12 - ALEXA, CERCA "COME FAR FALLIRE UN'AZIENDA MULTIMILIARDARIA"

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[TAEHYUNG POV]

Hwasa era furiosa. Per quanto avesse provato a non fare scenate, potevo capire quanto fosse infastidita da ciò che le era successo qualche ora prima.

Il Signor Kim non aveva fatto che scusarsi con lei fino a quando non gli aveva sbattuto la porta in faccia una volta arrivata in camera; le aveva spiegato che suo figlio Namjoon (di solito un ragazzo impeccabile e a modo) si era ritrovato a vestire i panni di cameriere a causa di una specie di programma televisivo, seppure questo passaggio non fosse ben chiaro a nessuno di noi. Le aveva assicurato che saremmo stati seguiti dai suoi migliori collaboratori e che un fatto così increscioso non si sarebbe mai più ripetuto fino a che sarebbe stato a capo dell'Hybe.

A vederlo così servizievole quell'uomo mi faceva quasi pena, ma ancora di più me ne causava suo figlio.

Potevo solo immaginare che cosa gli avrebbe detto e come lo avrebbe punito, e devo ammettere che mi dispiaceva parecchio per il mio complice.

Era riuscito a trovarmi un Bogum a tempo di record, e questo significava che i miei piani erano salvi, almeno per ora.

Se mentre lo "ricattavo" avesse avuto modo di leggere i miei pensieri, avrebbe saputo quanto quel favore servisse a me molto più che a lui.
Se non fosse stato per questo attore improvvisato, sarei stato costretto a rivelare a tutti quanti che avevo mentito, che non ci sarebbe stato alcun incontro, e soprattutto che lo avevo fatto per dei motivi non proprio validi a dirla tutta.

Nessuno poteva capirmi, e nessuno lo avrebbe mai fatto, ma non m'importava un fico secco: sarei andato avanti per la mia strada.

Dopo aver calmato la mia assistente e aver preso posto nelle nostre stanze, avevo deciso di fare un bel bagno caldo (per fortuna in quella suite c'era una grandissima vasca da bagno) prima di prepararmi al mio "incontro d'affari".

L'agenda di quella settimana era abbastanza fitta, e mi chiesi se ce l'avrei fatta ad arrivare alla fine di quei sette giorni senza lasciare che mi scoprissero.

Dovevo trovare un modo per restare da solo il più possibile con Park Bogum, perchè meno tempo avrebbe passato con Hwasa e più lei avrebbe faticato a scoprire che era un ciarlatano che di case farmaceutiche e borsa coreana ne sapeva meno di zero. 


'Jungkook', così lo aveva chiamato Namjoon per telefono, altri non era che un cameriere a quanto mi aveva confessato Kim junior; e per di più era un nuovissimo arrivato fresco fresco di assunzione, di cui chissà perché lui si fidava. Non che gli avessi lasciato molta scelta, visto che mi serviva un volto anonimo che a malapena fosse conosciuto anche dagli stessi dipendenti dell'hotel che di certo non avremmo potuto informare del nostro piano.

A quanto mi aveva assicurato lui, il novellino aveva avuto contatti solo con Seokjin, Kai (altri due colleghi) e la ragazza della reception; per tutti gli altri era un volto nuovo, perfino per il gran capo che non aveva ancora avuto l'onore di conoscerlo. Era tutto così perfetto che quasi iniziai a ridere da solo nella mia vasca, in preda all'euforia del momento.

Era la prima volta che mi succedeva in non so quanto tempo di essere così elettrizzato per un progetto, e guarda caso sarebbe stato quello che avrebbe messo un punto alla mia vita da miliardario così come l'avevo conosciuta fino a quel giorno.

Per quanto quel bagno fosse rilassante, non avevo tempo per lasciare che Morfeo si appropriasse della mia mente, quindi mi asciugai ed iniziai a pensare a che cosa avrei indossato.
Considerando che la riunione si sarebbe tenuta all'interno dell'hotel, decisi che la giacca avrebbe potuto andare a farsi fottere. Pantaloni grigio scuro ed una bella camicia sarebbero stati più che sufficienti a rendermi presentabile, e comunque avrei avuto un colloquio con un cameriere mica con un esperto di moda.

Voce [ Taekook ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora