Premette la testa contro il muro stringendo forte gli occhi, le nocche diventarono bianche mentre si scontravano con le ossa delle sue ginocchia.
-Merda.- sibilò sentendo una fitta alla tempia destra.
Harry bussò alla sua parete.
-Devi prendere le medicine Mavis.- urlò.
Lei spostò lo sguardo verso il barattolino ai piedi della sua porta.
-Non ne ho bisogno.- soffocò premendo anche il naso contro la parete bianca -Non sono malata.-
-Prendile.- disse ancora.
-No.-
-Impazzirai senza di quelle.-
-Allora lasciami impazzire.-
Dopo qualche secondo di silenzio Mavis si alzò tirando un calcio al contenitore delle pillole, si mise le mani tra i capelli cercando di calmare il mal di testa atroce che la stava assillando.
-Se avete finito di urlare possiamo incominciare a parlare di un piano ma scappare da questo Inferno. -
La bionda lanciò un occhiataccia a Louis, che si sporse dalla sua finestrella.
-Non è complicato, basta che cambiamo l'ora ma il procedimento resta uguale.- raccomandò Zayn.
Mavis appoggiò la fronte contro la sua finestra sentendo lo sguardo di Louis trafiggerle la testa. Iniziò a dondolare sui talloni stando ad ascoltare i suoi compagni.
-Dolcezza,- la chiamò dopo poco -tu ci parli con 105 no?-
Lei alzò il capo corrugando la fronte. Annuì lentamente fissando ogni muscolo facciale del ragazzo davanti a lei per cogliere il significato di quella domanda.
-Devi chiedergli cosa sa di questo posto, passaggi segreti, sotterranei. Qualunque cosa.-
-No.- fu Zayn a parlare -Lei non ci parla con quello.-
-Zayn, ci servono informazioni e sappiamo tutti e due che lui le sa.-
Il corvino sbuffò sbattendo la mano contro il muro.
-È l'ultima volta che ci parli ok?-
Mavis strinse le labbra, non voleva dirgli niente, sapeva che le stavano mentendo su qualcosa ma lei annuì. Sapendo, di certo, che gli avrebbe parlato altre volte.
Poteva ancora sentire le sue parole riecheggiare per la sua testa, coinvolgendo ogni cellula nervosa. Rabbrividì al ricordo della voce roca, si toccò il collo, nel punto dove anche le mani di Niall l'avevano sfiorata.Avevo voglia di toccarti.
Quel tono, quella voce, il modo in cui faceva battere la lingua contro il palato per dire la 't'.
Si morse la lingua scacciando quei capelli biondi dalla sua mente.-Oggi sono al piano di sopra.- proferì la ragazza attirando l'attenzione su di se.
Harry si schiarì la voce.
-Pulisci gli uffici, lo facciamo tutti.-
-Cosa fanno li?- chiese.
In effetti non capiva, cosa facevano lì tutto il giorno? Che mansioni avevano da svolgere?
-Organizzano le nostre cartelle, le guardano. Quelli più andati lo trasferiscono nei centri psichiatrici mentre alcune tute arancioni li mandano nei carceri.- spiegò Zayn.
Mavis annuì per poi chiudere la sua finestrella e premere la faccia contro il cuscino del letto. Così poteva vedere nero.
Lei voleva vedere nero.
Perché quel bianco intorno a lei, la stava uccidendo.
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-Pulisci le finestre mentre io faccio la scrivania.-
Francesca scosse i capelli prima di girarsi verso la finestra e iniziare a passare il panno umido contro il vetro. I muri degli uffici erano immancabilmente bianchi, la sala piena era piena di scrivanie divise tra di loro da piccoli muretti di cartone.
I dipendenti non erano ancora arrivai e Mavis fece cadere gli occhi su una cornice posta all'angolo della scrivania che stava pulendo.C'era un uomo sulla trentina, i capelli castani erano ben ordinati. Era sorridente mentre il suo braccio cingeva il fianco di una donna alta e bionda.
La ragazza sorrise quando lasciò cadere lo sguardo tra i due, un bambino di pochi anni si stringeva a loro quasi con goffaggine mentre le guance piene erano premute contro il petto della madre.
Il fratello di Mavis era come lui, biondo, sorridente. Gli mancava, e se non fosse tornata a casa presto lui si sarebbe scordata di lei.Mavis venne distratta da Francesca che fece cadere lo spruzzino per i vetri per terra. Borbottò qualcosa prima di tornare a fare i suoi movimenti circolari contro la lastra trasparente.
La bionda guardò la scrivania allungando una mano verso i cassetti. Aprì il secondo per poi trovarci una pila spessa di cartelle gialle.
-Mavis, chiudilo.- le disse Francesca -Non devi toccare la roba dei dipendenti, è una regola.-
-Ok.- rispose chiudendo il cassetto scuro prima di prendere tra le mani uno staccio di stoffa umido.
Aspettò fin quando la ragazza mora si dovette allontanare per spegnere le luci per chinarsi verso il cassetto e prendere in mano tutti i fascicoli.
Fece passare i lati delle cartelle leggendo i nomi, un sospiro le uscì delle labbra quando la scritta 'Niall Horan' le si formò davanti agli occhi.
Prese gli angoli della cartella gialla prima di risposare tutti i fascicoli e mettersi quello di 105 sotto la maglietta verde.
L'elastico dei pantaloni non la faceva scivolare.-Andiamo Mavis.- disse Francesca.
La bionda la raggiunse alla porta prima di chiudere essa dopo di loro.
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Allungò una mano verso l'aranciata mentre con l'altra teneva stretto il suo vassoio.
-Sai, credo che il succo alla pesca sia migliore.-
Mavis sobbalzò quando la voce roca le arrivò alle orecchie. Girò leggermente il capo guardando il profilo del biondo che si era insidiato sopra la sua spalla.
Lei spostò la mano prendendo il succo alla pesca per poi andare avanti nella fila.Fissò le manette ai polsi di Niall prima di sentirlo parlare.
-Il giovedì Kate fa sempre l'arrosto. È così buono.-
-Oggi ci possiamo vedere?-
Niall la guardò prima di far scorrere lo sguardo per tutta la mensa, nessuno li stava guardando.
-E perché mai?- soffiò avvicinasi alla ragazza.
Lei abbassò lo sguardo prendendo del pane.
-Devo chiederti un favore.-
Lui annuì prima di far sollevare gli angoli delle sue labbra in un sorriso malizioso. Passò dietro alla schiena di Mavis per sorpassarla dopo averle sussurrato:
-Tutto ha un prezzo.-
Mavis chiuse gli occhi. Quella era una di quelle cose che aveva imparato da tempo.
HEI
Hei ciao, volevo solo ringraziarvi ancora per leggere Mess e tutte le altre storie.
Vi adoro ma lo sapete già, probabilmente aggiornerò anche domani ma non ci sperare troppo ahah.Vi va di passare a leggere una storia?
A me piace davvero molto e la ragazza che scrive è davvero gentile.
Si chiama 'Chinoock School- Bradley Simpson'.Poi mmm una ragazza ha iniziato a tradurre Disconnect in Inglese e sono molto felice. Ora vado, ci vediamo prestoooo buone vacanze ancora!
ciao ciao
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Mess
Fanfiction-Prima regola,- sussurrò -non avvicinarti alla stanza 105.- DAL 31 MARZO NELLE LIBRERIE! (La versione cartacea è leggermente diversa rispetto a quella su Wattpad)