Mi sentivo responsabile per l’incidente di Midoriya. Dovevo fare qualcosa, ma cosa? Pensandoci bene, sua madre non era stata avvisata. Lui aveva lasciato il telefono a casa mia. La casa non era stata distrutta ed io ero in debito con lui, almeno questo glielo dovevo. Corsi a casa mia e riuscii a trovare il suo telefono.
-Fantastico! Ha il pin.-
Corsi di nuovo in ospedale e vidi che stavano portando Midoriya in camera. Si avvicinò un dottore e mi chiese:-Lei è qui per quel ragazzo?- chiese indicandolo.
-Sì,allora mi dica come sta Midoriya?-
Dottore:-Ora bene, ha solo la gamba rotta. Però ha rischiato molto a causa dell’emorragia. È ancora sotto l’effetto dell’anestesia, si risveglierà entro un’ora. Se vuole può entrare.-
-Grazie mille dottore.-
Entrai in camera di Midoriya. Volevo restare, almeno fino a quando non si fosse svegliato. Aveva un viso così innocente, e pensare che si è sacrificato per me. Mi persi tra i miei pensieri senza neanche accorgermi che era passata più di un’ora. Midoriya si stava svegliando. Chiamai un medico per avvisarlo. Lo visitarono, per fortuna stava bene. I medici ci lasciarono.
-Perché lo hai fatto? Perché mi hai salvato? Molte persone tengono a te, invece di me, non importa niente a nessuno.-
Midorya:-Scusa. Ho agito da egoista. Ho pensato solo al dolore che avrei provato io se ti fosse successo qualcosa, non ho pensato agli altri.-
Avevo sentito bene? Midoriya aveva detto che teneva a me? Volevo abbracciarlo, stringerlo forte e dirgli grazie. Una lacrima rigò il mio viso. Sentii la voce di Midoriya che mi chiedeva perché stessi piangendo, era così premuroso. Gli risposi che non era niente e gli diedi il suo telefono.
-Ho provato ad avvisare tua madre, ma c’è il pin e non so’ dove abiti. Dovresti chiamarla. Ti lascio un po’ di privacy, se hai bisogno di me sono fuori.-
Midorya:-Aspetta Todoroki, prima posso farti una domanda?-
-Sì.-
Midorya:-Perché non volevi usare il tuo lato sinistro?-
Lui era quasi morto per la mia testardaggine, aveva il diritto di sapere.
-Saprai che mio padre è Endeavor, l’eroe numero due. Lui non ha mai accettato di essere il secondo, quindi grazie alla sua fama e i suoi soldi, ha convinto la famiglia di mia madre a fargliela sposare. Lui voleva creare l’eroe perfetto, mettendo alla luce un bambino che potesse creare fuoco e ghiaccio. Io sono l’ultimo di quattro figli. Quando venne scoperto il mio quirk, mio padre iniziò a farmi allenare duramente. Diceva che io ero diverso dagli altri, non potevo mica perdere tempo giocando. Da piccolo non riuscivo sempre a sopportare i suoi allenamenti. Mia madre cercava di farlo smettere di usarmi, ma veniva picchiata anche lei. La ricordo sempre con le lacrime agli occhi e un’espressione triste. Lei diceva di non riuscire a sopportare il mio lato sinistro, tanto che un giorno mi bruciò con una teiera creandomi questa macchia sull’occhio. Da allora mio padre l’ha rinchiusa in un ospedale psichiatrico, non l’ho più rivista. Mio padre, lo stesso da cui ho ereditato le fiamme, mi ha privato della mia infanzia e ha fatto impazzire mia madre. Per questo sono deciso a diventare un eroe senza usare il mio lato sinistro, voglio distruggere gli ideali di quell’uomo.-
Midoriya:-Scusa. Sono convinto che riuscirai nel tuo intento, credo in te.-
Accennai un leggero sorriso, ringraziai e andai fuori per lasciarlo parlare al telefono tranquillamente. Dopo poco arrivò la madre tutta preoccupata, aveva le lacrime agli occhi e corse ad abbracciarlo. Sarebbe stato meglio lasciarli da soli. Mi affaccia nella camera in cui era ricoverato Midoriya.
-Bhe io vi lascio da soli, tornerò domani.-
La madre di Midoriya si avvicinò a me e sotto voce mi disse:-Grazie per averlo salvato.- Aveva una voce tremolante e nasale dovuta dal pianto.
-Bhe sono io a dover dire grazie a suo figlio. Si è fatto male per salvarmi. Vi auguro una buona serata.-
Uscii dall’ospedale con un nodo in gola. Arrivai a casa, non mangiai. Cercai di mettermi a dormire ma delle lacrime salate scendevano dai mie occhi rigandomi il viso. Guardavo la luna ripensando alle parole di Midoriya. Le chiedevo perché come se potesse portargli le mie parole. Se solo avessi usato le fiamme…
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~I love you...forever ~
RomanceÈ la mia prima storia quindi per favore ditemi se è troppo cringe. Le cavie di questo "esperimento" sono state la mia migliore amica e mia sorella e a loro piace, adesso non so a voi. Ho deciso prima di finirla e poi di pubblicarla perché personalme...