Margaret si portò le mani allo stomaco e si schiarì la gola, facendo cadere gli occhi di Marcus e dell'altro uomo su di se. Si stirò il tessuto della gonna prima di alzare il viso.
-Mavis è stabile,- disse con voce sicura -anche il suo psicologo e i suoi compagni lo dicono. Non è più malata.-
L'uomo in piedi in mezzo alla stanza alzò le mani al cielo come se avesse assistito ad una rivelazione, guardò Marcus.
-Visto? Non ho nessun motivo per non riaprire il caso, lei potrebbe testimoniare a favore del signor Horan.- disse.
Marcus continuava a muovere la scarpa elegantemente lucidata contro il pavimento come segno di nervosismo, si posò le dita contro le labbra e chiuse leggermente gli occhi. Era seduto contro lo schienale della sua poltrona mentre metà del corpo era coperto dalla grande scrivania di legno scuro.
-Ha sofferto di Alessitimia per tanti anni, adesso si è messa a urlare "ti amo" ad ogni persona che incontra? Non prendetemi in giro.- borbottò Marcus.
Margaret aprì la bocca scioccata, corrugò la fronte ed incrociò le braccia al petto.
-L'Alessitimia non è non riconoscere del tutto i propri sentimenti, è solo un deficit, a volte confonde le emozioni. La morte del padre ha portato a questo e da allora ha iniziato a portare i primi sintomi. Ma, la scorsa settimana, quando le ho chiesto come si sentiva, ha detto che era spaventata e stanca. E i suoi occhi non mentivano, il suo Psicologo mi ha assicurato che è emotivamente stabile adesso.- la difese.
Scosse la testa facendo muovere il caschetto biondo, non le piaceva Marcus e non le piaceva il modo in cui parlava senza sapere le cose.
-Lei lo sa?- domandò Marcus dopo un po' di secondi, fece un mezzo giro sulla poltrona prima di ritornare a guardare le due persone nel suo ufficio. Le lampade a neon gli davano fastidio agli occhi chiari.
Un leggero strato di silenzio e tensione avvolse i tre.
-Signor Hitt, risponda alla mia domanda per cortesia.- incitò Marcus guardando l'avvocato di Niall mordersi il labbro inferiore.
-No, signore, Mavis non era a conoscenza del suo disturbo.- mormorò.
-Non ha importanza, è assolutamente normale che chi soffre di Alessitimia non lo sappia.- si intromise Margaret.
-Voglio che sia informata al più presto di questo.- ordinò, non dando retta alla donna che stava per urlare dal nervoso.
Lei tese le mani lungo i fianchi mentre l'avvocato annuì impercettibilmente.-Si può sapere cosa vuole? Sembra che voglia portare al limite questi ragazzi solo per poterli osservare mentre si distruggono.- sbottò Margaret.
Marcus trattenne un sorriso, si alzò dalla sedia e iniziò a giocherellare con una penna.
-Le ricordo, Margaret, che il signor Horan ha rapito e violentato 8 ragazze.-
-Ma non tocca a lei fare giustizia, tocca alla legge.- disse con i denti stretti.
Marcus sorrise ancora prima di rivolgersi direttamente all'avvocato Hitt, -Voglio che Mavis sia informata.-
-Sarà fatto, ma dopo riapriremo il caso.- cercò di controbattere.
-Ok.- rispose solo. Fece di nuovo il giro della scrivania ed iniziò a ridacchiare -Scommetto che è stata un'idea di Jessica, quella di riportare a galla tutta questa storia, vero?-
Hitt annuì e Marcus scosse la testa -Mi è sempre piaciuta quella ragazza, è intelligente.-
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Mess
Fanfiction-Prima regola,- sussurrò -non avvicinarti alla stanza 105.- DAL 31 MARZO NELLE LIBRERIE! (La versione cartacea è leggermente diversa rispetto a quella su Wattpad)