Beep! Beep! Beep!
Gemetti forte sentendo il suono irritante di quella sveglia maledetta che suonava. Aprii gli occhi che erano pesantu e molto probabilmente scuri per la mancanza di sonno. Volevi disperatamente infilare la testa nel cuscino, ma non volevo fre un brutta figura perciò decisi di essere bravo ed alzarmi.
"Buongiorno" sentii la voce neutra del mio allenatore.
"Che ore sono?" chiesi assonnato.
Non ci pensai due volte. Non sapevo se fossi stato educato o se non avrei dovuto chiederlo in quel modo. In quel momento ero ancora mezzo addormentato.
"Abbastanza tardi, dovresti aver riposato abbastanza."Mi sedetti per fargli sapere che mi tavo davvero svegliando. Non volevo, ma ero lì per ascoltare ogni singola cosa che diceva.
"Spero che tu non abbia dimenticato che tu non abbia dimenticato le regole durante la notte" disse prima di andarsene. Mi stropicciai gli occhi, sentendomi tutto appiccicoso. Avevo bisogno di fare di nuovo una doccia.
Spostai i capelli dalla fronte e presi il foglio dal comodino. Rilessi ogni singola frase più volte, giusto per essere sicuro. Poi andai in bagno a farmi una doccia.
Dopo la doccia mi sentii completamente sveglio. Mi asciugai i capelli e iniziai a pensare a cosa sarebbe successo oggi. Mi sentii di nuovo male. Mi vestii e cercai di rilassare i nervi, piu andai a cercare il mio allenatore in modo che non dovesse aspettarmi troppo a lungo.
Lo trovai in cucina, dove era seduto a tavola con la colazione. Un piatto con waffle mi attendeva. Potei sentire il mio cuore battere. Guardai in basso e mi inginocchiai per la prima volta. Il silenzio era imbarazzante, ma non mi mossi. Sapevo come funzionava, mi ingicchiavo anche davanti a Nick.
Si alzò forse per farmi sentire ancora più sottomesso."Mettiti dritto correttamente" Fu la prima cosa che mi disse. No so coma mi aspettassi, ma rimasi un po' deluso. Mi raddrizzai come potei.
"Ora puoi mangiare" mi disse. Lo presi come segno che avevo fatto tutto correttamente.Quando ebbi finito di manguare la colazione, mise i piatti nel lavandino e si voltò verso di me.
"In piedi" mi comandò. Feci come aveva detto e guardai a terra.
"Seguimi" disse. Lo seguii e passammo davanti alla mia stanza e ci fermammo davanti ad una porta che prima non avevo notato.Louis prese la chiave dalla tasca e aprì la porta. Tremavo dalla paura, ma allo stasso tempo ero un po' curioso. Non avevo idea ci cosa sarebbe accaduto. Ma allo stesso tempo mi sentivo bruciare dall'eccitazione.
"Entra" disse dopo aver apero la posta .Quando varcai la soglia, bocchieggiai in cerca d'aria. Solo l'idea di chiudere la porta mi spaventava e i brividi corsero lungo la mia schiena.
"Mettiti sulle ginocchia" premette sulla mia spalla e io caddi in ginocchio sul legno scuro.
"Ecco il luoho dove si svolgerà la maggior parte del tuo addestramento". Parlò e grazie alla mia vista periferica lo vidi seduto sulla grande ppltrona di pelle che c'era nell'angolo della stanza.Le pareti erano dipinte un rosso dimile al colore del vino. La caratteristica dominante nella stanza era un enorme letto con una testiera in metalli e coperte dello stesso colore delle pareti. C'era solo una finestra con tende lunghe e pesanti. Poi notai un palo che andava dal pavimento al soffitto. C'era anche una croce dall'aspetto terribile su una parete. Sui muri c'erano diverse vetrine con strumenti che non avevo mai visto in vita mia. Avevo paura di cosa ci fosse nascosto li dentro. Dato che stavo ancora guardando a terra, non riuscivo a scorgere tutto.
"Togliti i boxer" ordinò. Ispirai e mi alzai. Con le mani tremanti mi tolsi la maglietta e la gettai a terra. Quella fu stata la prima volta che vide il mio coroo esposto. Mi tolsi la tuta e notai che il soffitto era uno specchio. Informazione degna di nota."Inginocchiati nell'angolo. E raddrizza la schiena" lo disse in un modo che sembrava avesse sperimentato lui stesso tutto ciò. Obbedii.
I miei sentimenti erano confusi. Da una parte ero nervoso. Ma d'altra parte ogni parola e ogni comando mi eccitava da morire. Respiravo profondamente per calmarmi un po' ma non funzionava. Anche il pavimento freddo sotto le mie ginocchia non mi aiutò.
"Bene, rimani così. Devi imparare a stare in ginocchio correttamente" mi disse e mi sentii un idiota fin dall'inizio. Come se non sapessi inginocchiarmi. Non dissi nulla. Ci fu ancora una volta silenzio. Dopo pochi minuti, circa una decina, le ginocchia e i piedi cominciarono a farmi male. Anche la schiena mi doleva. Premettu le unghie lungo le cosce e provai a muovermi per trovare un po' di sollievo. Sibiliai dal dolore e mi morsi il labbro inderiore.
"Come ti senti?" sentii la sua voce rimbalzare sui muri come un eco.
"Mi fanno male le ginocchia" dissi.
"Giusto". Si alzò dalla poltrona dov'era mentre ero inginocchiato. Si avvicinò lebtamente a me. Quando mi fu accanto non resistetti più e alzai lo sguardo. Volevo vedere il suo viso. Volevo vedere la sua soddisfazione. Volevo vedere una cosa qualsiasi in realtà."Non costringermi a punirti già dal primo giorno, Harry" disse e io capii che avevo appena infranto le regole.
"Mi spiace maestro" sussurrai. Non volevo per niente essere punito. Meno che mai il primo giorno."In piedi" disse aiutandomi a tirarmi sù. Ero davvero grato di questo perché appena mi sono alzato, le mie ginocchia si sonopiegate.
"È normale" disse. Normale?!
"Grazie maestri". Ero contendo che mi sostenesse, in modo che non cadessi. Quando mi lasciò andare ingnorai il dolore, sperando che svanisse un po'.
"Siediri sul letto" chiese e io mi avvicinai lentamente. Era un enorme sollievo potersi sedersi su qualcosa.
L'unico problema fu che non appena smisi di preoccuparmi del dolore alle ginocchia, mi eccitai di nuovo e si formò una evidente erezione nei boxer."Wow, sei davvero duro Harry" si avvicinò a me mentre arrossivo. Era così imbarazzante quando lo diceva in quel modo.
"Vuoi rilassarti?" chiese. Potevo sentire il tono insidioso nella sua voce. Al mio cervello non piaceva, ma al mio inguine sì.
"Parlerai o no?" disse ad alta voce e io lo guardai come per chiedergli scusa.
"Guardami di nuovo e ti piegherò sulle mie ginocchia!".~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Ok Louis è uno stronzo ahahahFatemi sempre sapere cosa ne penzate nei commenti. Thx.
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Control /l.h. bdsm
Teen FictionHarry e Nick sono attualmente in una relazione bdsm e Harry non ha affatto esperienza. Louis Tomlinson è un famoso allenatore di bdsm, vive in California e quando Harry verrà mandato da lui per allenarsi le cose, cominceranno a cambiare. Alla fine...