Capitolo 29

37 2 0
                                    

La mattina era iniziata nel peggiore dei modi. Mi ero svegliato e non avevo trovato Izuku al mio fianco, l’avevo cercato per tutta  casa ma non c’era, lo avevo chiamato un milione di volte, ma era irraggiungibile, stavo andando nel panico. Avevo chiamato anche Kirishima e Uraraka, i due amici con cui aveva stretto di più, ma era tutto inutile, anche loro irraggiungibili. Erano due ore che lo stavo cercando fino a quando non ricevetti una chiamata. Risposi immediatamente senza neanche vedere il nome del mittente sul display.
-Izuku?-
??:-No bastardo a metà sono io.- Era Bakugou, l’ultima persona con cui avrei voluto parlare in quel momento.
-Che vuoi?-
Bakugou:-Da come hai risposto prima vedo che neanche tu riesci a trovare il tuo ragazzo, anche Ejiro è sparito. Secondo me sta succedendo qualcosa, neanche Iida riesce a trovare faccia tonda. Tsk, che casino.-
-Iida è preoccupato per Uraraka?-
Bakugou:-Le sta sotto come la merda, si vede da due chilometri bastardo a metà.-
-Comunque, perché mi hai chiamato?- chiesi un po’ scocciato.
Bakugou:-Tsk, se trovi merdeku chiamami, forse sa dov’è Eijiro.-
-Ok, tu fai lo stesso se trovi Kirishima.-
Bakugou:-Tsk, ci sentiamo dopo bastardo a metà.- prima che io potessi rispondere, aveva già riattaccato.
Comunque in quel momento l’importante era trovare Izuku. Chiamai tutti: Fuyumi, sua madre, Natsu, ogni nostro compagno di classe (la maggior parte mi bestemmiò perché era sabato mattina), persino mia madre e Toya. Nessuno sapeva niente di lui e questo accresceva la mia ansia. Sua madre era preoccupata quanto me, se non di più. Mi disse che quando era uscita di casa quella mattina alle 7:00 lui stava ancora dormendo. Chiese un permesso dal lavoro e mi raggiunse. Anche Fuyumi iniziò a cercarlo. Era sparito da ormai quattro ore. Stavo talmente male, che vomitai anche se non avevo mangiato niente. Inko, ormai distrutta, era tornata a casa con la speranza che nel frattempo suo figlio fosse lì, ma come avevo immaginato, non era così. Passò un’altra ora e ricevetti una chiamata, fortunatamente era lui.
-Dove sei? Stai bene? Perché sei sparito?- iniziai a bombardarlo di domande preso dall’ansia. Mi calmai quando sentii la sua voce.
Izuku:-Shoto calmati sto bene.-
-Dove sei?-
Izuku:-In ospedale.-
-Alla faccia del “sto bene”.-
Izuku:-Non è niente di che veramente, se vieni qui ti spiego tutto.-
-Ok. Ah comunque ci sono anche Kirishima e Uraraka lì?-
Izuku:-Sì, anche Tsuyu. Perché?-
-Come “perché?” Izuku siamo tutti preoccupatissimi, non vi troviamo da ore. A proposito, devo avvisare Bakugou e Iida.-
Izuku:-Bhe Kirishima è messo abbastanza male, però magari questo non dirlo a Bakugou.-
-Izuku che cosa avete combinato?-
Izuku:-Ti giuro che se vieni qui ti spiego, è troppo complicato al telefono.-
-Sto arrivando.- dissi per poi chiudere.
Fuyumi:-Allora? Era lui?-
-Sì, è in ospedale. Tu vai a prendere sua madre, io inizio ad andare.-
Fuyumi:-Come in ospedale? Che è successo?-
-Non lo so, lui dice di stare bene ma mi spiegherà una volta che sarò arrivato.-
Fuyumi:-Ok, allora ci vediamo lì.- affermò per poi andare in macchina.
Io avvisai Bakugou e Iida, mentre mi affrettavo ad andare in ospedale. Quando arrivai, chiesi a un’infermiera di Midoriya Izuku e lei mi condusse davanti ad una stanza con la porta chiusa. Quando la aprii, lo vidi seduto su un letto di ospedale, stava apparentemente bene. Corsi verso di lui e lo abbracciai forte, senza neanche prima di salutarlo.
Izuku:-Shoto così non respiro.- si lamentò per la mia stretta troppo forte. Io sciolsi l’abbraccio, lo guardai negli occhi e gli presi la mano iniziando ad accarezzarne il dorso.
-Mi hai fatto perdere dieci anni di vita oggi. Perché sei qui?-
Izuku:-Non è niente, sto bene. Tra un po’ mi dimettono, ho solo qualche taglietto. Oggi per il mio tirocinio ho partecipato a una missione. L’altro giorno Mirio ed io eravamo di ronda ed io ho urtato una bambina, aveva gambe e braccia fasciate. Era spaventatissima, mi ha abbracciato e mi ha pregato di non andare via. Poi è arrivato un tipo conosciuto come Overhaul, diceva di essere suo padre e che la bambina era scappata. Lei non mi lasciava, si era stretta forte. Noi avevamo riconosciuto quel signore e lo avevamo identificato come il criminale Overhaul. Siamo stati costretti a lasciarla andare, ma per oggi diversi pro hero, hanno organizzato una missione di salvataggio per andarla a prendere. Hanno coinvolto anche le agenzie dei tirocini di Uraraka, Tsuyu, Nejire, Tamaki, Kirishima, Mirio e la mia. Era fondamentale salvarla perché quell’uomo faceva degli esperimenti su di lei, ha solo quattro anni. Lei ha un quirk che le permette di riportare un essere vivente ad uno stato precedente, addirittura prima ancora che nascesse. Come conseguenza, il DNA di Eri è quindi in grado di “attaccare” il Quirk di una persona e fermare la sua attivazione se entra in circolazione nel suo corpo. Per questo Overhaul la usava per produrre dei proiettili cancella quirk, ne hanno usato uno su Mirio e adesso è privo della sua unicità. Il supereroe da cui facevo il tirocinio è morto. Scusa, mi dispiace, avrei voluto dirti della missione ma mi hanno proibito di farlo. I-io…n-non…v-volevo…t-tenertelo…n-nascosto…s-scusa…- mi spiegò mentre delle calde lacrime iniziarono ad attraversargli il viso.
-E’ tutto ok, non importa. L’importate adesso è che tu non ti sia fatto male. Stai bene vero?-
Izuku:-Mai stato meglio. In realtà fra me, Kirishima, Uraraka e Tsuyu è Kirishima quello messo peggio.  Ma hanno detto che si riprenderà.-
-E invece quella bambina, Eri, giusto? Lei come sta?-
Izuku:-L’hanno messa in isolamento, ha la febbre alta. Il suo quirk inoltre si manifesta con una sporgenza sulla fronte e si sta rimpicciolendo.-
-Scommetto che quando non sei riuscito a salvarla all’inizio, quando hai dovuto lasciarla andare, ti sei incolpato. E’ per questo che nell’ultimo periodo parlavi poco, mangiavi a stento ed eri triste non è vero?-
Izuku:-Potrebbe essere così. Uffa non è giusto, tu mi conosci troppo bene.-
-Ti amo.- disse per poi baciarlo.
Izuku:-Ti amo.- affermò dopo esserci staccati.
Dopo pochi minuti arrivarono Fuyumi e sua madre a cui fu spiegata tutta la situazione e dopo qualche ora tornammo a casa, così come Uraraka e Tsuyu. Kirishima invece aveva bisogno di un po’ più tempo per rimettersi, ma dopo nemmeno una settimana dimisero anche lui. Sembrava essere tornato tutto alla normalità. Dico sembrava perché adesso nelle nostre vite c’era un’altra bambina: Eri.

~I love you...forever ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora