Jessica

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-E adesso, tu chi cazzo sei?- ridacchiò guardando in alto.
Le aveva chiesto, solo perché aveva capito che non avrebbe mai potuto far parte dello staff della struttura.

Osservò le manette con cui era legato alla sedia e subito spostò l'attenzione alla ragazza quando si alzò dalla sua postazione e andò verso di lui.
Niall si tirò indietro, lei fece cadere i capelli mossi e mori su una spalla sola prima di prendere una piccola chiave e togliere entrambe le manette.

Il ragazzo aggrottò le sopracciglia, posò i pezzi di metallo sul tavolo e la fissò tornare al suo posto.

-Perché l'hai fatto?- la sua voce rimbombava per la stanza vuota.

-Non voglio che tu pensi che sia qui per farti del male o qualcosa del genere.- scrollò le spalle.

Niall annuì, si accarezzò i polsi e subito dopo si sporse con il busto in avanti.

-Quindi, chi sei?- chiese ancora, abbassò il tono. Lei non sembrava una persona cattiva, e in più gli aveva tolto le manette. Questo lo fece tranquillizzare parecchio.

-Sono Jessica, ti ho osservato per le sei ore del test e lavoro come stagista del tuo avvocato.- lo informò.

Lei teneva gli occhi scuri fissi sul ragazzo che si muoveva sulla sedia nervoso, aveva le guance scavate e i capelli biondi a coprirgli parte del viso. Due occhiaie contornavano i suoi occhi chiari e velati di una sensazione che lei neanche poteva immaginare.

-E perché sono qui?- domandò.

-Ho chiesto io un incontro.- rispose.

Niall si guardò intorno, fece un sospiro poi mormorò: -Voglio tornare da Mavis.-

Jessica spalancò gli occhi e sorrise, alzando le mani al cielo.

-E proprio questo di cui volevo parlare!- esclamò quasi felice.

Il ragazzo la guardò con una rabbia improvvisa.

-Lascia stare Mavis.- disse a denti stretti. Nessuno doveva nominarla.

Lei aprì la cartellina di cartoncino prima di prendere dei fogli e spargerli sul tavolo.
-Stai tranquillo.- sussurrò.

Le spalle di Niall si rilassarono e fece per leggere i fogli. Erano fotocopie.

-Questi sono gli appunti del tuo psicologo, ci sono di tutte le sedute. Dalla prima all'ultima.-

Lui annuì, ancora non capendo.

-Io so cos'hai fatto, ho letto le dichiarazioni delle otto ragazze e so per certo che non dovresti comportanti così con Mavis.- disse -All'inizio eri ostile, avevi pensieri perversi e malati. Ma con l'andare delle sedute sei come..-

-Cambiato.- finì Niall.

Sospirò e si passò una mano tra i coppelli corti -Lei non crederebbe a questa merda.- borbottò.

Jessica si accigliò, -Cosa? Perché?-

Lui la fulminò con lo sguardo.

-Mavis non, lei semplicemente non crede a queste cose. La conosco.-

Jessica scrisse una cosa su un foglio, Niall le prese il polso, facendola spaventare.

-Togli il nome di Mavis.- ordinò.

Lei rimase interdetta qualche secondo.

-Ti ho detto di toglierlo!- urlò.

La ragazza sobbalzò per poi scarabocchiare contro il nome Mavis.

-Di cos'hai così paura?- chiese lentamente, osservandolo.

-Non voglio che per caso Marcus legga questi fogli e veda che io sono ancora così legato a lei. Mavis non si merita altro dolore.-

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