Clarke
Il piano era il seguente: la cena sarebbe arrivata di lì a poco e in quel momento mega partitone di obbligo o verità 'hot', finito di mangiare Jasper metterà della musica movimentata a tutto volume, farà girare qualche spinello e qualche bicchiere in modo da avere una base di poca lucidezza. Quando saremo tutti stanchi lui metterà dei lenti, abbiamo pagato Nylah per ballare con Jasper quindi resteremo solo io e Lexa. A quel punto uscirò fuori e te ovviamente mi seguirai, inizieremo a parlare del più e del meno e a una certa mi chiamerà Madi, te la presenterò così per alleggerire la pressione che si sarà accumulata fra me e te e dopo propongo di andare in stanza. Il tutto si svolgerà dalle 8.30 alle 10.15, così avremmo fino alle 12 di tempo prima che gli altri ritornino nelle stanze. Se per qualche assurdo motivo ci fossero delle complicazioni giocheremo a 10 minuti in paradiso, quindi Lexa in un modo o nell'altro sarai mia stasera. Questo piano lo avevamo ideato io e Murphy quel pomeriggio al bar, era studiato nei minimi dettagli.
Alle 8.15 arrivò il cibo, mangiamo e il gioco inizia
"Che ne dite di un partitone a obbligo o verità" incalzò Rae
"Non siamo mica tredicenni in fase ormonali" dissi te con la bocca piena di nuggets
"Parla per te" disse Lincoln con tono scherzoso
Scoppiammo a ridere.
"Bene Nylah obbligo o verità?" Chiese Octavia
"Verità"
"Vorresti limonati qualcuno dei presenti? Se si chi?"
"Questa è cattiva" sogghignò Luna
"Beh ovvio il mio accompagnatore Jasper" disse con tono ironico prima di prenderlo e sbaciucchiarlo in modo scherzoso
"Luna, obbligo o verità?"
"Obbligo baby"
"Prendi un ghiaccio dalla tua coca cola e mettitelo in bocca, dopo passatelo con Lexa"
Ok.. calma Clarke, si limonerà solo con la sua migliore amica che è fidanzata.. calma.. Nylah dopo facciamo i conti
"Lexa attenta lei è mia" Rae non sembrava del tutto contenta dell'obbligo, beh siamo in due
"Tranquilla facciamo di peggio in stanza" risposi te con tono malizioso
Ok ora iniziavo a preoccuparmi.
Luna prese il ghiaccetto e se lo mise in bocca, si avvicinò a Lexa e.. tanta lingua..
Urletti e schiamazzi rimbombarono nella stanza
"Ok, Jasper, obbligo o verità"
"Verità, ho paura dei vostri obblighi"
"Le verità sono peggio" ammise Lexa, che si era alzata per sputare quel cavolo di ghiaccio. Avrei pagato per essere stata al posto di Luna.
"Hai mai avuto rapporti con un uomo?"
"Inizio anno, ero fatto da far schifo in questo bar e un mulatto mi guardava da tutta la sera, nella pausa vado in bagno e neanche il tempo di entrare che me lo ritrovo su di me, ma è stato solo un po' di pomiciamento, non un vero rapporto"
Applausi e urletti, ancora.
"Emori, obbligo o verità?"
"Verità"
"Murphy c'è l'ha piccolo?"
Tutti scoppiammo a ridere
"Nelle medie dimensioni diciamo, certo non è grande quanto quello di Lincoln.."
"E te come fai a sapere quanto è grande quello di Lincoln" urlò scherzosamente Murphy.
Scoppiammo a ridere, di nuovo.
La serata continuo e tra obblighi, domande scomode e confessioni inaspettate arrivò il momento della seconda fase del piano, ballo scatenato.
Come d'accordo Jasper mise una playlist delle canzoni reaggeton, latine e balli abbastanza da orgia.
Ballavamo sulle note di Sean Paul, Dua Lipa, Taio Cruz... era divertentissimo, Octavia e Luna si erano messe sopra il tavolo a twerkare, Lincoln e Murphy gridavano "Giù, giù, giù" mentre Jasper ingurgitava una quantità smisurata di alcool, Nylah e Rae erano sedute al balcone dei cocktail mentre una sbavava addosso a Luna e l'altra addosso a Octavia (da poco avevo scoperto della cotta per Octavia da parte di Nylah). Io e te stavamo sempre a una certa distanza e dopo una serie di canzoni attuammo la terza parte, i lenti.
"Ed ora piccioncini, i cuori si avvicinano, le gambe tremano e le farfalle balleranno al macarena nel vostro stomaco, partiamo con i lenti" disse Jasper con un microfonino
Piano piano tutti si unirono tra loro a ballare, te non ti staccavi da Anya, cazzo mi ero dimenticata di lei.. Jasper si accorse della situazione e bisbigliò qualcosa a Nylah, che andò da lei e le chiese di parlare un po'. Jasper ti amo.
Anya capii subito e dopo avermi fatto un occhiolino andò a sedersi nelle poltroncine con Nylah.
Bene Clarke Griffin, ora entri in gioco te.
Sembrava che non volessi schiodarti da quel puf rosso, così andai al tavolo dei cocktail, presi 2 mojito e mi avvicinai a te, feci battere piano il bicchiere freddo sulla tua spalla e dopo avertelo dato ti feci segno di seguirmi.
"Hai una sigaretta?" Ti chiesi una volta fuori
"Non è da me lasciarle a casa" dissi te e mi diedi il pacchetto.
Me ne misi una tra le labbra e ti restituii il pacchetto
"Puoi accendermela? Ho brutte esperienze con gli accendini" dissi, la realtà era che almeno ti saresti avvicinata a me.
"Non sapevo fumassi" dissi te, mentre me la accendevi, avevi un tono pacato, si vedeva che entrambe eravamo un po' imbarazzate.
"Qualche volta me lo concedo"
Ispirai e buttai fuori il fumo, te mi guardavi ma facevo finta di non accorgermene, te en accesi una e poi dissi
"Ti fa male" mentre ti appoggiavi al muro di fianco a me
"Anche a te"
"Il mio è un vizio"
"Quando hai cominciato?"
"A inizio anno, prima scroccavo qualche tiro da Luna o gli altri, poi a Settembre ho iniziato prendermi i pacchetti, se mia nonna lo scoprisse morirebbe sul colpo, dopo che nonno ha quasi rischiato la vita a causa del cancro dovuto a 35 anni da fumatore, mi sbatterebbe fuori di casa"
Facevi tiri lunghi e lenti, eri così sexy mentre buttavi fuori, Dio ti sarei saltata addosso. No ok Clarke contieniti. Non è ancora il momento.
"Perché hai brutte esperienze con gli accendini?" ora il tuo tono era più rilassato, fumare ti aiutava a rilassare i nervi
"Da piccola volevo fare la parrucchiera con le Barbie e ho deciso di dare fuoco alla testa di Ken, ho quasi incendiato il salotto di mia zia.."
Sei scoppiata a ridere, mi era mancata la tua risata, sei stupenda quando ridi.
"Si sta meglio qua fuori, non resistevo più li dentro, la musica è assordante"
"Si, pagherei oro pur di non sentire Anya che parla di come è grosso il cazzo di Gustus"
"Eh si che Anya mi sembrava una tranquilla"
"Non la conosci affatto allora"
"E te? Ti conosco bene o in realtà sei la figlia di un Re arabo e hai altre 3 gemelle in Marocco?"
"No, mio padle essele diplomatico Zinese i mio flatello Kung Fu Panda, non gli vedele miei favolosi occhi a mandola" dissi te imitando una voce cinese e tirandoti gli occhi facendoli diventare mandorla
Scoppiai a ridere, le tue battute non avevano nulla di speciale ma il tono con cui le dicevi mi faceva morire.
Il telefono che avevo in tasca iniziò a squillare, Madi.
"Boo sei vivaa"
"Ehi gigietta come stai?"
"Bene dai, sono sul divano, guarda che bello il mio pigiama" disse, mostrandomi un pigiama con un calciatore disegnato, il calcio era la sua passione
"Te come stai Boo?"
"Io bene dai, guarda ti presento una persona" dissi e diedi il telefono a Lexa
"Boo ma lei è la tipa misteriosa del college"
"Io sarei misteriosa?" Mi mimai con le labbra ed io scoppiai a ridere
"Si suppongo sia io, piacere Lexa, te devi essere Madi giusto? Clarke mi ha parlato molto di te"
"Si, in effetti sono abbastanza famosa tra gli amici di Clarke, come darle torto, una sorella come me non può averla nessuno"
Modestia è il secondo nome di Madi
Non la tirai lunga, parlammo un attimo e dopo aver salutato Lexa ed avermi augurato un buon inizio delle lezioni spensi la chiamata.
"Tua sorella non ti assomiglia per niente" dissi te
"Lo so, io sono più spettacolare"
Scoppiasti a ridere
"La modestia è di famiglia vedo"
"Anche la bellezza nella tua"
Ok, forse troppo?
Sorridendo girasti la testa in senso di negazione e ti leccasti il labbro inferiore. È un tuo tic che fai sempre e Dio quanto mi eccita.
"Ti va di andare in stanza, domani inizio le lezioni e non ho la minima voglia di vomitare di prima mattina"
"Si, sta festa è abbastanza noiosa"
Prendemmo dentro le cose e feci un occhiolino a Murphy, tutto sta andando secondo il piano.
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Foreste nell'oceano
FanfictionPiccola fan fiction delle Clexa in un mondo parallelo Fidatevi che è carina