Sono ancora confusa da quello che è accaduto ieri notte, dovrò sicuramente rivedere Harry a lavoro e non mi entusiasma affatto, adesso che forse ha capito chi sono le cose cambieranno e dovrò mantenere un profilo basso in sua presenza, mi spaventa averlo così vicino e in presenza di qualcun altro, potrebbe benissimo dire tutto a mio padre.Harry non lo farebbe o almeno è quello che spero, non è una persona cattiva e rovinarmi la vita non è da lui, da quel poco che conosco so bene che non ne è capace.
Mi alzo dal letto svogliatamente e con ancora i vestiti di ieri sera addosso, sento il suo profumo firmato Gucci e non posso fare a meno di sorridere al pensiero di ciò che abbiamo fatto.
Tutte le volte dico a me stessa di non ricascarci, di non dargliela vinta e finisco col farmi scopare sopra un tavolino del "The Box" come se niente fosse.Prendo il mio cellulare per controllare l'ora e cazzo sono già le 10:30!
Mio padre mi ammazzerà è sicuramente mi dovrò sorbire una delle sue solite ramanzine da capo d'azienda e non solo, Michael non fa altro che disprezzarmi da quando è arrivata Marie. Quell'altra arpia non mi convince per niente, mio fratello dovrebbe sul serio aprire gli occhi e capire che chi gli sta attorno non è sincero.Mi alzo velocemente dal letto e corro in bagno a cambiarmi, per fortuna dopo 20 minuti di agonia sono presentabile per andare in azienda e forse anche per rivedere Harry, sempre se non sia arrivato prima di me.
«Dove cazzo eri Amber Jackson? Ti ho chiamata un sacco di volte e non hai risposto! Sono tuo padre e merito rispetto, capito?» Sapevo che avrei ricevuto questo rimprovero da parte sua, stranamente Harry non c'è ancora ed è un sollievo...
Non vorrei che vedesse una scena del genere, mio padre sa essere davvero pesante a volte con le parole.«Non puoi fare così tutte le volte papà! Sono una donna e non più la bambina che comandavi a bacchetta, smettila di trattarmi da stupida.» Mio padre mi tira un ceffone talmente forte da far girare tutte le persone presenti, in quello stesso momento incrocio lo sguardo di Harry confuso e arrabbiato allo stesso tempo.
«Non accetterò ancora le tue repliche e non ti chiederò scusa per questo gesto.» Torna nel suo ufficio come se nulla fosse, nel frattempo tutti sono tornati al loro posto e sembrano già aver scordato quello che ha fatto mio padre.
Tutti tranne una persona che si sta avvicinando a me velocemente, Harry sfrega le mani nervosamente e si ferma di poco davanti a me, non mi rivolge subito la parola e forse aspetta che sia io a farlo.«Hai visto tutto vero?» Mi tocco la guancia con le dita e la sento bruciare, non mi aspettavo che facesse davvero un'azione tanto cattiva come questa, non è mai stato un buon padre e questo schiaffo ne è la prova.
«Tuo padre è un vero stronzo, non so come abbia fatto a trattenermi dal non prenderlo a pugni di fronte a tutti.
Non mi piace litigare o agire usando le mani, ma lui se lo merita eccome.»
Guarda il mio viso con un'espressione triste, non avrò un bell'aspetto. «Andiamo da un'altra parte, ti serve del ghiaccio.» Harry mi prende per mano e provo la stessa identica sensazione della prima sera che ci siamo visti, lui sembra accorgersi del mio cambiamento d'umore però non ci fa molto caso.Entriamo dentro la stanza dove la maggior parte dei miei colleghi vengono quando gli serve qualcosa, è come una specie di stanza delle necessità per chi ha appunto bisogno di qualcosa in particolare.
A me in questo momento serve del ghiaccio e per fortuna Harry sembra aver trovato tutto l'occorrente per diventare il nuovo Dottor House.«Mi dispiace, dico davvero... Avrei dovuto fermarlo prima che lo facesse, non meriti una cosa del genere Amber.» Passa la busta col ghiaccio vicino la mia guancia, stringo i denti per cercare di mascherare l'evidente dolore che provo. «Ti fa più male non è vero? Dovrei provare qualcos'altro.»
«Harry non serve, sul serio è tutto ok. Posso resistere anche a questo, non è una cosa del tutto nuova per me.»
«Che vuoi dire?» Harry mi guarda attentamente, curioso e spaventato da quello che potrei dire.
A poco a poco sto scoprendo lati del suo carattere che all'inizio mi erano estranei, mentre invece adesso riesco a credere al perché delle sue azioni e delle sue parole.
Non è proprio un libro aperto però potrei benissimo provare a capirlo.«Non ho avuto una vita semplice, i miei genitori non sono mai stati così presenti e ho sofferto per anni, loro sono sempre stati menefreghisti e pensavano più al mandarmi dei soldi piuttosto che starmi vicino, mi chiedo a volte se a loro importi sul serio di me o se provino solo pietà.»
«Perché credi non sia così? Mia madre mi dice sempre che chi ha dei figli e perché lo ha talmente desiderato da far sì che accadesse, i tuoi genitori sono semplicemente degli stupidi e non hanno idea di cosa si stanno perdendo giorno per giorno, una bellissima e dolce figlia che forse poche persone sono in grado di capire...»
Harry mi ha appena detto delle cose che nessuno prima d'ora si era preoccupato di dire, mi ha fatto sorridere e non credevo riuscisse a farlo.
Quando sono di cattivo umore nessuno ci riesce, sarà che questo ragazzo che ho di fronte ha qualcosa di diverso, qualcosa che lo contraddistingue da tutte le altre persone che mi stanno intorno.«Pensi davvero tutto quello che hai detto?»
«Ogni singola parola, ogni singola frase Amber. Penso che tu sia davvero speciale, anche se in realtà non faccio altro che farti credere il contrario.»
Harry scoppia a ridere e così anche io, le nostre mani involontariamente si sfiorano e finiamo col guardarci per qualche secondo che a me sembra infinito, sono come incantata dai suoi occhi verdi. «Lo sai che se mi guardi ancora in questo modo mi fai venire voglia di baciarti?»Il mio cuore comincia a battere forte, Harry mi accarezza il viso in modo dolce e gentile, non sembra nemmeno lo stesso ragazzo di ieri notte anzi è tutt'altra persona.
«Da quando parli in modo così diretto Styles?»
«Da quando ti ho guardata per la prima volta, non ho mai smesso di pensarti e mi stai rendendo la vita un inferno Amber.»
«Perché un inferno?»
«Perché desidero con tutto me stesso di starti accanto Amber.»
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𝐏𝐨𝐥𝐞 𝐃𝐚𝐧𝐜𝐞𝐫|𝐇.𝐒|
FanfictionAmber Jackson ha una doppia vita, la mattina è una segretaria in uno dei tanti studi di suo padre, mentre la sera lavora come ballerina di pole dance, una delle sue più grandi passioni. Ovviamente non approvata dal padre, che fa di tutto per metterl...