Una chioma bionda

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Era passata una settimana e il Natale era ormai alle porte ma nessuno aveva quello spirito natalizio di ogni anno. Tra Emma e Regina era nato un muro, o meglio solo da parte di Emma.

Da quando tutto era cambiato e ritornato alla "normalità" lei si era allontanata da Regina e un pò da tutti. La mora si preoccupava giorno per giorno per lei ma le dava spazio, le dava tempo.

Dopo tre giorni Regina aveva riacquistato le sue forze e i suoi poteri ma i sensi di colpa continuavano a distruggerla. Pensava che era per colpa sua se Emma stava male, se si era allontanata dai suoi e da tutti.

La sera faceva tardi a lavoro e la mattina si svegliava prima di Regina e andava a correre. Ritornava qualche volta per il pranzo altrimenti mangiava fuori.

Si era allontanata da Ruby, da Henry e da chiunque, e non c'era un vero motivo, o almeno, non si vedeva. Zelena era ritornata finalmente a casa e stava molte volte da Regina che stava male per Emma.

Sembrava un'adolescente che piangeva per la sua relazione difficile, ma Emma non era una persona qualsiasi, per Regina lei era tutto. E quella sera stava succedenso la stessa cosa.

Henry era uscito per andare a giocare con gli amici e Regina aveva chiamato Zelena che era corsa da lei mentre Emma era in giro per la città.

"Cos'è successo stavolta?" chiese Zelena guardando la sorella in lacrime. Regina non piangeva mai davanti qualcuno, ma aveva imparato a lasciarsi andare con Emma e la sorella.

Di loro si fidava e poteva essere se stessa, una Regina che può piangere. La rossa abbracciò la sorella e Regina continuò a piangere silenziosamente. Andarono poi sul divano e Regina si asciugò le guance macchiate dal trucco.

"Non sta venendo a casa Zelena... Io...non so più cosa fare, non vuole parlare, non mi risponde ai messaggi, quando la vedo qui è assente. Ho provato ad aspettarla la sera ma ritorna la maggior parte delle volte ubriaca" spiegò Regina mettendosi la mano sulla fronte.

"Ci siamo anche litigate.." mormorò poi guardandosi le mani.
"Perché arriva a casa sbronza?" chiese Zelena guardando lo sguardo afflitto della sorella. Regina annuì e poi tirò su con il naso.

"Ha detto che non devo preoccuparmi di come sta perché sono fatti suoi" rispose Regina con le parole di Emma. Zelena si morse le labbra e si spostò una ciocca di capelli.

"Era ubriaca, forse non voleva litigare con te" commentò la rossa. Regina scosse la testa e guardò in alto.

"Me lo ha detto questa mattina, pensavo che le servisse tempo ed ho aspettato ma non è tornata per pranzare" rispose Regina. Zelena la guardò e le poggiò una mano sulla spalla per darle supporto.

"Vedrai che è solo un brutto periodo che passerà" aggiunse poi abbozzando un sorriso. Regina lo ricambiò a poco e poi continuarono a parlare. Qualche ora più tardi, quando Henry rientrò a casa, Regina decise di far rimanere Zelena almeno a cena.

Mangiarono il piatto preferito di Henry e poi la rossa se ne andò ed Henry andò a letto. Erano più o meno le undici di sera e Regina stava sparecchiando il tavolo. Aveva messo i piatti e i bicchieri nel lavello e stava togliendo la tovaglia.

Quando sentì la porta aprirsi lentamente seppe già chi fosse ma lasciò stare. Sentì i passi della donna salire verso il piano superiore e continuò a fare i piatti.

Emma era salita nella stanza di lei e Regina e posò lo zaino che aveva sulle spalle sopra le coperte del letto. Guardò la parte dove Regina dormiva solitamente e scosse poi la testa.

Incominciò ad aprire armadi e cassetti per cercare le poche cose che aveva portato lì. Alla fine non si era più trasferita quindi tutta la sua roba era da sua madre, eccetto alcune cose.

𝑳𝒊𝒆𝒔 𝒐𝒇 𝒕𝒉𝒆 𝒉𝒆𝒂𝒓𝒕 ➶ swanqueenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora