"I swear."

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Continuava a far battere le mani lungo i suoi fianchi, passava gli occhi da una guardia all'altra.
Una di loro rise, era un uomo alto e stretto nella sua tuta nera, un po' di capelli scuri gli uscivano dal cappello.

-Che cazzo hai da ridere?-

La guardia alzò un sopracciglio, la sua espressione mutò in una smorfia mista tra paura e nervosismo. Niall non aveva mai risposto ad una guardia, neanche parlava alle persone che lavoravano in quel posto.
Quindi capì la sorpresa che ebbe la guardia, questa volta lui fece fatica a trattenere un sorriso. Un po' gli piaceva fare quell'effetto alle persone che lo maltrattavano la maggior parte del tempo.

Erano tutti e tre, Niall e le due guardie, fermi davanti ad una porta bianca con il maniglione antipanico rosso, aspettando.

Il ragazzo sbuffò, -Quando aprite sta fottuta porta?-

A quel punto non gliene fregava più niente della reputazione che aveva. In quel momento voleva fare tutto tranne stare zitto, desiderò per un momento che ci fosse Zayn, almeno lui lo avrebbe capito.
Avrebbe compreso la sua ansia con un piccolo sorriso ed una pacca sulla spalla.

Le due guardie si guardarono, Niall alzò gli occhi al cielo. -Oh mio Dio.- sbuffò, capendo che le guardie non gli avrebbero risposto.

D'un tratto si iniziò a passare una mano tra i capelli, erano a posto? Si accarezzò il viso, cercando di darsi una svegliata a far sembrare la sua pelle più a posto.
Si guardò dall'alto la tuta arancione, se la stirò con le mani. Questo era il massimo che poteva fare, voleva far in modo che Mavis non si accorgesse dei suoi piccoli cambiamenti, voleva che lo trovasse esattamente come lo aveva lasciato.

Lei era cambiata? I suoi capelli erano diventati più lunghi? Sapeva che era impossibile in una sola settimana ma se la immaginava così.
Magari avrebbe avuto la pelle più chiara o gli zigomi più sporgenti.

Niall sospirò, si passò di nuovo una mano sul viso, quell'attesa era frustante.

Puntò gli occhi sulla porta quando oltre ad essa sentì della voci, sapeva che essa da divisore tra due stanze prima di entrare in una diversa Ala. Lui era in una di quelle e sperò che Mavis fosse in quella oltre la porta.

Sentì una voce maschile, non sembrava una guardia dal tono di leggerezza che aveva.

"Non ti preoccupare." Disse la voce.

Niall aggrottò le sopracciglia, fece per fare un passo quando la porta fu spinta dall'altra parte ma le due guardie lo fermarono.

Tirò un po' la presa ma tutta la sua forza svanì di colpo, Mavis aveva gli occhi bassi, teneva un pugno chiuso, mentre tra le sue dita c'era della stoffa verde della sua maglia.
I capelli le coprivano il viso.

Guardami, pensò Niall disperandosi, ti prego guardami.

E quasi come se Mavis potesse ascoltare i suoi pensieri, alzò gli occhi limpidi e azzurri verso Niall.
Le guardie lasciarono quest'ultimo, uscirono dalla stanza sussurrando un leggero "Avete 10 minuti."

Mavis lo fissava immobile, anche solo avere la sicurezze che fosse davvero davanti a lei la sollevava da tutto il peso che l'aveva oppressa per due settimane.
Si mosse veloce, strinse le braccia intorno al petto appoggiando poi la testa nell'incavo del collo di Niall.

Lui non disse niente, appoggiò una mano sulla schiena di Mavis per stringerla a se mentre con l'altra le accarezzava i capelli.

Si sentiva il corpo così leggero anche con il suo peso addosso.

Ad un certo punto Niall ebbe il bisogno di vederla, le alzò il viso, rimase con il fiato a metà gola. I suoi bellissimi occhi azzurri erano contornati da due fosse nere, il viso più magro faceva spuntare di più gli zigomi e i capelli erano leggermente meno luminosi.
Quello gli disse tutto, capì che se anche lo avrebbe mai ammesso, gli era mancato come a lui era mancata a lei.
E quella mancanza li aveva fatti smettere di mangiare e di dormire.

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