Ci sono mille ragioni diverse nella vita per cui una persona può decidere se scappare o meno da una situazione che avrà un ricorso disastroso, io mi trovo esattamente in quella posizione dove non c'è una via di fuga, tentata dal fuggire ma al contempo stesso dal rimanere insieme a Harry Styles in questa dannata stanza a non fare niente.
A guardarci negli occhi e sorridere come se in realtà non fosse mai successo nulla tra di noi, come se non avessimo mai fatto sesso al primo incontro in un vicolo dietro il locale dove lavoro, dopo che gli avevo detto esplicitamente di non volerci a che fare.Ma chi volevo prendere in giro? Guardo Harry come non ho mai guardato nessuno prima d'ora, non so esattamente se si tratti solo di una semplice attrazione fisica o qualcosa di più.
Il problema è che ho paura di fare il passo più lungo della gamba con lui, è un cantante famoso e uscire con una come me potrebbe dare scandalo, non oso immaginare cos'accadrebbe se qualcuno venisse a sapere di noi due, sarebbe la fine sul serio.«Mi stai rendendo la vita difficile Amber, sul serio. Non posso fare a meno di guardarti e immaginare qualsiasi cosa, credimi...» Non ha idea in realtà di quanto le cose le stia facendo lui più difficili del solito, sono tentata dal rivelargli tutto e di chiudere qui questa faccenda.
«Harry io devo andarmene, non possiamo stare qui insieme e se ci vedesse mio padre sarebbe la fine, quindi per favore-» Harry mi blocca al muro per non farmi muovere completamente, sento il suo respiro addosso e i suoi occhi si muovono su e giù scrutando la mia espressione confusa, ci siamo già passati su questa situazione o sbaglio?
«Mi sembra di rivivere un Déjà vu lo sai? Ho già vissuto questa scena con un altra ragazza, lei come te cercava di resistermi e alla fine ha ceduto.» Perché ho come la sensazione che lui già sappia tutto? Mi sta solo mettendo alla prova per vedere cosa rispondo, Harry sa che io e Violet siamo la stessa persona. «Sei una tentazione alla quale non riesco a resistere, se solo potessi sentire le stesse sensazioni che provo io in questo momento capiresti.» Chi glielo spiega che io sto esattamente provando lo stesso?
«Stai giocando col fuoco Harry, non hai paura di bruciarti prima del previsto?» Una risata esce dalle sue labbra non distoglie però lo sguardo dal mio viso, è un abile seduttore e io come sempre non posso fare altro che cedere proprio come ha detto prima, mi lascio trasportare sempre da tutto quello che dice e non me ne pento.
«Amber smettila di provocarmi, sul serio. Non vorrai davvero che ci sentano tutti lì fuori no? Perché sarei in grado di regalarti l'orgasmo più bello della tua vita se solo fossimo da qualche altra parte, ne sarei capace.» Sono ancora bloccata dalle sue mani sopra i miei fianchi e sento il bisogno di averlo più vicino, di sentirlo mio ancora una volta. «Devo uscire seriamente da questa stanza, anzi dobbiamo.» Io non ne ho l'intenzione, non voglio andarmene e far finta che tutto questo non sia mai accaduto.
«E se io non volessi andarmene? Non voglio rompere l'atmosfera che si è creata tra di noi, insomma tu tornerai a ignorarmi e io farò lo stesso, a che scopo? Continueremo a chiuderci negli stanzini a discutere dei nostri problemi?» Mi guarda stupefatto, il coraggio di certo non mi manca se devo esprimere ciò che penso per davvero e ormai Harry dovrebbe essersi abituato anche grazie a Violet.
«Io non ti ignoro Amber, voglio solo esserti amico o magari qualcosa di più, se solo mi dessi la possibilità di esserlo.» È a pochi millimetri dal mio viso e persino le sue labbra sono fin troppo vicino alle mie, sto per fare una stronzata che sicuramente non porterà a nulla di buono... Ma in fondo, cos'altro ho da perdere? «Cosa aspetti ad andartene? Non ha senso tutto questo giusto? Allora finiamola qui, non posso starmene qui con le mani in mano.» Prendo Harry dal colletto della camicia e lo attiro verso di me unendo le nostre labbra in un bacio passionale che ho cercato di trattenere per un bel po' da quando mi sono trovata con lui in questa stanza.
Harry mi prende dalle gambe e mi appoggia sopra la scrivania della stanza dove io le attorciglio al suo addome per tenermi più stretta a lui, tolgo velocemente la sua camicia blu e la butto per terra, resto per qualche secondo ad ammirare il suo corpo ben fasciato dai molteplici tatuaggi di cui non ne avrò mai abbastanza. «Harry non facciamo troppo rumore o altrimenti-» Mi zittisce appoggiando un dito sopra le mie labbra mentre continua a baciare il mio collo più e più volte.
Appoggio la testa sopra quella scrivania di vetro che credo non reggerà ancora per molto, guardo Harry con attenzione mentre con una mano stringe la mia coscia e con l'altra cerca alzare la mia gonna che è diventata piuttosto scomoda da avere addosso, diamine se lo è. «Il pizzo ti dona, ma queste bellissime calze mi toccherà strapparle per quello che ho voglia di farti adesso.» Sento il tessuto sotto di me che si strappa in pochi secondi e il luccichio negli occhi di Styles mi fa ben capire che non è mai sazio di tutto ciò, è una forza della natura in questo ambito.
Harry tiene le mani ben salde sulle mie cosce mentre vedo il suo viso in mezzo come l'altra sera, quando io ero completamente nuda e lui invece era ancora in giacca e cravatta, una di quelle notti che non si dimenticano tanto facilmente.
Come quella che ho davanti in questo momento, Harry in ginocchio di fronte a me come se fossi io a dominarlo, mentre stringo i suoi capelli aumentando la velocità con cui la sua lingua mi procura piacere.«Ma che cazzo sta succedendo qui?!» Spalanco gli occhi quando vedo Michael aprire la porta della stanza e guardarci con un'espressione alquanto sconvolta da ciò che ha appena visto, non poteva andare peggio di così.
«Michael non è come sembra.» Cerco di darmi una sistemata ma non è così facile, le mie calze sono strappate e non ho idea di dove siano finite le mie mutande di pizzo, sicuramente le avrà prese Harry in un modo o o nell'altro.
«Non è come sembra? Ti stavi facendo fare un servizio da Styles in quella dannata scrivania, mi dici che cazzo ti è preso? Se lo dovesse sapere tuo padre...»
«Non lo deve sapere, non voglio che mi cacci via o cacci anche Harry.» Sto cercando di far ragionare Mike, anche se a dirla tutta sono io dalla parte del torto.
Lo avevo detto a Harry che non dovevamo correre troppo, sentivo che qualcuno ci avrebbe colti in flagrante.Michael esce dalla stanza sbattendo nuovamente la porta, quella tensione che c'era tra me e Harry sembra essere svanita nel nulla ed è normale, siamo in seri guai adesso e se Mike dovesse fare la spia sarebbe un caos totale.
«Ci ha interrotto sul più bello comunque, non è vero?» Alzo gli occhi al cielo cercando di non ridere, ma non posso negare l'evidenza. «Il tuo sapore mi ha mandato in tilt il cervello, sei così buona.» C'è talmente tanto erotismo nelle sue parole che potrei benissimo chiedergli di rifarlo ancora se fossimo da soli o al "The Box."
«Dobbiamo tornare al lavoro Styles, prima il dovere poi il piacere.»
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𝐏𝐨𝐥𝐞 𝐃𝐚𝐧𝐜𝐞𝐫|𝐇.𝐒|
FanfictionAmber Jackson ha una doppia vita, la mattina è una segretaria in uno dei tanti studi di suo padre, mentre la sera lavora come ballerina di pole dance, una delle sue più grandi passioni. Ovviamente non approvata dal padre, che fa di tutto per metterl...