Control /l.h. bdsm

Capitolo 35

Pov di Louis:

Ieri mi ero addormentato con il senso di colpa. Avrei voluto non aver rimandato Harry da quel mostro. Avevo avuto un cattivo presentimento su quello che sarebbe successo, ma pensavo che Grimshaw avesse ancora un po' di dignità. Mi sbagliavo di grosso su questo.

Quando Harry aveva detto che aveva paura che non avrei voluto toccarlo dopo aver visto il suo corpo, mi aveva tolto il fiato. Avrei preferito assicurarmi che non ci fossero ferite dove non avrebbero dovuto esserci e che non fossero troppo profonde da lasciare cicatrici.

Mi volevo occupare di lui quando l'avevo visto prima della cerimonia, ma non avevo avuto abbastanza tempo per esaminare il suo corpo. Sentii un grande bisogno di sapere che non gli aveva fatto male quanto la mia mente aveva immaginato. Invece lo abbracciai dolcemente e lo lasciai piangere. Sapendo che quando sarebbe stato pronto, mi avrebbe mostrato il suo corpo in persona. 

"Buon giorno." Alzai la testa dalla tazza di tè e lanciai uno sguardo preoccupato a Harry.
"Buongiorno," la mia voce si spense. Maledetto inferno! Avrei dovuto almeno sembrare e comportarmi in modo normale cosicché Harry non fosse preoccupato per me.

"Come va?" Spinsi fuori la sedia accanto a me in modo che potesse sedersi.
"Meglio," disse prima di sospirare rumorosamente. Non riusciva nemmeno a sedersi! L'angolo destro delle sue labbra si curvò in un sorriso carino nonostante il suo dolore e mi chiedevo se lo provocasse la mia semplice presenza.

Poi notai che Harry mi stava guardando. Si sedette dannatamente vicino a me ed esaminò il mio viso, come se mi avesse visto per la prima volta.
"Cosa stai guardando?" Risi.
"Sembra che non ti veda da sempre," ansimò afferrandomi il viso. Continuò unendo le nostre labbra. Ogni volta che succedeva, la pelle d'oca correva su tutto il mio corpo e il mio battito cardiaco accelerava come un'auto in autostrada.

Mi leccò la bocca con la lingua e sentii delle scintille. Era come se l'elettricità fosse scoppiata tra noi e non volevo che si fermasse. Se non avessi saputo delle sue preoccupazioni, l'avrei preso tra le mie braccia, l'avrei portato a letto e avrei fatto l'amore con lui. Delicato o duro. A seconda di come lo avrebbe voluto. Ma dovevo resistere. Era così dannatamente difficile, ed era ancora più difficile con lui che si avvicina a me.

"Um," staccai le labbra con uno schiocco. Dovevo controllarmi, per lui... Mi dispiacerebbe perderlo di nuovo.

POV di Harry:

Dopo la colazione al ristorante, che faceva parte dell'hotel, facemmo le valigie e vi dirigemmo all'aeroporto. Louis aveva ordinato un'auto per il periodo in cui era a Londra, quindi dovemmo restituirla davanti all'aeroporto.

Mezz'ora dopo che ci eravamo seduti sull'aereo, Louis accese un film sul suo laptop ed entrambi abbiamo prendemmo un ricevitore. Appoggiai la testa sulla sua spalla. Ero finalmente felice perché ero finalmente con Louis. Salutai in silenzio Londra. Niente mi tratteneva più lì.

Non lavoravo lì, ma ogni tanto andavo alla brigata quando non avevamo abbastanza soldi. In effetti, volevo trovare un lavoro normale e dignitoso, ma Nick voleva che fossi sempre a portata di mano in modo che potesse fare quante più cose possibili con me, incluso il sesso regolare.

Inoltre non avevo amici, quindi niente stava trattenendo questo posto. Tranne forse i miei genitori e mia sorella, ma con cui non ero rimasto in contatto per un po' di tempo eppure potevo volare ogni volta volevo per andare a trovarli... credo.

Dopo sette ore di volo finalmente arrivammo a casa. Nella mia nuova casa e insieme a Louis. Era esattamente quello che volevo.
"Hai fame?" Tirò fuori una lattina di coca cola dal frigo.
"Voglio solo andare a letto," appoggiai la testa sulla sua spalla e gli avvolsi le braccia intorno alla vita. "Come vuoi."

Era proprio come la scorsa notte con l'unica differenza che Louis lo sapeva, quindi stava attento. Forse troppo, secondo me.

"Sai, Harry, vorrei assicurarmi che tu stia bene... lo sai. Ma dipende da te," disse. "Voglio solo aspettare che guarisca un po'."
"Lo so. Aspetterò tutto il tempo di cui hai bisogno," mi baciò i capelli e sentii che sarebbe andato tutto bene. Devo solo dimenticare, tutto qui...

Il caldo sole mi svegliò. La prima mattina nella mia nuova casa, pensai. Louis aveva messo le mani sui miei fianchi, come se volesse essere sicuro che sarei rimasto con lui mentre dormivamo. Sorrisi e mi alzai in silenzio dal letto, non volendo svegliarlo.

Guardai la sua bellezza per un po'. Speravo di svegliarmi accanto a lui per molto, molto tempo. Forse anche per sempre. Sarei stato pazzo se non ci avessi pensato. Mi ero innamorato di lui. Non solo per il controllo che aveva su di me e potevo fare qualsiasi cosa per compiacerlo, ma anche per l'amore che mi aveva dato.

La sensazione di sicurezza. Potevo facilmente immaginare che avremo avuto dei bambini. Almeno uno. Poi ci saremmo sposati. E saremmo invecchiati insieme... volevo tutto. Speravo che Louis si sentisse allo stesso modo.

Lo guardai a lungo. Non volevo svegliarlo, pensai. Così andai a prepararci una colazione. Louis non aveva molti ingredienti a casa. Ovviamente era perché non sapeva cucinare. Questo sarebbe cambiato quando sarei stato con lui... mi piaceva cucinare.
Cucinavo anche per Nick.
"Non riesco più a pensare a lui!" Mi urlai ad alta voce.

Avevo tutti gli ingredienti per i pancake sul bancone della cucina (era tutto quello che avevo trovato, in effetti), quindi cominciai a mescolare. Dopo un po' lo portai in camera da letto. Volevo fargli una sorpresa.

"Avevo paura che fossi scomparso", disse con la sua voce roca mattutina. Posai il vassoio del cibo sul letto e mi misi accanto a lui per dargli un bacio. "Non sapevo se ti piacessero, quindi io..." mi interruppi, perché lui mi zittì con un altro bacio.
"Sei il mio raggio di sole", sussurrò nelle mie labbra. Nella mia testa mi chiedevo quanto tempo potevo resistere senza i suoi tocchi se ci saremmo baciati spesso. Beh, avrei dovuto comunque trovare il coraggio per fargli vedere il mio corpo rovinato, quindi sperai che non durasse a lungo.