

"Il mattino dopo [...] e non dovevo rendere conto a nessuno"

"E' come un sogno che diventa realtà", disse Chris malinconico. Per quanto amasse i suoi fratelli, i continui battibecchi, il "prendere in prestito" le cose degli altri e i letti mezzi rotti (perché qualcuno aveva pensato che saltare sui letti fosse una buona idea - ovviamente con la motivazione scientifica di testare i materassi), ogni tanto diventava irritante.

"Non proprio", disse Percy e Jason annuì.

"Perché no?", chiese Will.

"Sei da solo, senza nessuno con cui parlare dopo il coprifuoco", disse Jason.

"Ti devi sedere a tavola da solo", aggiunse Percy.

"Huh, non l'avevo mai vista in questo modo".

"Ed ero al culmine della depressione [...] avevano tagliato fuori come un appestato"

Tutti si girarono verso Percy, che era intento a giocare con i riccioli di Annabeth per cercare di sfuggire agli sguardi altrui. I semidei più grandi si sentirono in colpa, specialmente quelli della cabina 11.

Si lodavano per essere capaci di capire i ragazzi più solitari, perché avevano dovuto badare ai bambini indeterminati. Ma non avevano mai pensato che Percy avesse potuto sentirsi così solo, dopo essere stato spostato dalla cabina di Ermes.

In molti, di solito, erano più che felici.

Tuttavia, gli altri avevano dei fratelli da cui andare e non una cabina vuota che non veniva abitata da decenni.

"Nessuno nominava il segugio infernale, ma avevo la sensazione che tutti ne parlassero alle mie spalle"

"Già, lo abbiamo fatto".

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