Cap 42

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Il grande giorno si sta avvicinando, Marco e Leonardo hanno preso il diploma e io e Aurora passiamo all'ultimo anno, i due ragazzi sono pure stati accettati al college. Domani dovremmo partire per arrivare ad Hollywood e io sto cercando di fare la valigia, non so davvero cosa portare perché dopo il matrimonio avevamo pensato di rimanere ad Hollywood, insieme ad Aurora, Marco e Leonardo ancora qualche giorno. Manca davvero poco anche alla partenza di Marco e Leonardo e io e Aurora seppur contente, siamo tristi perché li dovremmo vedere davvero poco. Una bella notizia, però è che Aurora verrà a vivere da me in modo che possiamo studiare e farci compagnia. Vado in camera da Leonardo e inizio ad osservarlo, " piccola lo sai che se continui a guardarmi dovrò buttarti sul letto", io vado verso di lui e gli inizio a fare il solletico, ci buttiamo sul letto e iniziamo a ridere, ad un certo punto mi fermo e il mio sguardo va verso il quadro. " senti amore chi è quel signore nel quadro" dico indicandolo, lui si volta e mi dice : " lasciamo stare", " okay capisco che non ti senti di parlarne però adesso siamo una coppia fissa e dovresti dirmi le tue cose", " ti ho già detto che non sono fatti tuoi". Odio quando mi urla così, esco di camera e me ne vado nella mia. Dopo circa un'oretta bussa alla porta, non avevo voglia di vederlo quindi preferisco non rispondergli, " dai aprimi ti prego" dice bussando ancora più forte, con le lacrime agli occhi e con un filo di voce gli dico di andarsene. Lui alla fine apre e viene verso di me con quel quadro, " senti vattene non mi interessa saperlo", lui mi prende la mano fa un piccolo sospiro e mi dice:

" Questo è mio papà, non ne voglio mai parlare con nessuno perché non è una bella figura per me, però lo tengo tra i miei ricordi. Quando ero piccolo lui decise di andarsene, perché aveva trovato una ragazza e da lì mi sono sentito in dovere di proteggere la mia famiglia e in particolare mia madre che doveva badare ai miei fratelli più piccoli." si ferma improvvisamente e scoppia a piangere, non avevo visto realmente Leonardo piangere così, lo abbraccio. " cavolo mi dispiace tanto, ti posso solo capire perché anche io ho avuto la stessa esperienza, un bambino così piccolo che si riteneva di avere la responsabilità, immagino quanto tu abbia sofferto, e adesso lo hai più sentito?" , lui mi guarda: " si una volta mi scrisse per i miei 18 anni, mi inviò un assegno con dei soldi per potermi pagare gli studi. Pff come se i soldi fossero il perdono o il mezzo migliore per chiedere scusa", " e tu hai mai pensato a perdonarlo?" gli dico prendendogli la mano, " quando ero piccolo si però adesso sono grande sono cosciente delle cose quindi basta". Lo abbraccio forte, perché so cosa si prova a soffrire così, sono contento che si sia aperto con me.

Dopo questo sfogo decidiamo di mangiare tutti assieme, io mangio un'insalatona molto leggera perché domani alle 4 di mattina dovremmo svegliarci per andare in aeroporto.

Suona la sveglia e balzo subito in piedi, mi vesto e scendo a fare colazione, ma Marco mi ferma : " piccola non la fare, abbiamo deciso di farla al bar dell'aeroporto", lascio mal volentieri il mio croissant alla crema e lo metto nel forno. Prendiamo la macchina di Leonardo e andiamo all'aeroporto, durante il tragitto mi scarico qualche film e canzone da vedere e ascoltare in aero. Arriviamo e faccio una bella colazione, dopo ci dirigiamo al check in, sento squillare il telefono ed è mamma.

" Tesoro tra quanto partite?" mi dice mentre riprendo l'orologio dalla cesta, " stiamo facendo il check in e poi ci dirigiamo all'imbarco quindi credo entro mezz'ora", " va bene cara, l'agenzia del vestito ha preso il suo jet privato e ci sta raggiungendo" , io gli dico: " perfetto, adesso ti devo salutare" , gli altri la salutano all'unisono e stacco la chiamata. Leonardo mi prende per mano e ci dirigiamo all'imbarco.

Dopo 5 ore di aereo finalmente atterriamo, le mie gambe non ce la fanno più, usciamo ed andiamo a prendere le valigie. All'uscita ci sta aspettando un furgone con una scritta " Dora and Luca just married" entriamo e l'autista ci porta all'albergo. E' stupendo, c'è una piscina enorme e mia mamma ci ha fatto alloggiare nelle due suite, mentre loro hanno preso una camera residenziale che è la migliore e la più grande di tutto l'hotel. Ci dirigiamo nella home dove ci sono mamma e Luca e l'agenzia dell'abito e tra questi non faccio a meno di notare il ragazzo. Cavolo c'è pure lui Ci sediamo e prendiamo tutti un aperitivo, " allora come è andato il viaggio?" chiede Luca mentre sorseggia un prosecco di alta qualità, Aurora risponde : " tutto bene, questo albergo è stupendo" e Luca : " grazie mille, ormai è una proprietà della mia famiglia che va avanti da generazioni, pensa che ne abbiamo 30 in tutto il mondo", Aurora la guarda stupita e da una parte pure io perché sapevo che questo albergo era suo ma non sapevo che ne avesse così tanti.

" Mi dispiace dovervi lasciare, ma devo riposare un po' e soprattutto fare una doccia" dico a tutti, li saluto e vado in camera. Riempio la vasca e faccio cadere qualche petalo di rosa profumata, poi verso un pò di champagne nel bicchiere di vetro, prendo il telefono e mando una foto a Leonardo:

- foto-

" ti aspetto se vuoi venire"

Dopo neanche un minuto mi risponde:

" piccola aspettami"

Entro in vasca e mi faccio coccolare dal calore dell'acqua e dal profumo di questi petali, sento aprire la porta. " Quanto sei bella" mi dice Leonardo guardandomi, gli faccio cenno di entrare, viene e mi stringe a sé facendomi dei piccoli grattini sulla schiena. " Non vorrei mai perderti" gli dico mentre gli stampo un bacio sula bocca, " tu sei mia piccola, fin dal primo giorno, non te lo dimenticare", iniziamo a coccolarci fin che non usciamo e ci asciughiamo.

" La cena è pronta faccio servire Signore?" dice il cameriere a Luca, " certo fai portare in tavola".

" Signori, sta sera offriremo un menù a base di pesce preparato dal nostro Chef Garrout, il primo piatto che vi serviamo è un antipasto : una tartare di tonno con qualche pizzico di sale grosso". E' davvero delizioso, mentre mangiamo discutiamo dei preparativi di dopodomani e la direttrice: Miss Lina ci parla delle decorazioni. " Domani cosa farete voi giovani" dice mia mamma guardando me, Marco, Aurora e Leonardo, " noi avevamo pensato di fare una piccola visita alle cascate" dice Marco mentre afferra un pezzo della tartare. Durante la cena non faccio a meno di sentire gli occhi di quel ragazzo maleducato su di me. " Potreste portare con voi anche Jonny" dice Luca indicando il ragazzo, Miss Lina fa un sorriso e dice : " certo può essere un modo per fare nuove amicizie", il ragazzo che a quanto pare si chiama Jonny fa un sorriso sornione e nel mio volto compare una smorfia, credo di essermi rovinata la serata. Dopo aver finito la cena, andiamo tutti al tavolo in giardino dove c'è la piscina e parliamo di tante cose, tra cui gli studi che ha affrontato Miss Lina. Inizio a sentire un po' di sonno così dico a Leonardo che vado a dormire, ma lui sta continuando a parlare con Luca quindi rimane lì. Li saluto e vado verso la camera quando mi sento afferrare un polso, mi giro di scatto e trovo davanti a me Jonny, " cosa vuoi?" domando cercando di togliere la presa, " di sicuro te", faccio una risata sarcastica, ma chi si crede di essere questo qua, si avvicina piano piano a me, cavolo... cerco di divincolarmi, ma ormai sono paralizzata al muro. " Che fai?" sento una voce arrabbiata dietro di lui, finalmente il mio cuore inizia a battere di nuovo, Marco, Leonardo e Aurora sono lì, Marco è infuriato e con i pungi serrati, mentre Leonardo ha il fumo che gli esce dalle orecchie. Leonardo si avvicina sempre di più e prende Jonny per il collo facendolo urtare contro il muro, " se ti avvicini di nuovo alla mia ragazza sei fottuto" gli dice Leonardo, poi lo lascia andare, " stai calmo, stavamo solo facendo conoscenza" a quel punto Marco lo afferra e gli dice: " senti razza di essere, tu prova di nuovo a fare la tua conoscenza e poi dovrai vedertela con me", lui se ne va e Leonardo viene da me abbracciandomi : " tutto bene piccola?" mi dice mentre cerca di calmarmi, io annuisco.

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