Il mochi è un preparato tradizionale giapponese costituito da riso glutinoso, tritato e pestato per ottenere una pasta bianca, morbida ed appiccicosa, che poi viene modellata in forme sferiche o rettangolari.
Quando ero piccolo ero un bambino grassottello, e la prima persona a chiamarmi 'baby mochi' è stata mia madre. Crescendo ho praticato molti sport a livello agonistico, e devo dire che il mio fisico è cambiato radicalmente fino a diventare decisamente atletico.Di una cosa però non sono proprio riuscito a liberarmi durante tutta l'adolescenza: le mie guance da mochi.
È per questo che quel soprannome mi è rimasto cucito addosso, e devo dire che alla fine mi ci sono in qualche modo affezionato.
Ho creato molti account su tantissimi giochi online, e il mio nickname ha finito con il diventare la fusione di quel nomignolo e del mio colore preferito 'pink mochi'.
Ho continuato a crescere e devo dire di non essere mai stato particolarmente studioso. Diciamo pure che ho terminato i miei studi con il minimo dei voti, e che ho poi bruciato tutti i miei libri in un falò celebrativo in riva al mare.
Dopo quel magico momento ho deciso di non leggere più nulla e di limitarmi alle descrizioni delle creme mani e viso, finché non ho conosciuto Agust D.Non so che cosa mi abbia spinto a comprare il suo libro quel giorno, forse la copertina con i due manzi, o forse il fatto che l'identità dell'autore fosse avvolta nel mistero, però ho voluto prenderlo senza pensarci troppo.
Leggerlo è stato come scoprire un nuovo mondo, e da lì non ho fatto che parlare, e parlare e ancora parlare sempre e solo di questo capolavoro.
Ho costretto i miei amici a leggerlo, sono entrato in forum nei quali si parlava di questo argomento, ho fatto anche parte di un gruppo di roleplay per un po' di tempo, ma alla fine mi sono accorto che tutto questo non mi bastava.Avevo bisogno di parlare faccia a faccia con il mio idolo, e niente mi avrebbe impedito di farlo.
All'inizio è stata molto dura; certo gli ho scritto decine di messaggi sui suoi canali ufficiali, ma visto quanto è schivo il nostro Agust non ho mai ricevuto una singola risposta.
Da qui la mia decisione di indagare un po' più a fondo, e ho deciso di partire con lo scoprire in quale città vivesse.
Scrive in coreano e la sua casa editrice ha sede a Seoul, quindi ha senso che visto il successo dei suoi due libri lui possa aver pensato di trasferirsi qui, anche se secondo me ci è proprio nato e cresciuto.L'ho capito da alcuni spunti trovati nel suo primo romanzo.
Parlava di locali molto specifici e di zone non particolarmente famose, e questo mi ha fatto pensare che avesse una conoscenza decisamente approfondita di questa metropoli.
E piano piano ho continuato a cercare indizi, quasi come se trovarlo fosse la mia unica ragione di vita (e probabilmente lo è al momento) finché qualche settimana fa non ho conosciuto Sungwoon.Neanche lui l'ha mai incontrato, ma lavora per la sua casa editrice e diciamo che...ho usato le mie armi di seduzione per convincerlo a rivelarmi quanti più dettagli possibili.
Le cose importanti che ho appreso sono state due: numero uno la sua e-mail privata, e numero due il fatto che una volta ha ascoltato una conversazione telefonica in cui lui affermava che la Starfield Library era uno dei suoi posti preferiti in cui acquistare libri.
Il secondo punto mi ha lasciato un po' interdetto, perché per qualche strano motivo mi piaceva pensare che frequentasse posti molto meno caotici ed esclusivi di una libreria in un centro commerciale, ma poi mi sono detto che alla fine ha senso visto che quello è sicuramente il paradiso di un bibliofilo come lui e quindi me la sono messa via.Sono riuscito a scrivergli una mail e, incredibile a dirsi, ho anche ottenuto una risposta!
Certo non è stata un granché visto che mi ha minacciato, ma è pur sempre stato un primo contatto. E poi lo so che la sua è solo una facciata, so riconoscere il suo stile e sento di avere inquadrato molto bene la persona che c'è dietro quello pseudonimo.
Non voglio dire che se lo incontrassi per strada saprei riconoscerlo, ma sono sicuro che riuscirei a farcela se gli parlassi per qualche minuto.
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Voce [ Taekook ]
RomanceTaekook - Yoonmin - Namjin au Kim Taehyung, un giovane miliardario che, dalla morte dei suo genitori, avvenuta quando era adolescente, ha smesso di parlare. Jeon Jungkook, uno studente che, per inseguire il proprio sogno, diventare un tatuatore, ha...