Voce [ Taekook ]

6 - NAMJOON

<< Un programma televisivo? E io dovrei fare il cameriere per una settimana? >>
<< Esatto, figliolo >>
<< E partirebbe domani? >>
<< Sì >>
<< E quando pensavi di dirmelo? >>
<< Non farla tanto grave. Non è che tu abbia bisogno di tutta questa preparazione per infilarti una divisa ed imparare come si serve un caffè >>
<< Non è questo il problema. È che ancora una volta hai dimostrato che di quello che voglio io non ti importa niente >>
<< Sei così melodrammatico, Namjoon >>
<< Avevo dei progetti per questa settimana, giusto perché tu lo sappia >>
<< Beh adesso sono cancellati. Un giorno erediterai la mia fortuna, ed è giusto che tu faccia la tua parte >>
<< Non conta solo quello che vuoi tu. Potrei voler fare tutt'altro nella vita >>
<< Non essere ridicolo. Sarà Kim Seokjin ad insegnarti tutto. Devi essere in caffetteria alle otto del mattino, lo troverai già lì >>
<< E per l'arrivo di Kim Taehyung? Pensavo mi sarei dovuto occupare io di lui >>
<< Verrà solo con due assistenti, e sarò io in persona ad accoglierlo. Ora puoi andare >>
<< Come vuoi tu, papà >>

Vorrei tanto andarmene via sbattendo la porta, ma so già che non gli importerebbe.
Per mio padre tutto ciò che voglio io è inutile e sbagliato, e soprattutto impossibile da realizzare visto che il mio destino è stato scritto il giorno stesso della mia nascita.
È un uomo molto duro e determinato, di quelli che si sono fatti da soli e che sono riusciti a raggiungere il successo solo dopo tantissimi sforzi e sacrifici.
Il problema però sta nel fatto che col tempo ha finito col perdersi e con il concentrare tutte le sue energie solo sull'acquisire ancora più soldi e potere, tralasciando tutto il resto.

Non sono cresciuto in una famiglia perfetta, anzi non sono cresciuto affatto in una famiglia. Di mia madre ho pochissimi ricordi, visto che lei e papà hanno divorziato quando ero molto molto piccolo. Lei vive da qualche parte negli Stati Uniti grazie al cospicuo assegno di mantenimento che le versa papà, e qui in Corea non è più tornata.
Mi manda due messaggi all'anno, uno a natale e uno per il mio compleanno, e per tutto il resto del tempo fa finta che io non esista. Credo che il loro sia stato un matrimonio senza amore sin dal principio; conoscendo papà sono più che certo che abbia deciso di sposarla solo per avere me e fare in modo che qualcuno potesse conservare la sua eredità quando se ne sarebbe andato. 

Ha sempre e solo deciso tutto lui, dai miei studi, agli amici che potevo frequentare, fino al più piccolo dettaglio riguardante la mia vita privata.
Quando ho acquistato la mia prima auto ha insistito perché non comprassi il modello che più mi piaceva perché secondo lui non si abbinava bene al mio status sociale.
Alla fine ho preso quella che aveva scelto lui, una costosissima macchina che non mi piace affatto e che se ne sta a prendere polvere in garage per la maggior parte del tempo.

Ultimamente sta insistendo affinché esca con alcune figlie di altri ricchissimi amici, ma per fortuna sto riuscendo a bypassare ogni richiesta inventando impegni o malattie dell'ultimo minuto. Non so per quanto ancora durerà, ma temo di essere vicino al momento in cui dovrò confessargli che sono omosessuale. Ho avuto un solo ragazzo quando andavo al liceo, ma è durata poco e l'ho lasciato immediatamente perché mio padre aveva iniziato a chiedermi per quale motivo passassimo così tanto tempo insieme.
Da quel momento sono stato molto più attento, e non mi sono legato sentimentalmente a nessun altro per fare in modo di non essere scoperto.
Ho avuto delle avventure, ma nulla di più, proprio per non fargli notare la presenza assidua di qualcuno nella mia vita e non renderlo sospettoso.

So benissimo che il problema non sarebbe legato propriamente al fatto che mi piacciano i ragazzi, perché non è omofobo; però potrebbe benissimo diventarlo anche solo a causa di quelli che potrebbero essere i pensieri della gente.
Non viviamo in un mondo in cui quelli come me sono ben accetti, purtroppo, e per papà l'apparenza è tutto.
Non permetterebbe mai che il mio nome appaia in una di quelle riviste scandalistiche da due soldi, perché questo potrebbe mettere in cattiva luce la famiglia e gli affari.