Dopo l'episodio di quel giorno io e Harry siamo tornati a ignorarci a vicenda, in realtà credo lo stia facendo più per una copertura personale, piuttosto che per altro.
Da quando Michael ci ha visto insieme ho sempre il terrore che possa dirlo a mio padre, mi darebbe il tormento per mesi e ricomincerebbe con la storia della figlia pessima e irresponsabile.«Buongiorno Amber, come stai?» La voce stridula di Marie mi entra dritta nelle orecchie, perché deve sempre urlare piuttosto che parlare civilmente? «Ho saputo del grande scoop, te la fai con Styles negli sgabuzzini.» Cerco di zittirla immediatamente, ma cosa gli salta in mente? Chiunque potrebbe sentirci!
«Dovevo immaginarlo che Mike non avrebbe tenuto la bocca chiusa a lungo, lo sapevo che non potevo fidarmi di lui.» Alzo gli occhi al cielo notando l'espressione soddisfatta di Marie sul volto, non aspetta altro che vedermi fallire questa stronza. «E comunque non sono affari tuoi, quello che faccio della mia vita privata non è quello per cui lavori qui dentro.»
«Hai scelto bene però, devo proprio ammetterlo. Harry Styles è un figo pazzesco, ammetto anche che ci sa proprio fare a letto. Forse non lo sai, ma sono stata una delle tante fortunate e quindi se hai bisogno di consigli, sai a chi rivolgerti tesoro.»
«Che problemi hai Marie? Non ho fatto nulla con Harry, ci siamo solo lasciati un po' andare, ma questo non ti da il diritto di parlare a me in questo modo.» Marie alza un sopracciglio e prende il cellulare, sembra stia cercando qualcosa in particolare ma non voglio sbirciare ulteriormente.
«Harry ha già una ragazza, volevo solo informarti da buona amica quale sono. Oh già non siamo amiche, sono solamente una conoscente che vuole darti una mano a mollare la presa.
Con i tipo come Styles c'è poco da fare, puoi scopartelo per una sera ma per il resto... Non sceglierà mai una come te Amber, fattene una ragione o soffrirai ancora per niente.»Marie esce con un sorriso soddisfatto dal mio studio, chiudo a chiave la porta perché non ho intenzione di ricevere altre visite che possano nuocere al mio umore.
Ero già nervosa per Harry e dopo le parole di quella vipera sto ancora peggio, io so bene che lui non starebbe mai con una come me e sto cercando in tutti i modi di capirlo da sola.
Ma tutte le volte che me lo ritrovo davanti cambio idea, mi rende più vulnerabile di quanto non lo sia già.«Perché continuo a illudermi? Amber lui non ti prenderà mai per mano davanti a una folla, non ti dedicherà mai una canzone a un concerto e non ti chiederà di essere la sua ragazza davanti ai suoi fan.
Non sei adatta a quella vita, non sei adatta a lui.» Forse dovrei mettere come promemoria l'ultima frase, forse dovrei solo pensare al mio lavoro e alla mia carriera da ballerina.Lavorare al "The box" è meraviglioso, ma ho bisogno di qualcosa che mi faccia sentire speciale, non voglio essere sempre guardata come una poco di buono per via del ballo, voglio esibirmi sopra un palco e mostrare al mondo intero che cosa sono capace di fare.
Perché so di essere in grado di fare molto di più, sono nata per questo e un giorno i miei genitori saranno fieri di me, però per adesso devo solo stringere i denti e continuare ad alzarmi la mattina con un sorriso sulle labbra per non cadere nuovamente nella depressione.Prendo alcune cartelle e buste dalla scrivania, mi è arrivato un messaggio nel telefono dove mio padre mi ha ordinato di portarle personalmente a lui in sala riunioni.
Spero di non fare delle pessime figure come al mio solito, in fondo sono pur sempre la figlia del direttore e devo comportarmi da tale se non voglio essere buttata fuori a calci.Apro la porta velocemente con una mano mentre con l'altra reggo le cartelle, chissà cosa ci sarà mai di così importante all'interno di questi fogli.
Non sono tenuta a saperlo e sinceramente non m'interessa poi così tanto.Alzando gli occhi da terra incrocio lo sguardo di Harry, è appoggiato allo stipite dello studio di Michael, non mi dire che è andato a parlare con lui riguardo all'altro giorno.
Non mi sorprenderebbe affatto, conoscendo il soggetto so bene che ne sarebbe più che capace.«Vuoi una mano? Sembri in difficoltà.» Accenno un "no" con la testa e mi dirigo verso il corridoio principale, ma vengo fermata qualche secondo dopo da Harry, ma che cosa vuole da me? «Amber possiamo smetterla di ignorarci? È snervante non poterti rivolgere la parola, che te ne frega di quello che pensa quel coglione di Michael! Io ho risolto le cose, non ti darà più fastidio te lo assicuro.»
«Cos'è l'hai minacciato con una pistola per caso? Perché in quel caso potrei capire se non avesse più voglia di parlarmi, ma in caso contrario continuerà a rompermi le scatole in eterno Harry, credimi lo conosco.»
«Devi solo ascoltarmi Amber, non ti direi delle bugie solo per farti contenta. Se poi tu hai già deciso di evitarmi è un'altra cosa, anche se io non ho fatto nulla per meritare questo.» È un tale arrogante, vuole sempre passare per la vittima incompresa e io invece per l'artefice delle sue disgrazie, Dio lo detesto fin troppo!
«Se pensassi di meno a te stesso Harry avresti intuito che l'ho fatto per la tua immagine, non per orgoglio o che so io. Qui dentro tutti sanno che sei fidanzato con una ragazza al di fuori di queste quattro mura, per cosa vuoi passare? Per un puttaniere senza cuore?» Mi pento subito delle mie parole perché vedo quanto ci sia rimasto male, non avrei dovuto etichettarlo come tale perché so quanto gli da fastidio e me lo ha detto più di una volta, persino quando eravamo al "The Box."
«Il problema è che quando sei famoso non badi molto a quello che pensa la gente di te, sono stato chiamato in modi peggiori di questo lo sai? Ci sono abituato da anni, ma sentirlo dire da te fa più male di qualsiasi altro insulto esistente su questa terra.» Harry mi volta le spalle e lascia cadere le cartelle per terra, non può andarsene adesso... Di questo passo non riusciremo mai a risolvere i nostri problemi, perché non dico realmente quello che penso a voce alta?
«Harry!» Lo chiamo per due volte e alla seconda lui si gira con un'espressione infastidita sopra il viso, è realmente offeso stavolta e non so se riuscirà a perdonarmi. «Non voglio che tu vada via, ho sempre il timore di non rivederti più quando lo fai.»
«Perché t'importa adesso? Hai paura che esca dalla tua vita per poi sparire completamente? Io non sono quel tipo di persona Amber, non lo sarò mai.»
«Ho paura di perderti più di qualsiasi altra cosa al mondo, io ho bisogno di te nella mia vita Harry e mi basta anche solo essere amici.»
«Noi non saremo mai soltanto amici Amber.» Harry azzera quella poca distanza che c'era tra di noi e ne approfitta per premere le sue labbra con le mie. «Non potremmo mai esserlo, perché ho sempre un desiderio irrefrenabile di baciarti e di stringere il tuo corpo tra le mie braccia, ho bisogno di te completamente, giorno per giorno Amber.»
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𝐏𝐨𝐥𝐞 𝐃𝐚𝐧𝐜𝐞𝐫|𝐇.𝐒|
FanfictionAmber Jackson ha una doppia vita, la mattina è una segretaria in uno dei tanti studi di suo padre, mentre la sera lavora come ballerina di pole dance, una delle sue più grandi passioni. Ovviamente non approvata dal padre, che fa di tutto per metterl...