-𝚌𝚑𝚊𝚙𝚝𝚎𝚛 𝚏𝚘𝚛𝚝𝚢𝚝𝚠𝚘-

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I ragazzi non smisero mai di cercarla.

Erano passati già due giorni e di lei nessuna traccia, e nonostante le sole 48 ore Hyunjin non riusciva a chiudere occhio la notte, tanto da mettersi le scarpe e continuare le ricerche.
La polizia non trovò nessun indizio e questo fece pensare loro il fatto che si sia allontana volontariamente.

《Agente, conosciamo bene Y/n; non si sarebbe mai allontanata di sua spontanea volontà. O quanto meno, non senza avvisarci.》 Comunicò il maggiore del gruppo.

《Purtroppo tutto ciò che possiamo fare per aiutarvi è la gentile cortesia di ricercarla in territorio, ma se non troviamo alcun indizio...》 Disse l'agente.

Hyunjin intervenne subito. 《Agenti, non potete lasciare che il caso di una ragazza dispersa venga lasciato così scoperto. È la mia ragazza e le è successo qualcosa di brutto sicuramente, perchè lo giuro su Dio- se so chi cazzo vi ha pagati per oscurare il tutto- 》

《Si calmi, gentilmente–》

《Lei sa qualcosa? Il telefono della ragazza è rimasto qui ma analizzandolo non abbiamo trovato niente di interessante.》Disse il secondo poliziotto, chiedendo.

Hyunjin guardò gli altri compagni respirando profondamente, quasi ansimando.

《Sappiamo con chi potrebbe essere.》
Affermò Seungmin.

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《Lasciami stare! Lasciami stare!》 Disse Y/n mentre veniva trascinata, scalciando invano.

《Ci hanno trovati. Stanno per venire qui, Kato.》

《Lo so, non capisco come abbiano fatto a rintracciarci!》 Disse Asako furiosa. Erano tutti nel pallone, ma l'unica cosa che riuscivano a fare bene era caricare Y/n nel portabagagli dell'automobile.

《Quanto tempo abbiamo?》 Chiese uno.

《Pochissimo. È meglio se prendiamo dalla tangenziale.》

《Ma saremo meno coperti.》

《Aish. Imbalzamate quella gallina francese ed entrate in auto. Guidiamo e basta.》

《NON SONO UNA GALLINA NÈ TANTO MENO UNA FRANCESE DEMMERDA-》

《Zitta.》 Le disse un ragazzo mentre le tappava la bocca, gambe e braccia con dello scotch nero. Finirono per coprirla con della carta quasi da rivestirla tutta, tralasciando i suoi lamenti e lacrimoni.

《Così non potrà respirare–》 Disse il ragazzo che giorni prima le aveva portato del mangiare.

《Se vuoi fai la sua stessa fine!》 Urlò Asako mentre gli tirò uno schiaffo proprio sulla guancia sinistra.

《MHHHH! MHHHH!》 Si dimenò Y/n.

《Chiudetela nella scatola.》 E quando fu rinchiusa, tutta la squadra con a capo la giapponese entrarono nell'automobile dai vetri oscurati.

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《Asako, è quasi il tramonto. Dobbiamo trovare un posto in cui alloggiare.》

《Magari vuoi un bed&breakfast dove possiamo far riposare la nostra amata vittima? AHAHAHAH. No.》

《C'è un cantiere edile abbandonato tra qualche chilometro. È perfetto.》 Riprese Asako, qualche istante dopo.

《Ma la tua idea non era quella di attirarli? Perché ci stiamo nascondendo?》

《Se quel cane demente di Hwang Hyunjin si presenta con delle forze armate, non ci penserò due volte a squarciare la sua amata. Ci metteremo in cima all'edificio in modo da poter osservare al meglio il territorio; non preoccupatevi. Fidatevi di me, avremo pure il nostro riscatto.》

《Ma perché fai questo a quel ragazzo? Non lo ami più?》 Chiese una ragazza del gruppo.

《OVVIAMENTE, FIGLIA DI PUTTANA!》

《Voglio tenerlo solo per me. Questo è il punto.》 Spostò lo sguardo verso la strada.《Fermiamoci. È lì. L'automobile la lasceremo più lontana.》 Cominciò a dare ordini.《Voi prendete Y/n. Ci sono tante scale.》

Asako ripensò alla domanda di Jiu, la ragazza di prima. Amava veramente Hyunjin?

Certamente, sennò a cosa sarebbe servito il suo formidabile piano? Avrebbe ottenuto tutto ciò che desiderava da sempre: il matrimonio con il suo principe azzurro, un'intera catena di agenzie tutte loro e un'enorme villa con piscina dove avrebbero potuto farci pure la luna di miele.

《Devo attendere. E avrò tutto ciò per cui sono nata.》 Si disse.

Dopo essersi spostati verso l'edificio cominciarono a sistemare le armi che portavano dietro con sé. Era una zona che non veniva controllata da anni e la possibilità di essere acciuffati era minima.

《Sistemate i cecchini.》 Disse dirigendosi verso la stanza in cui vi era la ragazza italiana.

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Hyunjin ricevette una chiamata nel momento in cui era nei sedili della macchina delle forze armate. Li avevano scoperti.

《È lei!》

《Rispondi, giovanotto. Metti il vivavoce.》 Hyunjin fece come detto.

《Pronto...》

《Amore mio! Mi manchi. Mi raggiungi a casuccia?》 Rise fintamente la giapponese. La sua risata faceva venire la pelle d'oca.

《Non prendermi per il culo. Dove sei? Dove hai portato Y/n?!》

《Ooooooow, quindi vuoi lei... vienitela a prendere, brutto bastardo. Non hai nemmeno il coraggio di venire qui da solo. Se arrivi qui con la polizia giuro che sgozzo quella puttana!》

《No! Verrò solo io! NON TI PERMETTERE DI TORCERLE UN SOLO CAPELLO.》

《Oh, come sei coraggioso ad urlare in questo modo. Solo con me non sei riuscito a comportarti da vero cavaliere... Che peccato.》Bloccò e subito dopo gli inviò la posizione.

《Hyunjin, devi presentarti da solo. Ma sai che non sarai solo. Noi siamo qui con te, cerca solo di... non morire.》 Gli disse Felix tenendogli la mano, quasi sul punto di piangere.

La prima volta non era successo tutto questo. È come se Asako in questi anni abbia escogitato proprio tutto. Lei sa tutti i loro punti deboli e anche quelli di Y/n.

《Una volta che prendiamo Y/n, manderemo quella pazza a casa sua; l'ospedale psichiatrico.》Sorrise Changbin.

《Ma mandiamola in qualche paese dove è legale la pena di morte.》 Disse Minho.

Hyunjin sospirò, guardando l'agente che stava guidando e tutta la scorta che li seguivano dietro.

《Vado a riprendermi l'amore della mia vita.》

𝓟 𝒉𝒐𝒕𝒐𝒈𝒓𝒂𝒑𝒉;; 𝐇𝐖𝐀𝐍𝐆 𝐇𝐘𝐔𝐍𝐉𝐈𝐍Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora