Se...

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La sveglia alle 6 del mattino ricordava ad Emma di dover lasciare il suo amato mondo dei sogni, dove tutto era perfetto. O quasi.

Si mise la sua solita tuta, legò i capelli e scese per la colazione. Nonostante fosse presto, non era così tanto stanca, anzi.

Entrò nella tavola calda e andò verso Ruby che, puntualmente, stava riempendo il bancone con tutte le delizie appena sfornate dalla cucina.

"Ti sei svegliata prima vedo!" commentò la ragazza sorridendole. Emma ricambiò il sorriso e si sedette su uno sgabello qualsiasi.
"Ho alcune cosa da fare, ma dimmi un pò..." disse Emma guardando la rossa finire di sistemare dei cornetti alla crema.

"...Ieri sera ho visto un'uomo venire qui per cenare, si chiama Fantaso Locksley" fece Emma ritornando a guardare gli occhi della ragazza. Ruby poggiò le mani sul bancone e ascoltò Emma.

"Si la maggior parte delle volte cena qui, o almeno così sembra. Credo che sia uno degli amici di Killian, tu lo conosci?" chiese Ruby prendendo una macchinetta del caffè.

"L'ho conosciuto ad una cena, e sì..fa parte della bella comitiva di Killian" rispose Emma sospirando.

Se Ruby avesse ragione, quella sera Locksley sarebbe andato a cenare dal Granny's come routine. Ma doveva essere preparata.

Non solo conosceva il suo potere e quindi ciò che poteva fare. Ma non sapeva nemmeno il limite del dio.

Tamburellò, per qualche lungo secondo, con le dita sulla superficie fredda del bancone, mentre Ruby cercava di scorgere in lontananza i suoi pensieri.

"Cos'hai in mente di fare?" chiese arrendendosi. Emma alzò lo sguardo e intravide gli occhi confusi della ragazza e sorrise lievemente. Si raddrizzò sullo sgabello e si guardò intorno.

Per lei anche l'aria aveva le orecchie, ma per fortuna, essendo mattina presto, non c'era un'anima.

"Ho... Zelena ha trovato un modo per ridare indietro i ricordi dei miei genitori, Henry e Regina" che poi non erano proprio dei ricordi.

Fantaso aveva semplicemente offuscato parte della loro vita ma non si era mai concentrato troppo su quello. No..il suo potere è quello di creare illusioni.

Non aveva cancellato i ricordi, quelli erano sempre lì, probabilmente in una scatola chiusa del loro cervello, e quelli meno fortunati erano stati cambiati.

Ma lui aveva solo creato una grande illusione. Zelena però aveva sottolineato il titolo del dio, il suo status, e non era poi così alto. Lo aveva definito "dio minore" insieme ai suoi fratelli, il ché lo rendeva sicuramente più vulnerabile rispetto agli altri.

"Mi serve una goccia del suo sangue" aggiunse Emma. Ruby socchiuse gli occhi in due fessure, quasi volessero cercare una risposta senza mai dire ad alta vole la domanda.

"E mi servirà il tuo aiuto" sputò il rospo Emma. A Ruby salì un brivido su per la schiena e non seppe se era dato per l'adrenalina di entrare in azione o per la paura di affrontare un dio.

"E come pensi che possa aiutarti?" chiese la ragazza prendendo un bicchiere per asciugarlo. Quel bicchiere era evidentemente già troppo asciutto ma Emma distolse lo sguardo da esso e puntò gli occhi sulla ragazza.

Emma ci pensò un'attimo e poi fu come vedere una lampadina accendersi nella sua testa. Immediatamente sorrise. Non sapeva se la sua fosse una buona o cattiva idea, sapeva solo che era un'idea, e quello le bastava.

Magari ci avrebbe lavorato su durante la sua corsa mattutina. Era da un pò che non la faceva.


𝑳𝒊𝒆𝒔 𝒐𝒇 𝒕𝒉𝒆 𝒉𝒆𝒂𝒓𝒕 ➶ swanqueenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora