<< Finalmente la pecorella smarrita è tornata all'ovile! >>
Sono solo le otto del mattino quando arrivo all'Hybe, ma Hwasa è già nella mia stanza, vestita di tutto punto e pronta all'interrogatorio.
Speravo di avere più tempo per pensare a che cosa le avrei detto, ma a quanto pare avrei dovuto improvvisare anche questa volta.La saluto con un abbraccio, non so neanche perché, e poi vado dritto in direzione del minibar per recuperare dell'acqua. Ho la gola secca da più o meno dieci ore ormai, da quando ho deciso che avrei fatto finta di dormire e ho smesso completamente di muovermi.
<< Ti prometto che non chiederò dettagli troppo intimi, ma ti prego dimmi che cosa avete fatto. Sei mancato per un'intera giornata, ad un certo punto stavo per chiamare la polizia >>
Conoscendola l'avrebbe fatto davvero, e questo non fa che aumentare a dismisura il bene che le voglio. Si è sempre presa cura di me come una sorella maggiore e, per quanto sia veramente troppo curiosa, so che è anche genuinamente preoccupata per me. Vuole solo accertarsi che non abbia fatto cazzate o che abbia agito d'impulso.
Mi dispiace, Hwasa, è proprio quello che ho fatto.
/ Siamo andati al club e abbiamo giocao a golf. Poi siamo andati in uno dei suoi appartamenti e abbiamo cenato e basta. Ho dormito nella camera degli ospiti, e questa mattina ho chiamato l'autista per far si che mi riportasse qui /
Cavolo, sto diventando drammaticamente bravo a mentire.
<< E quindi non c'è proprio nulla da raccontare? >>
Forse dovrei raccontarti di come ho trascorso la giornata più bella della mia vita, ieri. Di come mi sono divertito a non giocare a golf, impegnato com'ero a ridere e a rotolare nel terreno come quando ero un bambino spensierato anni e anni fa.
Oppure dovrei raccontarti di quanto mi batteva il cuore quando ha provato a baciarmi, prima che mi lasciassi cogliere dal panico e lo fermassi; gesto inutile, visto che molte ore più tardi l'ho praticamente supplicato di regalarmi il mio primo bacio.
Supplicato a parole, perchè sì forse sarebbe il caso di spendere due righe sul fatto che una persona ha sentito la mia voce per la prima volta dopo più di dieci anni. E sono stato proprio io a volerlo, senza che ci fosse nessuna costrizione e senza che lui abbia mai anche solo pensato di fare pressioni al riguardo.
Potrei anche parlarti di quanto sia stato bello guardarlo cenare con sua madre, o ritrovarmi in una casa che sapesse realmente di famiglia e di amore.
Ah, c'è anche il fatto che, quando pensava che un malintenzionato stesse per aggredirci, si è subito parato davanti a me per proteggermi, neanche fossi la cosa più importante del mondo per lui. Forse non lo sono, ma si è comportato esattamente come mio padre e mia madre, un istante prima che la loro vita gli fosse sottratta davanti ai miei occhi spaventati.
Non ho mai visto il loro volto mentre capivano che la loro ora era giunta, non me l'hanno mai mostrato.
Ho potuto solo guardare la loro schiena, perchè entrambi avevano creato un muro davanti a me, proprio come aveva fatto Jungkook dodici ore fa.
Forse dovrei parlarti di tutte queste cose e di quanto mi stiano incasinando il cervello. Di quanto sento il bisogno di piangere, o di tagliarmi le vene nella vasca non appena sarai uscita di qui.
Forse dovrei parlartene.
/ No, non è successo niente /
Il messaggio è accompagnato dall'espressione più tranquilla e pacifica di cui sia capace, e quando Hwasa sbuffa tristemente capisco che ha accettato quella verità e che mi ha creduto.
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Voce [ Taekook ]
RomanceTaekook - Yoonmin - Namjin au Kim Taehyung, un giovane miliardario che, dalla morte dei suo genitori, avvenuta quando era adolescente, ha smesso di parlare. Jeon Jungkook, uno studente che, per inseguire il proprio sogno, diventare un tatuatore, ha...