8. Jealousy

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*NAOMI*

Mattia:" Ehi, come sta?"

Naomi:" Si è agitato troppo e gli è salita la febbre, è in camera comunque, vai a tranquillizzarlo e chiama Matteo. Non può neanche andare a casa perché i genitori e la sorella sono fuori città."

Forse ero più spaventata io per lui. Non sono un medico ma ho una passione per il primo soccorso che in questi casi è servita dato che ha la febbre a 38 e io ho tutte le medicine che servono nella valigia. Ma medicine per il corpo non per l'anima. Scesi di corsa da Giulia per capire che cavolo stava succedendo e la trovai sprofondata nel divano in salone con una tazza di thè caldo, una coperta di lino sulle gambe esili e un cuscino dove affogare i singhiozzi e le lacrime.

Silenzio.

Si accorse della mia presenza e pianse. Continuò a piangere tra le mie braccia per più di due ore. Lacrime fredde piene di sentimenti che non dovevano sovrastare il suo piano. La gelosia gioca brutti scherzi. Il vocabolario dice: 

Gelosia

/ge·lo·sì·a/sostantivo femminile

1.Sentimento tormentoso provocato dal timore, dal sospetto o dalla certezza di perdere la persona amata ad opera di altri.

La persona amata. Si amavano. L'ennesima conferma che lui l'amava. Ma lei? Lei lo amava così tanto da farlo soffrire? Che amore è? In amore si soffre, questo lo sappiamo benissimo, ma non volutamente. 

Naomi:" Vi siete messi d'accordo per farlo stare male? MA TU LO AMI SI O NO? Mi vendono tanti dubbi sul tuo amore per lui?"

Giulia:" Dovresti s-starmi vicino non urlarmi contro c-come stai f-facendo... ok ho sbagliato volevo farlo i-ingelosire e vedere se ci teneva a me. Ma non mi dichiarerò, ovvio che lo amo ma lo t-terrò per me. Se mi ama anche lui come voi dite d-deve venire lui da me, basta rincorrerlo. Sono quattro anni se gli vado dietro. Non smetterò di farlo solo per una sua paura del cavolo."

Sentì una porta sbattere il lontananza, aveva sentito tutto. Quel rumore spezzò le urla della casa.

Silenzio; sentivamo solo i rumori della natura. 

Il tempo autunnale rispecchiava la situazione in casa in questo momento. Gli ultimi uccelli andavano via come le foglie che abbandonavano i rami degli alberi, la pioggia picchiettava sulle finestre come un mal di testa fastidioso. Come le lacrime che stavamo versando.

Perché tutti stavamo piangendo. Chi interiormente chi esteriormente. 

*il giorno dopo*

Non voglio dire niente ma la situazione era abbastanza calma. Loro non si erano parlati ma la festa era continuata tra sguardi omicida e lacrime. Anche lacrime di gioia quando Flavia aveva visto il suo regalo di compleanno in ritardo da parte di Patrizio. Un cucciolo di Carlino. Una bestiola tenerissima di cui però comunque avevo paura essendo un cane.

*FLAVIA*

Noi adolescenti studiamo troppo. Il sistema di scuola italiana fa veramente schifo. Avevo avuto un calo di pressione per il troppo stress d'durante il compito di psicologia sociale e la prof non mi aveva neanche fatto prendere un po' d'aria in corridoio. 

Inutile dire che non avevo completato il compito. La mente oscurata. Giorni e giorni a studiare senza mai fermarmi per poi dimenticare tutto. 

F.R.I.E.N.D.S.

Naomi,Matteo,Giulia

Giulia- Riunione urgente a casa mia alle 21

Tu-??? 

La timidezza batte l'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora