Pensieri

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Erano le sei del mattino e già il sole picchiava forte sulle finestre della villa Mills. Non si sentiva nessun tipo di rumore, tutto era molto calmo e tranquillo, tutto tranne Regina.

Emma aveva dormito abbracciata a lei stringendola a se ogni secondo e quando la mora se ne accorse cercò subito di levarsela di dosso. Regina era cambiata, nel suo cuore adesso non c'era più spazio per l'amore o la compassione.

Si alzò in fretta, si tolse il pigiama e si cambiò scegliendo nell'armadio un vestito nero stretto con una piccola catenella d'oro di lato. Prese la borsa e uscì di casa non preoccupandosi minimamente di Emma.

Accese la macchina, cambiò la marcia e premette sull'acceleratore dirigendosi nell'unico luogo dov'era nata la sua rabbia: a casa di Biancaneve. Prima di parcheggiare la macchina davanti il grande palazzo, la mora notò David entrare nella sua auto e andarsene sicuramente al lavoro.
"Oggi te la sei cavato principe" fece Regina con disprezzo fermando la macchina.

Girò le chiavi e spense la macchina, sorrise maliziosamente e aprì lo sportello dell'auto mettendo la gamba sinistra fuori, seguita poi da quella destra. Chiuse con forza lo sportello della Mercedes e si diresse verso l'entrata del palazzo.

Il rumore dei tacchi di Regina attirò l'attenzione di Snow e ad ogni passo la sentiva sempre più vicina. Arrivata alla porta Regina guardò attentamente la serratura e con la magia la scassinò facendo aprire la porta.

"Regina!" fece Mary Margaret posando la tazza di tè sul bancone di legno avvicinandosi alla mora.
"Biancaneve" disse la mora chiudendo con forza la porta facendo sussultare l'altra donna.
"Adesso non mi scappi" disse Regina avvicinandosi velocemente alla donna spingendola con la magia al muro incominciando a strozzarla.

"Non sai da quanto aspettavo questo momento" affermò Regina sorridendo mentre continuava a soffocare Mary Margaret.
"M-mi.. dispiace.." disse Snow piangendo cercando di respirare.
"Silenzio!" gridò Regina stringendola ancora di più.

"Hai distrutto la mia felicità, ed ora ti restituirò il favore" disse poi continuando a sorridere vedendo la faccia di Mary Margaret diventare leggermente rossa.
"Non..non puoi.." rispose l'altra donna.
"E perché mai?" chiese Regina ridendo.
"P-perché.. Non..non sono f-felice" confessò Snow. Regina socchiuse leggermente gli occhi squadrandola. Allentò un pò la presa e continuò a guardarla con attenzione.

"La principessina è triste? E per quale strano motivo sentiamo" fece Regina.
"Hai ragione Regina.. Io.. Ho distrutto la tua felicità, ho distrutto la tua e anche quella di altri.. E.. Non è giusto che io viva così.. Ho fatto delle c-cose sbagliate.. E devo p-pagare per questo" rispose Snow scoppiando in lacrime.

"Tranquilla, quando frantumerò il tuo cuore non dovrai preoccuparti di nulla" affermò Regina sorridendo e avvicinandosi alla donna. Poteva sentire il battito di Snow crescere e poteva vedere le lacrime mescolarsi con il sudore.

Stava per affondare una mano nel suo petto quando una voce tremolante la fermò.
"M-mamma..." fece Henry impaurito scendendo lentamente le scale. Regina si voltò di scatto e lo guardò, mentre il ragazzo alternava lo sguardo tra Regina e Snow che aveva finalmente ripreso a respirare correttamente. Mary Margaret si abbassò mettendo una mano sul suo collo e una sul suo ginocchio respirando a fondo per recuperare l'aria che aveva perso mentre le lacrime continuavano a rigarle il suo dolce e bianco viso.

"Tesoro" disse Regina sorridendo al figlio che nonostante il gesto della bruna era ancora leggermente spaventato.
"Non voglio farti del male" precisò la mora avvicinandosi cautamente al ragazzo.
"Che ne dici di prendere le cose di scuola? Ti accompagno io" disse Regina sorridendo ancora al figlio.

𝑳𝒊𝒆𝒔 𝒐𝒇 𝒕𝒉𝒆 𝒉𝒆𝒂𝒓𝒕 ➶ swanqueenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora