Dodici.

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Harry mi guarda in modo insistente, i suoi occhi sono fissi sulla mia scollatura che in effetti è abbastanza evidente e per non parlare del mio aspetto a dir poco orribile, capelli arruffati e trucco sbavato

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Harry mi guarda in modo insistente, i suoi occhi sono fissi sulla mia scollatura che in effetti è abbastanza evidente e per non parlare del mio aspetto a dir poco orribile, capelli arruffati e trucco sbavato.

Cos'hai da guardare se di bello non c'è proprio nulla oggi in me?
Io invece sono assorta dai pensieri e quando poso lo sguardo sopra il suo corpo i pensieri di quella sera mi ritornano in mente.

Le sue dita che giocano con gli anelli mi ipnotizzano, cerco di respirare lentamente e di non dare troppo nell'occhio perché sono sicura che mio padre se ne accorgerebbe subito del mio cambiamento d'umore.

«Mi stai ascoltando Amber? Scusate mia figlia è un po' distratta oggi.» Se mio padre avesse il potere di poter fulminare le persone io adesso sarei un mucchio di cenere, non riesco a dire una singola parola per via della tensione che si è creata tra me e Harry.

«Io... Io Sono d'accordo con tutto quello che hai detto papà.» Harry si morde le labbra in modo provocatorio, possibile che nessuno si accorge di tutto quello che sta facendo?

Cioè avere gli occhi puntati su di me e non su di lui che in breve mi sta scopando mentalmente.

«Andrà bene perciò lavorare con Harry per la pubblicità dei prodotti?»

Accenno un si con la testa nervosamente, immagino già quanto lavoreremo caro papà.
Con lui che non fa altro che provocare le persone solo per piacere e io che come un idiota perdo quel poco di sanità mentale che credevo di avere.

«Sarà un piacere signor Jackson, adesso devo proprio andare... È stato un piacere rivederti Amber.» Tiro un sospiro di sollievo vedendolo andare via, mio padre mi saluta e io rientro immediatamente in ufficio dove chiudo la porta a chiave per non essere più disturbata.

Ho il cuore a mille e sto sudando più del dovuto, perché Harry Styles deve farmi sempre questo effetto?

È una tentazione perenne, quando mi è vicino non riesco a trattenere quell'istinto di baciarlo senza fermarmi e di avere ancora una volta quelle attenzioni che ha riservato solo a me.

Mi siedo e prendo dal cassetto qualcosa da mangiare, l'unico modo per far passare la voglia di sesso è il cibo, non c'è rimedio migliore o medicina che possa sostituirlo!

Squilla il telefono e rispondo con la bocca piena, dall'altro lato sento la voce di mia madre e capisco che oggi sarà davvero una pessima giornata.
Continua a rimproverami, fa solo questo ormai da anni e ignora tutto quello che gli dico.

Sa solo denigrare il mio lavoro, nemmeno lei sa che faccio la stripper e se lo venisse a sapere penso che non mi guarderebbe più con gli stessi occhi, ha sempre voluto una figlia più tranquilla e con la testa sopra le spalle.

Sono tutto l'opposto di ciò che desiderava veramente, me lo ricorda ogni giorno.

«Lavori con quel fallito di tuo padre per che cosa? Per comprarti ancora quei vestiti da poco di buono? Amber non sei più una ragazzina, cerca di capirlo!» Riattacco perché non ne posso più delle sue parole, butto la barretta dentro il cestino e cerco di trattenermi.

𝐏𝐨𝐥𝐞 𝐃𝐚𝐧𝐜𝐞𝐫|𝐇.𝐒|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora