Nord

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-Stai vicino a noi Mavis.- borbottò Zayn tendendo una mano verso il ventre della ragazza.

Quest'ultima annuì distratta mentre si teneva in punta di piedi per cercare di scorgere il ragazzo dietro alla porta numero 105. Tutti i ragazzi del piano erano ammassati nel corridoio mentre delle guardie tenevano un corpo fermo dalle due braccia.
Mavis strinse gli occhi osservando meglio la scena.

-Perchè lo tengono?- chiese ai ragazzi prima di fare qualche passo in avanti verso la grande sala.

-Le manette non bastano.- ghignò Harry spingendo la porta per entrare nella mensa.
Era tutto troppo bianco, si sedettero ad un tavolo vuoto mentre gli portarono dei vassoi di cibo.

-Ciao ragazzi.-

La bionda alzò la testa guardando il ragazzo in piedi davanti a lei salutare i compagni, aveva i capelli corti e castani, il neo sul collo la fece ridacchiare.

-Lei chi è?- chiese in tono gentile sedendosi di fianco a Zayn, la indicò prima di prendere la forchetta e scavare dentro al pane.

Mavis lo guardò confusa ma subito scosse la testa.

-Mavis, sono arrivata stamattina.- spiegò atona.
-Liam.- rispose il ragazzo presentandosi.

Lei annuì e gli strinse la mano, la lasciò quando lo vide fare una smorfia.

-Che succede Liam?- chiese Louis toccandogli una spalla.

Il primo ragazzo sorrise alzando le spalle.

-Oggi al piano di sopra erano un pò arrabbiati.- sussurrò.

Mavis strabuzzò gli occhi.

-Ti picchiano?- chiese spostando il cibo verso il centro del tavolo.

Lo vide annuire e subito dopo abbassò gli occhi verso il tavolo.

Le persone smisero di parlare ad un tratto, tutto il personale si immobilizzò quando la porta dell'entrata della mensa fu sbattuta con forza, colpendo il muro.
Due guardie tirarono un ragazzo verso l'interno tenendolo per le braccia.
Mavis drizzò la schiena quando lo vide.
La bocca era schiusa in una smorfia mentre la fronte era solleticata da pigri capelli biondi, più scuri verso la radice. Gli occhi azzurri viaggiavano affamati per la stanza, i polsi legati spuntavano da una maglia arancione.
Quando venne spinto in un tavolo vuoto le persone ritornarono a parlare.

-Mostro.- sputò Zayn sbattendo le posate nel piatto di plastica rigido.

-Perchè è qui?- chiese la bionda fissando il ragazzo dall'altra parte della mensa.

-Nessuno lo sa.- disse Liam.

-Lui non parla.- aggiunse Louis.

La ragazza annuì, rabbrividì quando il biondo al tavolo vuoto la fissò.
Lei distolse lo sguardo intimidita.

-Come si chiama?- disse curiosa.
Riportò gli occhi su di lui e le sue guance si colorarono quando lo trovò ancora a fissarla.

-Noi lo chiamiamo "105".- sbuffò Harry -Gli inservienti anche, nessuno sa niente su di lui.-

-Io avevo sentito,- esordì Louis prima di prendere un boccone di pasta - ho sentito che lui è qui perché in carcere non lo vogliono o qualcosa del genere.-

Zayn lo bloccò con un gesto della mano.

-Comunque se porti quel colore e hai delle cazzo di manette ai polsi, non hai fatto delle belle cose.- soffiò alterato.

Mavis annuì non staccò gli occhi dal viso scavato che la fissava, strinse la forchetta tra le dita quando lo vide fare un ghigno e chiudere gli occhi azzurri.

-Smettila.- sibilò Harry al suo orecchio.

-Cosa?-
-Smettila di fissarlo.-

Lei annuì e osservò una guardia avvicinarsi al loro tavolo.

-Holmes?- esordì severa.
Mavis annuì in segno di presenza.

-Dopo pranzo deve presentarsi nell'ala Nord.-
Lei annuì e respirò dopo che la guardia se ne fu andata.

-Ala Nord.- analizzò Louis -Terapie di gruppo.-

Harry le tirò un colpo sul braccio quando la vide ancora fissare il ragazzo biondo.

-Mavis piantala!- urlò il riccio.

-È lui che mi sta fissando!- si difese la ragazza.

-Cosa?- chiese Zayn confuso -105 ti sta guardando?-

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-Benvenuti.-

Sorrise l'anziana signora, Mavis sbuffò guardandosi intorno. Le sedie erano disposte in cerchio e tutti avevano la tuta verde.
Si appoggiò allo schienale quando la signora dai capelli bianchi brizzolati iniziò a parlare gesticolando.

-Ti conviene ascoltare.- le sussurrò una voce femminile -Dopo ti chiede cosa sta dicendo.-

La bionda si girò verso la ragazza alla sua destra. I capelli neri le sfioravano le spalle mentre gli occhi erano contornati da due occhiaie scure.

-Francesca.- si presentò. Lo strano accento fece sorridere la bionda.

-Mavis.- rispose la ragazza soffiando -Sei qui da tanto?-

La ragazza dai capelli scuri annuì accavallando le gambe magre. Mavis schiuse le labbra.

-Sai qualcosa sul ragazzo della stanza numero 105?-

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