«Violet, ti cercano.» Anthony ci interrompe improvvisamente, mi chiedo come faccia a sapere sempre quando rovinare i momenti più belli della mia vita e quando no! Assurdo, ero a tanto così dal baciare Harry e casualmente arriva lui a chiamarmi.
«Arrivo.» Mi alzo e levo la giacca da sopra le mie spalle, nonostante il freddo credo di essermi riscaldata a dovere e Harry invece potrà farlo, non vorrei che si prendesse la febbre o la polmonite, sarebbe davvero il colmo!
«Allora quando potremmo rivederci ancora? Prometto che non farò passare un'altra settimana per rivederci.» Il suo sorriso sincero mi fa quasi tenerezza, chissà come si comporta al di fuori con le persone che incontra tutti i giorni, sono abituata solamente a vedere la "facciata" di Harry mentre in realtà non lo conosco così bene.
«Non posso assicurartelo, però sai com'è... Il destino è imprevedibile no?» Harry mi accompagna dentro e saluta alcuni uomini che sono appena entrati insieme a noi, lo sguardo di uno dei tanti mi incute terrore e ansia.
Perché una persona dovrebbe guardare una donna in quel modo?«Oh scusami Violet, non ti ho ancora presentato alcuni dei miei amici.
Jonathan e Chris sono come dei fratelli per me, invece Evan e Noah li ho conosciuti da poco.» Jonathan è quello che mi ha trasmesso più tristezza che felicità, ha lo sguardo perso nel vuoto e non mi ha nemmeno rivolto la parola.«Io sono Evan.» Ecco il viscido, mi bacia la mano sotto gli occhi di Harry che nel frattempo lo stanno incenerendo vivo e per non parlare della ragazza che si appena unita loro, il suo corpo snello e atletico si muove per salutare tutti i ragazzi presenti.
«Oh ma ciao, ci conosciamo?» La ragazza in questione dice di chiamarsi Marie, un nome piuttosto insolito per una come lei e temevo avesse il nome di una diva di Hollywood, considerando il modo in cui si atteggia.
Il suo viso è quello che colpisce subito, gli occhi grandi e scuri, le labbra carnose e colme di rossetto rosso scuro, sa di essere una bella ragazza e lo usa a suo vantaggio.Dall'espressione di Harry direi che non s'aspettava di vederla, insomma lei lo ha salutato affettuosamente con un abbraccio che quasi non lo faceva soffocare, ho sentito persino Noah e Jonathan ridere a quella scena e Harry dev'essersi infastidito parecchio.
«I-Io devo andare adesso. È stato un piacere.» Prima di andarmene Harry mi prende dal braccio per dirmi qualcosa all'orecchio che all'inizio non capisco molto bene, sarà colpa delle voci incessanti e della musica troppo alta.
«Ho voglia di baciarti e non so come riuscirò a trattenermi fino alla prossima volta.» Sospiro e lo saluto velocemente, prendo un forte respiro e salgo su un tavolino, sistemo meglio la mia maschera e comincio a ballarci sopra.
Non sapendo che proprio a pochi passi c'è Harry seduto con i suoi amici, che sorseggia uno di quei cocktail schifosi che danno qui e li fanno passare per Sex on The Beach o qualsiasi altra stronzata, Marie gli sta addosso e ancora una volta quel senso di gelosia comincia a farsi sentire, le sue mani che toccano quello che vorrei toccare io, è a pochi millimetri dal suo viso.
Devo stare calma, molto calma.
«Hey bellezza! Che ne dici di muovere quel bel culo qui sopra?» Quando mi giro e trovo Michael seduto proprio al mio tavolino per poco non cado e mi rompo una gamba, non sapevo frequentasse questo genere di posto e a dirla tutta sembra così "perfetto".
Devo cambiare voce o altrimenti mi riconoscerà, pensa Amber pensa.
Dovrei solamente fingere di essere un'altra persona, oh come se fosse semplice!
Ma chi me l'ha fatto fare? Sono un disastro totale, si accorgerà sicuramente del mio nervosismo improvviso e non ci cascherà.«Non sono quel genere di stripper, quindi stai alla larga da me.» Michael mi guarda insistentemente, sembra soffermarsi sui miei capelli e sul mio corpo, oddio non mi dire che...
«Ci siamo mai incontrati prima? Hai un viso piuttosto familiare e per non parlare del tuo bellissimo corpo, scommetto che non sono il primo che te lo fa notare non è vero?» È banale, i suoi complimenti lo sono come tutto il resto e non smette di fissarmi, tra poco scendo da qui e lo butto fuori a calci.
«Puoi andartene? Lei stai solamente dando fastidio.» Harry è arrivato in mio soccorso, credevo fosse impegnato a fare gli occhi dolci a Marie e invece mi stava sicuramente tenendo d'occhio, so bene che è capace di farlo.
«Tu fatti gli affari tuoi idiota.» Harry mi aiuta a scendere e ci allontaniamo ancora una volta da lì, questa sera non finirà bene e ho come il presentimento che Michael non si arrenderà, ho ancora i brividi per il modo rude con cui si è rivolto a Harry, mi domando se sia possibile mantenere la calma in certi casi come fa lui.
Al suo posto gli avrei tirato un bel pugno in faccia, senza pensarci più di tanto.«Stavo per mettergli le mani addosso, non so cosa mi abbia fermato dal farlo e per lo più non sono un uomo che risolve le cose con le mani, anzi preferisco discutere piuttosto che passare alle maniere forti. Ma quell'idiota se lo meritava eccome.»
Provo a tranquillizzarlo, è nervoso e il continuo rumore delle sue scarpe che si muovono su e giù, lo fanno capire a pieno.«Hey non è successo nulla va bene? Harry guardami, è tutto ok.» Capisco da subito che non è abituato a questo genere di cose, non è proprio un tipo da rissa o robe simili.
Harry è una persona buona rispetto a certi elementi che vengono qui dentro, solamente per portarsi qualche ragazza a letto.
Mentre lui invece mi ha invitato a uscire fuori, per parlare e conoscerci meglio.
La differenza c'è e si vede, non credo di essere l'unica a notarlo.«Mi dispiace, non volevo darti questa impressione di me. Non litigo quasi mai e se arrivo a farlo è perché mi fanno girare le scatole, ci vuole ben poco!» Scoppia a ridere dopo la sua stessa frase e chiede al barman un altro cocktail, ormai ne ha bevuto così tanti che ho perso letteralmente il conto.
«Lo sai che l'alcol fa male vero?» Oddio Amber ma cosa sei sua madre? Saprà lui cosa gli fa male e cosa no, dovresti fregartene e goderti semplicemente la sua compagnia.
«Mhm lo so, per questo bevo. Ultimamente le cose vanno un pò come dire.. Una merda.» Ecco che beve il primo sorso, chiude gli occhi per il bruciore alla gola e poi ne beve ancora, ma vuole uccidersi stasera o?
«Harry le cose non si risolvono bevendo.»
«Harry le cose non si risolvono bevendo.» Mi fa il verso come se fossi una bambina di cinque anni, ma sai che ti dico caro Harry Styles?
Che puoi andare a fanculo e ti ci mando io con piacere!
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𝐏𝐨𝐥𝐞 𝐃𝐚𝐧𝐜𝐞𝐫|𝐇.𝐒|
FanfictionAmber Jackson ha una doppia vita, la mattina è una segretaria in uno dei tanti studi di suo padre, mentre la sera lavora come ballerina di pole dance, una delle sue più grandi passioni. Ovviamente non approvata dal padre, che fa di tutto per metterl...