21. Surprise

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*MATTEO*

Sono le quattro di mattina e sto parlando al telefono con Giulia che non vuole proprio dormire. Mi ha raccontato tutto e mi ha detto anche che lei comunque la presenza dei bambini la sente. Spero vivamente che si siano sbagliati.

Però dobbiamo essere realisti, sapevamo sarebbe potuto succedere e nelle prime tre settimane è normale che accada.

Cercai di consolare la ragazza in qualsiasi modo e le chiesi se avesse anche parlato con Lorenzo.

Giulia:" Pare sia da Naomi e Mattia, è tipo sparito nel nulla lasciandomi da sola a piangere"

Matteo:" Tornerà fidati, è solo un po' debole"

Volevo crederci anch'io a quelle parole ma non era molto semplice.

La mattina seguente ci ritrovammo tutti nel bar dell'ospedale. Chi per supporto morale e chi per le visite.

Arrivammo prima di tutti, dopo di noi arrivarono Naomi con Mattia e Lorenzo e infine Flavia, Pat e Giulia.

Lorenzo corse verso la sua quasi sposa chiedendole scusa e abbracciandola.

Lorenzo:" Scusa, scusa scusa amore è... È che non sapevo come reagire. Scusami non volevo lasciarti sola, non l'avrei mai fatto. Scusami ti amo"

Giulia:" Scuse accettate amore, ti amo anch'io"

Detto questo unì le sue labbra su quelle del fidanzato baciandole dolcemente. Continuarono a baciarsi per un paio di minuti sotto i nostri sguardi innamorati per aver visto nascere e crescere la loro storia.

Naomi:" Mm mm. Vorrei dirvi che qui ci siamo anche noi, continuate le smancerie a casa. Ora colazione e poi ognuno alle proprie visite. CI SIAMO CAPITI?"

Mattia:" Che volete mangiare?"

Ordinammo cappuccini, caffè e gusti di cornetti molto strani che accontentavano le voglie delle signore incinte.

Lorenzo:" Noi dovremmo andare al terzo piano per la visita con la nostra vera ginecologa per capire che caspita sia successo ieri, ci vediamo a pranzo"

Matteo:"No, noi non ci siamo andiamo mmhh... andiamo al ristorante"

Azzurra:" E quando volevi dirmelo?"

Matteo:" Sorpresa"

Volevo farle la proposta finalmente ma non so se ci sarei riuscito. Il piano era: faccio la proposta e poi andiamo a pranzo da qualche parte.

Saluti al terzo piano Giulia salutò la dottoressa e le spiegò tutto quello che era successo il giorno prima con quella stranissima visita non programmata.

Dott:"Dovrei essere molto arrabbiata con voi dato che non dovevate ascoltare il dottore che vi ha chiamato anticipando la visita. Però ovviamente chiamando l'ospedale rispondono gli infermieri quindi potevate aver anche parlato con un mio assistente. Vabbè non lo sapevate. Controlliamo subito comunque anche se non penso che sia vero il fatto dell'aborto. Non prendertela tesoro ma si vede un po' la pancia"

Facendosi visitare Giulia scoprì che era tutto normale, i gemelli crescevano bene e che quello stupido dottore aveva soltanto spendo l'audio del macchinario.

Uscendo dall'ospedale con un sorriso a trentadue denti sul volto si diressero dai carabinieri per esporgere denuncia verso quel dottore.

*AZZURRA*

Eravamo di fronte casa nostra nel parco dove di solito andavano i bimbi con i genitori.

Azzurra:"Dobbiamo finire di traslocare, cosa ci facciamo qui?"

Matteo:" Ti piacciono i bambini"

Azzurra:"S-si"

Matteo:"Non era una domanda. Anche a me piacciono, molto. Vorrei tu fossi la madre dei miei figli. Sai quella persona che vedi come tua moglie, come la tua sposa. "

Mentre parlava continuava a guardare avanti a quei teneri bambini sulle altalene.

Girò lo sguardo verso di me e continuò a parlare:" Un po' di tempo fa sono stato licenziato, anzi, mi sono licenziato. Non mi piaceva quel lavoro. Non ero felice, la paga non era molto alta e ho litigato con il mio capo. Ieri mi hanno chiamato da uno studio cinematografico importante di Milano. Mi hanno preso e lavorerò da casa tutti i giorni. La paga è alta e ci basta per casa e il matrimonio. A proposito. Azzurra Rossi, primo e ultimo amore della mia vita, vuoi farmi il piacere di sposarmi e passare il resto della tua vita al mio fianco?"

Azzurra:" Si, si, si"

Senza neanche accorgermene avevo le sue labbra posate sulle mie. Ormai conoscevo perfettamente ogni linea e ruga di quelle labbra rosate. Approfondí il bacio incastrando le nostre lingue in un groviglio d'amore e felicità e nel mentre mi mise l'anello al dito.

Azzurra:" Ora ti dovrei confessare una cosa... Ehm... Potrei e-ehm aver comprato già il vestito per il matrimonio"

Matteo:" Anche io"

Ora dovevamo solo occuparci dell'organizzazione, della location e gli invitati le decorazioni la chiesa e oh mamma quante cos-

Matteo:" Silenzia i tuoi pensieri, ti sento ragionare sull'organizzazione varia. Andiamo a mangiare amore. Oggi pomeriggio penseremo a tutto, promesso"

Dopo esserci baciati di nuovo dando spettacolo alle persone che passavano andammo ad un ristorante vicino il Duomo e mangiammo in santa pace.

Matteo:" Buona questa, Azz vuoi la rucola?"

Azzurra:" No, no ne ho mangiata troppa."

Tornando a casa passammo da un negozio di bomboniere che avevo adocchiato un po' di tempo fa e scegliemmo alcuni oggetti utili per la casa da lasciare come bomboniera.

Matteo:" Ti piacciono le margherite o sono meglio le rose?"

Azzurra:" Io direi margherite, magari poi  per il bouquet vanno bene rose bianche e margherite. Ma le margherite colorate."

Matteo:" Oh ok, forse sarebbe bello abbinare i centrotavola in sala con i fiori della chiesa"

Dopo tre ore di preparativi avevo bisogno di un po' di relax.

Azzurra:" Per oggi abbiamo pensato e lavorato tanto. Andiamo sul divano o direttamente a dormire se preferisci."

Optammo per vedere Iron Man 1 sulla TV mentre ci facevamo le coccole sul divano.

Squillò il telefono e partecipammo ad una videochiamata Skype con la mia famiglia. Li avvisammo dell'imminente matrimonio e di quello che avevamo fatto nella settimana dato che non lo vedevo e sentivo da un po'.

La mia famiglia si è trasferita due anni fa a Oslo per stare con gli altri parenti di mia mamma. Io non sono voluta salire, d'altronde non conosco queste persone e se non ci sono state nei primi 23 anni della mia vita vuol dire che non fanno parte della mia famiglia o delle persone che amo.

La famiglia è un po' così, bisogna crearsela. Per me la famiglia è quell'insieme di persone con cui ti senti a casa. Quelle persone che ci saranno per sempre per te.

\\Nota autori\\

Ciao ragazz*, come state?

Speriamo che il capitolo vi sia piaciuto.

(。•́‿•̀。)

Nel prossimo capitolo ci saranno tante cosine belle

Ci vediamo al prossimo capitolo, baci stellari

N&G&M&F

La timidezza batte l'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora