Erano passati mesi, anzi, quasi un anno, dall'ultima volta che avevo visto Zayn.
Dopo esser tornato a casa, non era più tornato a scuola.
Nel mentre, io mi ero segnata all'accademia e stazione di polizia di New York dopo aver compiuto diciotto anni.
Ovviamente continuo a frequentare la scuola.
Oggi, dopo mesi di esami e studio, sarei entrata in squadra.
Appena sveglia, vado a lavarmi ed indosso la mia divisa.
Di corsa faccio colazione per poi salutare i miei genitori ed uscire di casa.
Mi dirigo verso il garage, da dove prendo la mia nuova auto, una Lamborghini gialla regalata per il mio compleanno.
La tratto come un gioiellino, sto sempre attenta ed evito di parcheggiare in posti poco sicuri, praticamente la adoro.
Mentre mi dirigo verso l'accademia, penso a Zayn.
Ricordo quando mi disse che forse gli piacevo. Pff... Solo illusioni.
Quella è stata una delle ultime conversazioni che abbiamo avuto.-
Una volta arrivata, parcheggio e scendo dalla mia auto, per dirigermi all'interno dell'edificio.
-Hey, Jhoanna!- saluto la donna all'entrata dell'accademia, una sulla quarantina, un po in carne e di colore, nonché il vicecapo a cui tutti vogliono bene.
Il problema è il capo. Quello è uno stronzo.
E' venuto a controllarci al penultimo esame che ho avuto, inutile dire che, nonostante non avessi avuto incontri avvicinati con lui, diciamo che non è stato molto amichevole.
Urlava se vedeva che sbagliavi anche solo una piccola cosa.
Jhoanna mi dice dove si trova la stanza dove sta ora la mia squadra, che mi attende per le presentazioni.
-vedi quel corridoio? Bene, la terzultima porta a sinistra- io annuisco alla sua spiegazione e mi dirigo dove indicato da lei.
Una volta essere davanti alla porta, tiro un grande respiro e busso.
-avanti- sento dire.
-buongiorno- dico timida una volta entrata.
-cos'è tutta questa timidezza, Payne? Ti conosciamo da più di otto mesi- esclama Isaac Wellington il nostro sergente.
Io faccio una risata in imbarazzo, poi lui continua -allora ragazzi, lei è Alice Payne.
Alzo la testa e lo vedo, li in mezzo.POV ZAYN
COME?! COSA?! PERCHE'?! MI PERSEGUITA. E' L'UNICA OPZIONE.
La vedo guardarsi intorno un po a disagio.
Ancora non ci credo.
Non sono più andato a scuola per non vederla, sono entrato in polizia, e ora me la ritrovo NON SOLO NELLA STESSA ACCADEMIA, MA NELLA STESSA SQUADRA.
Ci manca solo che ci mettono in camera insieme...POV ALICE
COME FA AD ESSERE PURE QUI! E IO CHE VOLEVO CAMBIARE VITA E NON PENSARE PIU' A LUI.
QUALCUNO MI AIUTI PER FAVORE.
-Payne, questa è la sua carta, la tenga sempre attaccata alla giacca, ci servirà per identificarla- mi avverte il sergente, attaccandomi al taschino della giacca una specie di carta d'identità.
-okay, allora ragazzi, a chi va di insegnarle qualche cosa di pratica?- dice ai miei nuovi compagni di squadra divertito.
Tutti alzano la mano impazienti di rispondere.
-allora andiamo fuori!- esclama.
Tutti si alzano, e, in fila, ci dirigiamo all'esterno.
Wellington ci porta in un capannone allestito da oggetti tipo manichini, pistole, proiettili, pesi, bussole, auto e così via...
Seguendo il sergente, ci dirigiamo ad un tavolo pieno di armi, e, con il suo aiuto, ognuno impugna una pistola e cominciamo a fare pratica.
-okay Broo, un po più su e ci sei- dice ad una ragazza con i capelli neri raccolti in una coda, gli occhi verdi e la pelle chiara.
Poco dopo Isaac si avvicina a me e mi aiuta a posizionare bene la pistola davanti alla testa.
-okay, prova a colpire quel manichino, ti do io il via- dice -ci sei?- annuisco -okay, tre, due, uno, SPARA!- urla.
Io ubbidisco, premo il grilletto e il proiettile lascia la pistola, in direzione del manichino.
Riesco a colpirlo sulla coscia.
-non male, continua così e appena è possibile ti mandiamo subito in missione- mi fa l'occhiolino.
Io sorrido felice e continuo a fare pratica.-
-bene ragazzi, bravi tutti!- dice il sergente bloccandoci -basta così per oggi. Tornate nelle vostre camere e rilassatevi. Oh, Alice vieni qui- mi dirigo verso di lui.
-la tua stanza è al secondo piano, numero 263- dice lanciandomi le chiavi che afferro al volo.
-okay grazie- gli rispondo, e, subito dopo, corro in camera mia.
Apro la porta nonostante non sia stata chiusa a chiave. Che strano.
Ma che caz... Vedo una divisa sul letto.
-C'è qualcuno?- dico girandomi da tutte le parti disorientata.
-si, ci sono io- risponde qualcuno con una voce roca.
Girandomi lo vedo.
E MANCO A FARLO APPOSTA. MA BASTA.
E' appoggiato alla porta del bagno, con un asciugamano attorno alla vita e i capelli bagnati, che mi guarda dal basso all'alto.
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𝗦𝗧𝗥𝗢𝗡𝗭𝗢 & 𝐒𝐄𝐗𝐘 [ᴢ.ᴍ.]
FanficCOMPLETATA✔︎ 🔞𝗟𝗜𝗡𝗚𝗨𝗔𝗚𝗚𝗜𝗢 𝗘𝗦𝗣𝗟𝗜𝗖𝗜𝗧𝗢, 𝗦𝗖𝗘𝗡𝗘 𝗦𝗘𝗦𝗦𝗨𝗔𝗟𝗜 𝗘 𝗧𝗢𝗦𝗦𝗜𝗖𝗛𝗘🔞 •𝑇𝑅𝐴𝑇𝑇𝑂 𝐷𝐴𝐿𝐿𝐴 𝑆𝑇𝑂𝑅𝐼𝐴• -forse non ci siamo capiti, piccola. Dammi il mio telefono. -se te lo do confesserò tutto a Liam- lo pro...