𝗝𝗘𝗡𝗡𝗜𝗙𝗘𝗥 𝗕𝗔𝗦𝗧𝗔𝗥𝗗𝗔 𝗝𝗢𝗛𝗡𝗦𝗢𝗡

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I primi giorni sono passati velocemente.
Ora ė venerdì pomeriggio, ho mezz'ora di riposo prima dell'inizio del workout, e sto facendo una passeggiata con Jax ed Hel, con i quali ho stretto amicizia.
-domani verranno dei miei amici a trovarmi, non so quanto potrò essere disponibile, per voi è ok?- chiedo.
I due annuiscono.
-oh, guardate chi si vede laggiù...- Jax fa una smorfia.
-chi?- chiedo.
-vedi quella bionda decolorata seduta sull'erba?- Helena indica una ragazza abbastanza distante da noi.
-si, cos'ha di male? Non capisco- dico.
-è una stronza, si crede una dea solamente perché ha un po di culo e tette. Ah, si vanta di questo perché pensa non si noti che è rifatta. Diciamo che è una troia- alza gli occhi al cielo Helly.
-ma non è nella nostra squadra? Mi pare di averla vista in aula.
-si, è questa la disgrazia più grande- conferma Jason.
Passiamo lì accanto, dirigendoci alla palestra, distaccata dal resto dell'accademia.
Quel posto è davvero grandissimo, devo ammettere che non me lo aspettavo.
Passando accanto a quella lì, vedo che non è sola, anzi, mi stupisce che lui vada con quella rifatta... Avete capito di chi parlo.
-come si chiama?- chiedo quando siamo quasi arrivati alla palestra.
-Jennifer Johnson- risponde Helena.
-cavolo, quella veniva a scuola con me e Zayn, ci provava di continuo con lui.
-ora si spiega tutto, gira voce che lei sia venuta qui all'accademia solo perché sapeva che Malik lavorasse qui.
Tiro un sospiro.
-qualcosa non va?- mi chiedono i due.
-nulla, solo che... Con quello stronzo... Io... Era tossico, e lo è ancora, un anno fa noi due...
-ho capito Ali, stai tranquilla, l'importante è che ora sia tutto ok- mi rassicurano.
-il problema è che siamo in stanza insieme, e il mio primo giorno l'abbiamo quasi fatto, ma l'ho fermato...
-mi dispiace tanto...- sussurra Hel stringendomi in un abbraccio.
Anche Jax ci abbraccia e i due ragazzi mi tranquillizzano, per poi andare tutti e tre in palestra.

-

-bene così, Alice. Ti manca solamente mezzo minuto, puoi farcela- mi dice il sergente mentre alzo dei pesi.
Annuisco e lui si dirige da qualcun'altro.
Faccio il conto alla rovescia.
30...
29...
28...
27...
26...
25...
24...
-guarda un po chi si vede- sento una voce roca dietro di me.
-lasciami perdere, mi manca poco per finire l'esercizio- lo scollo.
-oh, maddai, pensi che qualche secondo possa fare la differenza?
-con la logica che segui allora neanche le ore fanno la differenza.
-chiudi il becco- ordina.
Mi passa accanto, arrivando di fronte a me e fissandomi.
Ha il petto nudo, i pantaloni e le scarpe della divisa, mente al collo porta una catena.
Guardandogli il petto, vedo che è molto sudato.
Poso lo sguardo sui capelli, scompigliati, con alcuni ciuffi che gli vanno davanti agli occhi nocciola, ora come in fiamme, probabilmente perché l'ho fatto arrabbiare.
Per fortuna i secondi scadono e butto a terra i pesi.
-si può sapere che vuoi?- dico impaziente  dirigendomi ai tapirulan.
-te, solo te- risponde.
Mi posiziono su uno di essi, e lui fa lo stesso, mettendosi su quello accanto.
-senti, perché non la fai finita e te ne torni dalla Johnson?
-chi è?
-come chi è? Ahahah- rido in modo sarcastico -mamma mia, evita di dire tutte queste stronzate che poi muoio dalle risate.
-seriamente- alza il tono -chi è?
-cretino, Jennifer Johnson, la bionda.
-ohh quella. Tranquilla baby, è solo un passatempo.
-ah si? Oh guarda, sta venendo proprio qui- faccio un sorriso alquanto falso.
-hey Z, vieni al bagno? Devo parlarti- lei gli fa un occhiolino, e capisco subito che quel "parlarti" equivale ad uno "scopami che ne ho voglia". Palese.
-uhm... Ok. Beh, ci si vede in giro Payne- fa il finto innocente facendosi trascinare in modo amichevole dalla ragazza.
Jennifer bastarda Johnson.

𝗦𝗧𝗥𝗢𝗡𝗭𝗢 & 𝐒𝐄𝐗𝐘 [ᴢ.ᴍ.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora