~I love you...forever ~

Capitolo 3

Mi risvegliai nell’infermeria della scuola, ero avvolto da molte coperte. Sentii Ricovery girl, l'infermiera della scuola, venire verso di me.
Ricovery girl:-Ah ti sei svegliato finalmente! Niente di grave, hai usato troppo il tuo quirk. La prossima volta non esagerare o potresti abbassare troppo la temperatura corporea e morire. –
Sentii bussare alla porta, Ricovery girl aprii e se ne andò per andare a prendere altre bende. Era Midoriya, perché era venuto? Non si sarà fatto di nuovo male spero. Lo squadrai appena entrò. Cercavo segni, ferite, insomma qualcosa.
-Che ci fai qui?Ti sei di nuovo fatto male?-
Midoriya:-No, per fortuna no. Ero solo un po’ preoccupato e visto che ora c’è intervallo, sono venuto a vedere come stessi.-
Nel frattempo tornò Ricovery girl, mi disse che potevo andare, stavo bene. Midoriya mi aspettò e ci dirigemmo in classe.
Aizawa:-Le esercitazioni sono andate bene quasi per tutti. Per essere eroi, però, non basta essere bravi da soli, ma bisogna anche saper lavorare in gruppo. Gli eroi devono anche riuscire a realizzare strategie contro il nemico tenendo conto dei quirk delle persone affianco a cui combattono. Per questo ho creato delle coppie. Dovrete elaborare strategie contro il robot che avete affrontato prima, tenendo conto del quirk del vostro compagno. Ovviamente lo farete insieme.-
Dopo averci spiegato cosa bisognava fare, ci mostrò le coppie che aveva creato. Io e Midoriya stavamo in coppia insieme. Ovviamente sono confuso sui sentimenti che provo ler lui, e mi ci ritrovo in coppia insieme... tutto perfettamente normale. Ero felice, volevo saltare, sorridere, ballare e correre. Tuttavia dovevo mantenere un po’ di contegno. Mi limitai a fare una piccola smorfia che accennava un sorriso. Midoriya si avvicinò a me mi chiese:-Allora Todoroki, il progetto lo facciamo a casa mia o a casa tua?-
-Bhe per me non è un problema ospitarti per il pomeriggio. Se per te va’ bene a casa mia.-
Ma come avevo fatto a parlargli con così tanta non-chalance!? Ma dai infondo eravamo solo amici, ovviamente. Cercavo di convincermi che i miei sentimenti fossero dovuti solo all’amicizia che ci legava. Ero ridicolo, perché facevo così fatica ad ammettere che mi piaceva? Il tempo passò velocemente e fu finalmente ora di tornare a casa. Midoriya doveva venire a casa mia, camminavamo uno accanto all’altro fino a quando non arrivammo. Aprii il cancelletto di legno bianco da cui si accedeva all’ampio giardino ed entrammo. Midoriya era incantato, guardava il giardino con degli occhi innocenti come quello di un bambino. Subito dopo diresse lo sguardo alla struttura che aveva davanti. La casa era tutta in legno e molto grande. Mi avvicinai alla porta, inserii le chiavi nella toppa e aprii. Midoriya aveva lo stesso sguardo di prima.
-Prego.- dissi invitandolo ad entrare.
Midoriya:-Wow Todoroki che bella casa. Che maleducato non ho nemmeno salutato, buonasera a tutti!-
Risi leggermente e arrossii un po'.Questo avvenimento, era qualcosa di molto raro, perchè io non ridevo mai e non arrossivo neanche. Che cosa mi stava succedendo!?
Midorya:-Perché ridi?-
-Scusa non volevo, è solo che non c’è nessuno.-
Midorya:-Tu vivi da solo?-
-No, vivo con mio padre,ma lui è sempre in viaggio quindi…-
Midorya:-E tua madre?-
Mi sentivo un po’ in imbarazzo, credevo fosse un po’ presto parlargliene ma, sapevo di potermi fidare.
-E’ una storia lunga, è ricoverata in un ospedale psichiatrico.-
Midorya:-Scusa non volevo- Disse il ragazzo con un’aria un po’ impacciata.
Andammo in camera e iniziammo a lavorare. Andava tutto bene ma poi…