Stavo bene

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Lexa
Furono una serie di colpetti alla finestra a svegliarmi, sapevo già chi era, quindi non mi scomodai ad alzarmi e mi limitai ad aprire un po' gli occhi.
Come previsto, dopo poco entrò Roan dalla finestra
"Ehy puttanella sei tornata"
"A quanto pare" dissi con tono ironico
Roan è mio cugino ma lo considero un fratello, ha 2 anni in più di me, viviamo a una siepe di distanza (come dice lui) e beh, io vivo da lui e lui vive da me, quando uno dei due combina qualcosa è sempre ben accetto a casa dell'altro. Entrambe le case hanno un balcone che sporge e lo usiamo come passaggio per entrare nella camera dell'altro, è abbastanza comodo. Per annunciare il nostro arrivo, come è appena successo, lanciamo dei sassolini sulla finestra e se non apre lui, entriamo da soli.. l'unica pecca è quando si entra in momenti sbagliati, è successo più di una volta che o io o lui eravamo in camera o a fare le nostre cose o con delle persone e uno dei due entrasse.. era imbarazzante ma ci ridevamo sempre su, d'altronde sono i rischi del mestiere.
"Come va il college da matricola?" disse buttandosi sopra di me
"Mi stai schiacciando" risposi con una voce un po' soffocata ma comunque divertita
"Lo so, i miei muscoli sono un po' ingombranti"
In effetti da qualche mese a questa parte si stava davvero pompando
"Io tutto bene, te?"
"Alternare scuola-lavoro è un po' difficile, ma tutto bene dai"
Lui frequentava un college vicino al mio e da poco gli avevano dato conferma per delle erasmus in Alaska (lui ama il freddo è tutto quello che gli è collegato), solo che zia era contraria e si era rifiutata di pagare una qualsiasi spesa, allora lui si è messo a lavorare come meccanico per potersi pagare le spese non coperte dalla scuola
"Zia Nya non si smuove eh?"
"È ferma sull'idea che qualche orso polare potrebbe mangiarmi" disse sospirando e buttandosi a lato
"Ora non ho voglia di pensare, ti va di andare a fare un giro con la nuova porsche di mamma?" disse con il suo solito sorrisetto da combina guai e facendo roteare delle chiavi sul suo indice
"Non so, magari stasera, alle 5 ho un appuntamento"
"Tesoro sono le 5.30 passate"
Dedussi dalle risate di Roan che avevo fatto una faccia buffa, mi fiondai sul telefono e vidi l'ora: 6.15. Cazzo.
Guardai tra le notifiche e vidi cinque chiamate perse da parte tua. Cazzo.
Aprii whatsapp e mi assalì un senso di colpa gigaenorme
< Da Boo 🦁♥️: Ehy ti sei dimenticata della chiamata? Rispondimi daii >
< Da Boo 🦁♥️: Ti hanno rapita i kebabbari? Ci sei? >
< Da Boo 🦁♥️: Magari ti è morto il telefono.. vabbè faremo dopo cena se puoi, o quando vuoi.. >
Mi distesi di nuovo per metabolizzare e pensare a cosa fare
"Mi spieghi?"
"No" risposi, poi ripresi il telefono
< A Boo 🦁♥️: hey scusa mi sono addormentata.. stasera va benissimo, prometto che ci sarò <3 >
Ok ora mi sentivo meno in colpa. Rimisi il telefono sul comodino e andai in bagno a sciacquarmi la faccia ancora addormentata.
Mentre mi asciugavo le mani sentii Roan parlare con qualcuno ma non capivo cosa stesse dicendo. Pensai che qualche suo amico l'avesse chiamato, quindi non diedi peso alla cosa. Quando arrivai in camera lo vidi disteso sul mio letto con il mio telefono in mano
"Ao che fai" dissi prendendogli il telefono
"Ao che faiii" disse una voce troppo familiare che uscì dalle casse del telefono
"Ti è arrivata una chiamata e da bravo fratello maggiore quale sono ho risposto" disse facendo il tono da finto innocente.
Presi il telefono e mi sedetti sopra di lui che mi imprecò addosso divertito
"Non sapevo avessi un fratello più grande"
"Lascia stare sto cretino è mio cugino" dissi dando una manata nella faccia di Roan che mi morse la mano facendomi esclamare un piccolo 'Aio'
"Era lei il tuo appuntamento?"
"Clarke, Roan, Roan, Clarke alias mio appuntamento"
"Ci siamo già presentati" disse Roan
"Ho paura di cosa potreste esservi detti" ammisi io
"Niente, stavamo parlando di quanto sei brava a scopare" dissi te molto tranquillamente
"A beh niente di cui preoccuparsi insomma" replicai con fare ironico
Scoppiammo tutti a ridere
"Vabbè principesse vi lascio" disse Roan uscendo dalla finestra facendomi l'occhiolino e quando mi accertai che non fosse caduto dal tetto mi ributtai sul letto.
Ci misimo a parlare come fosse la prima volta dopo anni, mi feci fare un tour della tua casa e io della mia, conobbi tua mamma e te i miei nonni, poi Madi e Aden che diventarono subito sospettamente amici.
Se non fosse stato per tua mamma che annunciava che era pronta la cena saremmo state lì a chiacchierare di cose completamente a caso anche per tutta la notte
"A domani Leashy"
"A domani"
"Boo ti amo" aggiunsi prima di mettere giù
Non sapevo perché lo avevo detto, non avevo mai detto 'Ti amo' a una persona, c'è differenza tra piacere e amare una persona e se agli altri questo dettaglio può sembrare piccolo, per me è una cosa abissale.
Non avevo mai detto 'Ti amo' a Costia, nonostante lei lo dicesse a me io non ci riuscivo.. stavolta era una cosa istintiva, era uscito dalla mia bocca come fosse la cosa più normale del mondo.
"Anche io ti amo Leashy" risposi te prima di mettere giù
Buttai la faccia sul cuscino cercando di coprire tutti i pensieri che mi stavano assalendo. Io amo Clarke. Clarke ama me. Ma se succedesse come con Costia? Se mi aprissi di nuovo e facessi la fine di Emily? Non ero ancora pronta a superarlo.. a mala pena ero riuscita a superare Costia..
Stavo pensando un po' troppo a Costia, voglio dire non si può comparare Clarke con Costia, sono diversissime.
Si, sono diverse. Tutto sarà diverso. Andrà tutto bene.
Senza pensarci mi tirai su e chiusi la porta della stanza a chiave, aprii l'ultimo cassetto e trovai la mia lametta perfettamente pulita. Mi alzai la manica della felpa e guardai le fasciature che mi avevi fatto te. Non volevo toglierle. Scoppiai in un pianto isterico, forse perché per la prima volta potevo ma non volevo tagliarmi, forse perché mi mancavi, forse perché ti ho paragonato a Costia.
Mi abbassai la manica e tirai su quella del polso destro, era pulito, non c'erano tagli. Essendo destrorsa non riuscivo a impugnare la lama con la sinistra, ma c'è sempre una prima volta.
Non ci pensai due volte e infilzai la lama nel mio polso, sussultai un attimo prima di continuare, sempre più profondamente.
Le lacrime scendevano, il sangue usciva dai tagli ma stavo bene. Ora non pensavo a niente. Nè a Clarke, nè a Costia. Stavo bene.

Clarke
Lexa mi ama? Lexa mi ama. Lexa mi ama! Lexa mi a-m-a. Ama me. Solo me. Me tra 7.4 miliardi di persone. Proprio me. Mi ama.
'Boo ti amo' queste parole mi frullavano in testa. Lexa mi ama.
Non sapevo perché ero così esaltata dalla cosa, ho ricevuto tanti Ti amo' e ne ho detti altrettanti, ma stavolta era diverso. Per la prima volta lo avevo detto senza pensarci, come quando saluti una persona, così ti viene istintivo, non ci pensi.
Ingurgitai velocemente la cena per poi scappare da Wells, non vedevo l'ora di riabbracciarlo e di raccontargli tutto.

Foreste nell'oceanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora