Natsu:-Sì…ci sentiamo dopo…anch’io ti amo, ma ora devo davvero andare.- Furono queste le parole che sentii pronunciare a Natsu mentre stava al telefono.
-E tu con chi parlavi?- Natsu si girò verso di me e sbiancò all’improvviso.
Natsu:-E tu da dove sbuchi? Non eri con Haruki perché Fuyumi è andata a fare la spesa?-
-Si, ero con Haruki, però poi è arrivato Toya, l’ha preso in braccio e si è addormentato. Come al solito.-
Natsu:-Ah ok, comunque io vado a studiare.- Disse andando verso camera sua.
-Non così in fretta, stavi parlando al telefono e hai detto “ti amo” a qualcuno. Ti sei fidanzato?- Lui si girò e iniziò a parlare con fare impacciato.
Natsu:-Io? Ti amo? Sei sicuro fratello? Forse dovresti fare un salto dall’otorino.-
-Natsu...- lo ripresi io.
Natsuo:-Shoto...- mi fece il verso mio fratello. Io lo guardai male e lui capì che ormai non c’era più via di scampo, doveva parlare.
Natsu:-Ok, sì mi sono fidanzato ed è una cosa abbastanza seria. Ma non può continuare, è per questo che non ve l’ho detto.-
-E perché non può continuare?-
Natsu:-Perché lei non è giapponese, è americana. E’ qui in Giappone solo per uno stage di un anno.-
-E da quando state insieme?-
Natsu:-Dieci mesi, è venuta qui un anno fa. Dopo due mesi ci siamo messi insieme ma fra quattro giorni lei partirà di nuovo per l’America.-
-Bhe ma potete sempre provare una relazione a distanza.-
Natsu:-Sì come no, dopo qualche settimana si scoccerà e se ne troverà un altro sicuramente migliore di me. Lascia perdere Shoto.-
-Ma questa è la prima ragazza dopo Izumi, insomma dev’essere speciale visto che sei caduto in depressione per molto tempo dopo la sua morte.-
Natsuo:-Non prendiamo questo discorso per favore.- che cretino che ero stato, era ovvio che soffrisse ancora. Erano passati solo due anni e mezzo e dopo di lei non c’era stata nessun’altra.
-Sì, hai ragione scusa.-
Natsu:-Comunque, non farne parola con nessuno.-
-Acqua in bocca.- Natsu si voltò e andò via. Io andai dal mio ragazzo che stava ancora dormendo non ostante fossero le 11:40. Lo baciai dolcemente sulle labbra e quando sentì che il mio bacio veniva ricambiato, capì che si era svegliato.
-Buongiorno dormiglione.-
Izuku:-Che bel risveglio.- mugulò con la voce ancor impastata dal sonno. Si mise seduto sul letto e si stropicciò l’occhio. Lo avevo svegliato per due motivi:
1.Doveva andare da sua madre, perché non passavano molto tempo insieme, quindi lei, aveva preso un giorno di permesso dal lavoro.
2.Ieri sera avevamo lasciato un discorso in sospeso.
Effettivamente, la sera precedente gli avevo chiesto di restare quando mio padre, due giorni dopo, sarebbe arrivato. Lui mi disse che forse dovevo dormirci su, pensarci insomma.
Izuku:-Riguardo al discorso di ieri…- mi precedette.
-Non ho cambiato idea. Ma mi sembra che tu non sia dello stesso avviso.- lo interruppi io.
Izuku:-No, non è che io non voglio, ma sono preoccupato. Supponiamo che tu faccia coming out e che tuo padre non accetti la cosa. Come minimo urlerebbe e spaventerebbe sia tua madre che Haruki. E se poi diventasse violento? Io non avrei paura, insomma sto studiando per diventare un eroe non mi spaventa un padre arrabbiato, ma magari dovresti prima parlarne con tua madre. Lei è appena uscita dall’ospedale in cui è stata ricoverata per dieci anni a causa della violenza di tuo padre, quindi potrebbe anche preferire che si faccia in un altro momento o in separata sede.-
-Sì hai ragione, non ci avevo pensato.-
Izuku:-E forse in realtà dovresti parlarne in generale con tutti. Anche Natsuo, Fuyumi e Toya, sono stati traumatizzati da tuo padre, magari non vogliono che lo si faccia davanti a loro. Qualunque decisione prenderai, io ti appoggerò.- disse per poi abbracciarmi. Effettivamente aveva ragione. Non avevo pensato a mia madre e ai miei fratelli né tanto meno a mio nipote, magari non è il caso di fargli sentire le urla di mio padre dopo appena una settimana di vita.
-Ti amo.-
Izuku:-Ti amo.- Dopo pochi minuti, Izuku andò a prepararsi e una volta finito, andò via. L’avrei rivisto la mattina seguente, se avessi deciso di presentarlo veramente a mio padre, oppure il pomeriggio in caso contrario. Non avremmo dormito insieme e ci saremmo visti solo di nascosto per una settimana nel caso avessi deciso di non presentarlo, oppure nel caso lui non accettasse la nostra relazione. Comunque prima di decidere avrei dovuto chiedere a gli altri e il pranzo era il momento perfetto. Dopo che tutti furono arrivati, aver preparato il pranzo ed esserci seduti a tavola, iniziai.
-Adesso che ci siamo tutti, vorrei chiedervi una cosa.-
Natsu:-Spara.- affermò Natsu curioso.
Fuyumi:-Abbassa la voce per favore, Haruki si è appena addormentato.-
Rei:-Cosa ci volevi chiedere Shoto?-
-Bhe domani viene Edeavour e vorrei presentargli Izuku e fare outing anche con lui. Potrebbe alzare la voce, arrabbiarsi e dare di matto come al solito, quindi prima di decidere volevo chiedervi il consenso. Per voi andrebbe bene?-
Toya:-Per me è ok, più si arrabbia meglio è.-
Natsu:-Se tu sei pronto, per me va bene. Se desse di matto non sarebbe la prima volta, ci sono abituato ormai.-
Fuyumi:-Ci hai messo un sacco di mesi per essere pronto a questo momento, sono fiera di te fratellino. Se vuoi farlo davvero hai tutto il mio supporto e la mia comprensione. Però se urla e Hruki si sveglia, lo calmi tu.- affermò Fuyumi ironizzando l’ultima frase. Mia madre invece stava zitta con la testa bassa e non osava proferir parola.
-E tu mamma? Che ne pensi?-
Rei:-Io…io penso che domani rivedrò vostro padre per la prima volta dopo dieci anni e per questo sono abbastanza scossa. Vorrei evitare che si arrabbi, ma so che se non ce ne sarà motivo, lo creerà lui, quindi tanto vale dargli una scusa ed essere preparati. Se vuoi dirglielo domani non sarò io ad impedirtelo.- Sinceramente non mi convinceva e a darmi la conferma delle miei preoccupazioni, fu quello che disse dopo.
Rei:-Scusate ragazzi non mi sento bene, vado in camera mia.- Affermò per poi alzarsi e andarsene. Era evidente che questa reazione era stata scatenata dalla mia richiesta. Fuyumi fece per seguirla ma la bloccai.
-No aspetta, ci parlo io.- Mi diressi in camera di Toya, nonché la nuova camera di mia madre, e la trovai stesa sul letto tutta rannicchiata su se stessa di spalle alla porta.
-Mamma tutto bene?- le chiesi anche se la risposta era implicita.
Rei:-S-sì…v-vai…p-pure…d-di s-sotto…- balbettò con la voce nasale, che mi fece quindi capire che stava piangendo. Io mi avvicinai a lei e mi sedetti sul letto accarezzandole la schiena.
-Se ti preoccupa così tanto, posso anche presentarglielo un’altra volta.- Le dissi per rassicurarla. Lei si girò verso di me rivelandomi così, il viso pieno di lacrime.
Rei:-Non ho paura che tu presenti Izuku…I-io…h-ho…p-paura….proprio di lui.- singhiozzò per poi cadere tra le mie braccia. Io amavo mia madre con tutto me stesso, quella sottospecie di umano che mi ritrovo come padre, me l’aveva già portata via una volta, non sarebbe accaduto di nuovo, non lo avrei permesso.
- Non sei costretta ad incontrarlo, lo sai vero?-
Rei:-Lo so che non sono costretta, ma io voglio vederlo per dimostrare a me stessa che sono cambiata, che sono più forte. È solo che…fa così maledettamente paura.- mi spiegò per poi scoppiare di nuovo a piangere.
- Domani non sarai da sola. Ci sarà Fuyumi, Toya, Natsu, adesso anche tuo nipote. E poi ci sarò io. Ti giuro che non gli permetterò di nuovo di farti del male. Se le cose dovessero degenerare e lui si arrabbiasse o diventasse violento, ti porterò via, te lo prometto.- Avevo cambiato idea sul presentare Izuku. Mia madre aveva ragione, se non ci fosse stato un motivo per arrabbiarsi, lo avrebbe inventato, ma avevo praticamente la certezza che sarebbe andato fuori di testa se avessi fatto outing e sinceramente non volevo far spaventare mia madre. Lei capì che adesso ero un po’ titubante, ma a quanto pare non ero l’unico ad aver cambiato idea.
Rei:-Domani presentagli Izuku, io starò bene. E poi hai appena promesso che mi porteresti via se succedesse qualcosa, quindi sono tranquilla. Grazie Shoto, non puoi immaginare quanto sia migliorata la mia vita da quando sei di nuovo con me.- La lasciai sfogare e dopo mezz’ora, si calmò. Io scesi al piano di sotto, in sala da pranzo dove c’erano ancora Natsu, Toya e Fuyumi.
Fuyumi:-Allora?-
-Ha paura, tanta paura di nostro padre. Però l’ho calmata dicendole che se domani succedesse qualcosa, io la allontanerei da lui e la porterei via. Adesso sta dormendo.-
Natsu:-E invece per quanto riguarda la presentazione di Izuku è d’accordo?-
-Sì, almeno così dice. Ha detto che è molto spaventata ma vuole che io sia felice.-
Toya:-Ma se ha così tanta paura può anche non vederlo. Mi sacrifico io per la patria, rinuncio a incontrarlo e sto con lei a casa mia.-
Fuyumi:-Non ci provare, domani sarò stressata quindi se Haruki piange, tu mi servi come addormenta bambini.-
Il resto della giornata trascorse tranquillamente. Quel giorno lo passai interamente con mia madre per tranquillizzarla. Ovviamente avvisai Izuku che avevo parlato con tutti e avevano acconsentito a presentarlo domani. Verso le 23:00 andammo a dormire con la speranza che il giorno dopo mio padre non rovinasse tutto come al solito.
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~I love you...forever ~
Roman d'amourÈ la mia prima storia quindi per favore ditemi se è troppo cringe. Le cavie di questo "esperimento" sono state la mia migliore amica e mia sorella e a loro piace, adesso non so a voi. Ho deciso prima di finirla e poi di pubblicarla perché personalme...