Si concesse il lusso di perdersi negli occhi della bionda che non smettevano di riempirsi di lacrime. Era come se fosse nella sua testa.
Sentiva il bisogno di Emma, di averla vicina, sentiva la necessità di averla vicina ma Regina non poteva e questo la faceva stare dannatamente male.
Ma doveva evitare che si vedesse, doveva nascondere tutto dietro quella maschera di rabbia.
"P-perché?" mormorò Emma non staccando i suoi occhi da quelli della mora. La luna le illuminava i contorni del viso illuminandole le pupille nere.
Eppure dietro quegli occhi delicati e bellissimi c'era un'assassina.
*Per me non lo sarà mai* pensò Emma.
"Non...non potevo lasciarti da sola nel bosco soprattutto ferita...per causa mia..." rispose Regina abbassando lo sguardo.Si sentiva terribilmente in colpa mentre guardava le vesti di Emma sporche di sangue. Un brivido le percorse la schiena e lei chiuse gli occhi incrociando le braccia.
"Aretha.." fece Emma continuando a guardala. Sapeva che Regina non voleva farlo, non voleva ammetterlo.
"Non cercare la verità se non sei pronta ad accettarla, Swan" commentò la mora. Non poteva dirle che doveva andare così.
Non poteva dirle la verità. L'avrebbe soltanto distrutta, e Regina non voleva ferirla ulteriormente.
"Avevi due scelte davanti a te" sussurrò Emma abbassando la testa. Regina sospirò e si voltò verso il fiumiciattolo a fianco.
"Ho scelto quella che ti avrebbe fatto meno male" ammise Regina a bassa voce. Emma ridacchiò. Ormai poteva fare solo questo.
"Vuoi dire magari che avrebbe fatto meno male a te" precisò Emma.
"Dimmi la verità." mormorò dopo. Regina si girò di scatto verso Emma e si avvicinò al suo viso.
"Cosa vuoi sentire?! Che mi è piaciuto pugnalare la tua amica? Che lo rifarei volentieri?! No...tu non mi vedi così, tu vedi la luce in tutto, non è vero?" chiese Regina alzando la voce.Non era vero. A lei non era piaciuto. Lei si odiava per ciò che aveva fatto e lo avrebbe voluto urlare a chiunque. Ma lei era quella ormai.
Emma incominciò a piangere guardando i suoi occhi rossi e poco dopo le tirò uno schiaffo sulla guancia.
Quello schiaffo aveva fatto più male di qualsiasi altra cosa. Quello schiaffo mandò in frantumi il cuore di Regina mentre sentiva Emma singhiozzare.
"PERCHÉ?!" le urlò in faccia Emma.
"Perché continui a nasconderti! Perché vieni da me per curarmi per poi ferirmi internamente?! Io so che c'è una parte di te, anche se piccola, che sta cercando di lottare. Perché non riesci a vederla anche tu?!" continuò ad urlare Emma."Vuoi sapere perché mi nascondo dietro una maschera? Vuoi tanto sapere perché faccio in modo di apparire solo cattiva?! Perché così SOPRAVVIVO!" rispose Regina guardandola.
"Ma nonostante tutto non posso vederti ferita...anche se peggioro lo stesso le cose alla fine" fece poi allontanandosi. Una sua lacrima cadde sulla mano di Emma e attirò l'attenzione della bionda.
La Salvatrice provò ad aprire bocca per protestare ma Regina la fermò con un gesto. Si allontanò poco e portò la mano al petto disegnando un cerchio.
Emma la guardò e alzò un sopracciglio trattenendo ancora una volta il suo pianto. Poco dopo Regina scomparì nel nulla lasciando Emma con i suoi pensieri.
Si portò le mani alla fronte e provò a tranquillizzarsi. Calmarsi però era difficile, così si distese sulle pietre e scoppiò nuovamente in un pianto straziante. Un pianto che cercava di uscire da giorni.
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𝑳𝒊𝒆𝒔 𝒐𝒇 𝒕𝒉𝒆 𝒉𝒆𝒂𝒓𝒕 ➶ swanqueen
أدب الهواةEmma e Regina, conosciute meglio come la Salvatrice e la Regina Cattiva, all'inizio di tutta la loro storia, avevano solo una cosa in comune: Henry, il loro figlio. Tra di loro non c'era mai stato un bel rapporto, ma col passare del tempo qualcosa c...