Morgan

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Lexa
"AL CHIAROR DEL MATTIN, AL CHIAROR DEL MATTIN, CI SVEGLIA UNA CANZON, CI SVEGLIA UNA CANZON, AL CHIAROR DEL MATTIN CHIAROR DEL MATTIN, CI SVEGLIA UNA CANZON, È SORTO IL SOL!
SU LEVIAM, SU LEVIAM, SU LEVIAAAAM, PER AVERE IL SOL BASTA RI-DE-RE, SU LEVIAM, SU LEVIAM, SU LEVIAAAAM, SU SVEGLIA, DOMIGLIONI"
Tipico risveglio al campo scout.
Sono qui da circa due settimane, tra una settimana tornerò e sarò di nuovo in Florida, devo dire che l'idea non mi alletta affatto..
L'unica cosa che forse mi fa desiderare di tornare sei te, poterti riabbracciare e poter passare tutto il tempo perso insieme a te.
E Alaton ovviamente.
Sono circa tre settimane che non ti vedo, ho passato una settimana dai miei nonni prima di partire per il campo, e con me Aden, solo che lui, essendo ancora dei lupetti, è partito questa settimana.
Sono da circa 2 anni qui al clan e nonostante tutto questo tempo non mi sono ancora ambientata, il reparto era e resterà per sempre nel mio cuore.
Ho fatto amicizia, o meglio conoscenza, con tutti qui più o meno, c'è gente davvero simpatica, gente che odio, gente che evito, i capi e i cambu.
I capi non sono classificabili, perché in un momento sono simpaticissimi e in un'altro ti correggono su tutto.
I cambu sono la cosa più simpatica del mondo, o almeno quest'anno si, l'anno scorso ne avevano due, vecchi decrepiti, che ogni volta ci facevano indovinelli stupidi e giri di parole.
Quest'anno abbiamo due fratelli, un ragazzo e una ragazza, il più grande ha già finito l'università, la più piccola è ai primi due anni.
Si chiamano Enrico ed Elisa, rispettivamente 26 e 24 anni.
Sono simpaticissimi. Ed Elisa è stupenda. E dolce. E solare. Con capelli lunghi stupendi. Etero. Occhiali. No ok sono fidanzata, Alexandra Woods datti un contegno.
La gente che cerco di evitare sono per lo più gli ultimi anni, nonostante mi adorino e mi tirino dentro nelle cazzate varie che fanno, mi urtano.
Quelli che mi stanno più simpatici sono i primi anni, sono quelli che arrivano dal reparto quindi bene o male gli conosco.
Frequento gli scout da quando avevo 9 anni, sono del gruppo AGESCI nonostante sia atea, ma sono stati i miei nonni ad iscrivermi e quando capii di essere atea ormai conoscevo tutti..
La giornata al campo scout era la seguente:
- sveglia 7.30
- 5 minuti per andare in bagno e prepararsi
- cerchio con ginnastica mattutina/stretching
- colazione
- 20 minuti per ripulirsi, sistemarsi e mettersi in uniforme
- alzabandiera
- catechesi
- togliersi la divisa e andare a fare legna per il pranzo
- accensione fuochi
- pranzo
- tempo libero
- giochi pomeridiani o attività varie
- legna per la cena
- cena
- cerchio serale
- 15 minuti per mettersi in pigiama, lavarsi i denti e al fischio dormire.
Questa era la routine.
Quando si è qui al campo scout si è fuori dal mondo, non si ha contatto con l'esterno poiché ci vengono presi i telefoni, non si esce e non si sa nulla di quello che succede fuori.
Da un lato è positivo, devo ancora finire tutti i compiti e questo mi aiuta a distrarmi, dall'altro sono in costante ansia perché se qualcuno dei miei famigliari (cioè i miei nonni) stanno male io non posso saperlo.
Devo dire però che non mi manca il telefono, prima ne facevo un uso spropositato, ora invece ho l'adrenalina di usarlo di chiamare a notte fonda col telefono di qualcuno preso dalla cambusa.
Ti ho chiamato circa 4 volte in queste due settimane, erano chiamate veloci, circa 5 minuti, sentire la tua voce, anche per così poco, mi faceva sorridere.
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Eravamo al falò, l'ultimo falò del campo.
Ero un po' triste, ma a differenza degli altri che piangevano per l'ultimo anno che andava via, io ero triste perché sarei tornata alla normalità, alle ansia e tutto il resto.
Come da tradizione cucinammo i kabob e cantammo tutta la sera, canti religiosi, animati, lenti, tristi, d'amore, tutto.
Due canzoni in particolare mi hanno fatto riflettere molto: Albachiara e il ritornello di Un Tappeto di Fragole.

ALBACHIARA - VASCO ROSSI
Respiri piano per non far rumore
Ti addormenti di sera e ti risvegli col sole
Sei chiara come un'alba
Sei fresca come l'aria
Diventi rossa se qualcuno ti guarda
E sei fantastica quando sei assorta
Nei tuoi problemi, nei tuoi pensieri
Ti vesti svogliatamente
Non metti mai niente che possa attirare attenzione
Un particolare, solo per farti guardare
E con la faccia pulita
Cammini per strada mangiando una mela
Coi libri di scuola, ti piace studiare
Non te ne devi vergognare
E quando guardi con quegli occhi grandi
Forse un po' troppo sinceri, sinceri, sì
Si vede quello che pensi, quello che sogni
E qualche volta fai pensieri strani
Con una mano, una mano ti sfiori
Tu sola dentro la stanza
E tutto il mondo fuori

Questa canzone mi ha subito fatto pensare a te, penso che te la dedicherò un giorno

TAPPETO DI FRAGOLE - MODÀ
...
Eccoci qua
A guardare le nuvole
Su un tappeto di fragole
Come si fa
A spiegarti se mi agito
E mi rendo ridicolo
Tu parlami e stringimi
Oppure fingi di amarmi
...

Questa invece mi ricorda Costia, quando stavo con lei e quando l'unica cosa che speravo era di essere ricambiata.

Mi prese un po' di malinconia a pensare a voi due, in quei giorni ero la Lexa di sempre, non la Lexa fidanzata o la Lexa depressa..
Che mi sta succedendo?
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Zaino in spalla e via verso la sede lupetti.
Avevo lasciato la macchina lì vicino e stavo andando a prendere Aden.
Come da copione c'era lui, con la sua divisina azzurra imbrattata di specialità e tappe dei lupetti, lo zucchetto verde in testa, lo zaino più grande di lui e le mani e ginocchia piene di cerotti.
"Leashyyyy" disse correndomi incontro e abbracciandomi
"Ehy bestiola" risposi abbracciandolo e sorridendo
"Leashy tieni lo zaino che vado a salutare i miei amici" disse senza darmi il tempo di replicare e lanciandomi il suo zaino addosso.
Finito di mettere tutto in macchina tornai e il posto spera affollato di genitori e bambini.
Mi fermarono in tanti chiedendomi come andava la scuola e il resto, i capi di Aden (che una volta erano anche i miei) e un paio di miei amici, o meglio conoscenti, che andavano a prendere i fratelli o le sorelle.
Dopo circa 30 minuti ritrovai Aden che parlava con un bambino, capelli neri e occhi verdi, un po' più basso di lui, molto familiare.
"Aden andiamo?" gli chiesi
"Si tra poco, lui è Morgan, è con me nella sistiglia dei fulvi"
"Piacehe" disse porgendomi la manina.
Sussultai un attimo a sentire la r mancata
"Morgan hai bisogno di un passaggio?" chiese Aden
"No no, tha poco ahhiva mia sohella"
"Morgan chi è tua sorella?" chiesi anche se la risposta la sapevo già
"Mohgan andiamo che è tahdi" disse una voce alle nostre spalle, voce fin troppo conosciuta
"È lei" disse indicandola



* cambu, cambusieri = sono i cuochi del campo, coloro che ci danno il cibo da cucinare
* kabob = carne alla trapper

Foreste nell'oceanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora