capitolo 7- Perché nessuno mi ama?

538 42 63
                                    

Appena tornato a casa Jungkook si fece una veloce doccia.
Si spogliò e nel mentre aprì il getto di acqua calda.
Gettò gli abiti in un angolino.

Piu tardi li avrebbe messi a lavare.

Entrò e si fece da parte per non bagnarsi e regolare il getto di acqua diventata veramente troppo calda, quasi ustionante.
Appena trovata la giusta temperatura ci si buttò a capo fitto iniziando a bagnarsi il corpo e la testa. Prese un po di shampoo e inizio a massaggiare con i polpastrelli la cute.

Stava pensando allo sconosciuto di poco fa.

Non lo conosceva e non riusciva a comprendere il perché una persona sconosciuta volesse in ogni modo farlo in annamorare.

Gli aveva gia confessato i suoi sentimenti e, non avendo mai sentito cose del genere rivolte a lui, jungkook si ritrovava stordito e confuso.
Stava iniziando a credere fosse uno scherzo da parte di uno dei bulletti, ma qualcosa lo spingeva a lasciarsi andare.

Non era del tutto convinto perciò si impose di fare attenzione e non fidarsi troppo.
Piu avanti avrebbe deciso cosa fare.

Dopo essersi lavato e sciacquato tutto il corpo, uscì dalla doccia. Si asciugò capelli e corpo ed indossò una comoda tuta grigia che usava spesso per stare in casa. Andò in cucina e mise a cuocere i noodles per prepararsi una zuppa di ramen.

Avrebbe potuto comprare delle scatole di ramen istantaneo, ma Jungkook preferiva prepararselo da solo dato che veniva proprio buono.
E poi aveva una paura matta che il microonde scoppiasse da un momento all'altro.
Era un segreto che solo suo padre, Seokjin e Namjoon sapevano.

Dopo mezz'ora la zuppa era pronta. Prese la ciotola e la portò in sala. Decise di accendere la tv e guardare qualche k-drama su netflix.

Guardò un film con protagonisti due ragazzi, gay, che non potevano esternare il loro amore a causa dei pregiudizi. Erano, perciò, costretti ad amarsi lontani da occhi indiscreti.

Lo rese un po' triste guardare quel film.

Lui desiderava tanto una persona, un ragazzo, che si prendesse cura di lui quando gli altri lo distruggevano.
Desiderava svegliarsi e addormentarsi e avere come primo e ultimo pensiero il ragazzo di cui era innamorato.

Forse per un ragazzo della sua età la cosa sarebbe ridicola, ma Jungkook era ancora vergine. Voleva aspettare la persona giusta, perché non voleva donarsi al primo che capitava, erano tante le ragioni.

Ci teneva che fosse così.

Le ragazze non le aveva mai guardate in quel senso.

Non era interessato.

Lo aveva capito alle medie, spesso si trovava a guardare i ragazzi piuttosto che una bella compagna di classe. Aveva avuto conferma quando poi, diventato grande.
Non si eccitava mai con le rivista porno con protagoniste ragazze. Accadeva il contrario quando invece c'era un bel ragazzo mezzo nudo, se non proprio nudo, ad occupare la scena.

Bhe erano tanti i segnali in realtà e lui lo aveva accettato, così come i suoi due amici e suo padre.

Si, il padre era a conoscenza dell'omosessualità del figlio, e lo accettava e amava così come era volendo solo la sua felicità e la sua salute.

Suo padre era fatto così.

Da quando sua moglie, la sua amata donna, era deceduta si era ripromesso che avrebbe protetto suo figlio a costo di una qualsiasi cosa.
Il suo mondo giraca attorno al coniglietto di casa, come lo chiamavano i due coniugi pro.a della morte della donna.

La sera verso le 21 suo padre rincasò, trovando il figlio in lacrime.
"V-voglio essere a-amato anche i-io c-come si amano l-loro due" ripeteva in continuazione piangendo, indicando i due ragazzi bloccati allo schermo intenti a donarsi un casto bacio sulle labbra.
Il padre si affretto a raggiungerlo e spense la tv.
"Amore di appa non piangere, troverai sicuramente un bel ragazzo pronto ad amarti" lo rincuorò il padre.

Il, ormai, castano scosse la testa. "M-mi o-odiano tutti, a-appa. N-non mi amerà m-mai nessuno" singhiozzo.

Ammetterlo ad alta voce faceva male.

Il padre non sapendo cosa dire lo abbracciò.

Un gesto vale piu di mille parole.

Quel dolce abbraccio diede la forza a Jungkook di calmarsi e bearsi del tocco del padre.

Suo padre c'era sempre stato per suo figlio e Jungkook era fiero di poter essere ancora il suo bambino.

"Jungkook, sei un fantastico ragazzo, sicuramente qualcuno ti amerà un giorno. Non disperarti per questo" disse il padre coccolando teneramente il figlio.
Il ragazzo annuì poco convinto e abbraccio il giovane uomo sulla quarantina.

A rovinare il momento ci pensò una notifica proveniente dal cellulare del castano.

The Cause Of My Euphoria|| JikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora