(don't say I didn't say, I didn't warn ya)
[SMUT] [ WARNING: Racconto di violenza ]
Einstein era un cazzo di genio.
Non gli daresti un soldo a guardarlo con quei capelli sparati in aria e la faccia da scemo, eppure ci ha preso in pieno quando ha creato la teoria della relatività. Se per tutti gli altri questa festa è volata tra risate, tuffi in piscina e patatine, per me è durata qualcosa come quindici lunghissimi anni. Non è che non mi sia divertito - anzi, dopo aver chiarito con Jimin ho partecipato volentieri a tutte le attività di gruppo – è che avrei preferito essere da un'altra parte.
Avrei preferito non uscire mai da quella sauna.
Avrei preferito fare l'amore per tutta la notte con Jimin.
E attenzione, voce giudicante della mia coscienza, lo so che ventiquattro ore fa mi ero ripromesso di non provarci più e di fare le cose con calma, ma è più forte di me. Porca troia, sembro un animale senza intelletto, eppure è così: Park Jimin mi fa letteralmente impazzire e non riesco a mantenere il controllo del mio corpo quando sono vicino a lui.
Non è solo il fatto che sia oggettivamente stupendo (il tempo potrà anche essere relativo, ma la bellezza del mio sexy anatroccolo no), è tutto.
Prima Namjoon mi ha lanciato un asciugamano addosso e mi ha urlato di coprirmi, e tutto perché ce l'avevo così duro che ho rischiato quasi sbucasse oltre il bordo del costume da bagno. Perché ho avuto un'erezione da Oscar?
Perchè Jimin mi ha sorriso.
Non in modo malizioso; se ne stava lì a bordo piscina mentre io mangiavo pizzette assortite davanti al buffet, e i nostri sguardi si sono incrociati.
E lui mi ha sorriso, dolce.
Poi mi ha fatto l'occhiolino e si è lanciato in acqua sparendo alla mia vista.
Potrei descrivere accuratamente ogni singolo muscolo guizzante, la lunghezza di ogni ciglia attaccata al suo occhio destro chiuso, ogni singolo ciuffo di capelli bagnato e tirato all'indietro sulla sua testa. Sono rimasto con la bocca aperta e la pizza in mano come un ragazzino che vede delle tette per la prima volta.
Un secondo dopo ho rischiato di sparecchiare la tavola con un movimento del bacino.
E Namjoon ha avuto anche il coraggio di sgridarmi, come se fosse un crimine avere un albatros in mezzo alle gambe. Non è mica colpa mia, è tutta genetica. Alla faccia di chi dice che i coreani ce l'hanno piccolo, vorrei vederli riuscire a camminare dopo aver fatto un giro su Agust Dick.
Con che coraggio mi ha sgridato tra l'altro quando non ha fatto altro che sbaciucchiarsi con Seokjin per tutta la sera. Ho così tanto materiale dopo tutte queste ore trascorse in loro compagnia, che il libro si scriverà praticamente da solo.
E riderò di lui, quando nel capitolo 30 sarà sfondato dal suo cameriere di fiducia.
Non che ci sia qualcosa di male nell'essere passivo: è capitato a tutti quanti noi di fare un pliè su un cazzo nella vita, nessuno giudica nessuno.
Se solo non avessi ancora in bocca i sapori dei baci del mio bello, forse mi imbragherei con una corda, e poi mi calerei dal tetto dell'hotel fino alla finestra della stanza dei Kim per vedere che cosa combineranno sotto le lenzuola stanotte.
Ma io voglio stare con Jimin.
Non riesco a dire cazzate neanche alle altre persone, figuriamoci a me stesso. Certo che voglio scopare con lui, certo che vorrei fargli passare la notte più bella della sua vita, ma...ma. Se me lo chiedesse, se gli andasse bene, mi basterebbe anche solo dormire abbracciati. Magari stringergli la mano e baciargliela prima di augurargli 'buona notte'.
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Voce [ Taekook ]
RomanceTaekook - Yoonmin - Namjin au Kim Taehyung, un giovane miliardario che, dalla morte dei suo genitori, avvenuta quando era adolescente, ha smesso di parlare. Jeon Jungkook, uno studente che, per inseguire il proprio sogno, diventare un tatuatore, ha...