15 Capitolo

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Erano passati un paio di giorni e in TV si parlava tanto della rapina che c'era stata in banca soprattutto perché uno dei ladri era riuscito a sfuggire alla polizia
-Non pensi che dovremmo terminare il lavoro?-domandó Octavia osservando Steve

-Octavia, non so se sia il caso di farlo, tu e Bucky qualche giorno fa siete praticamente usciti allo scoperto e non vorrei che succedesse di nuovo-rispose alzandosi dalla sedia della cucina per avvicinarsi all'amica

-Però Octavia ha ragione,lo lasceremo a piede libero se non facciamo qualcosa-intervenì Sam mentre mangiava un piatto di pasta
-Penso sia un lavoro abbastanza semplice, si tratta di una semplice persona mentre noi che siamo gli Avengers, riusciremo a prenderlo facilm...-
Falcon cercó di parlare ma Bucky si intromise nella conversazione

-Questa cosa riguarda me e Octavia quindi penso sia nostro compito terminare il lavoro,avevamo vinto con 3 di loro, figuriamoci con uno-disse non degnando nemmeno di uno sguardo la rossa

-Eh va bene-sospiró Steve
-Peró mi raccomando,se avrete bisogno di una mano avvisateci tramite gli auricolari e noi verremo subito a darvi una mano-

-Okay Steve, il tempo di localizzare il nemico e partiremo immediatamente-affermó la mutante per poi uscire fuori dall'abitazione;se doveva localizzarlo doveva concentrarsi, anche se sapeva sarebbe stato semplice visto che si trovavano nella stessa città o almeno così sperava.
Chiuse la porta dietro di sé e arrivò ad una panchina che si trovava in giardino.L'appartamento che avevano trovato era molto tranquillo e grande, era un po' lontano dal centro della città infatti era in mezzo alla campagna e ad Octavia piaceva particolarmente.
Essendo abituata al clima di New York, vivere in una casa del genere era come stare in paradiso, nessuna macchina nelle vicinanze, nessuna folla che urlava, si udivano soltanto i versi delle cicale e degli uccellini.
Appena si sedette chiuse gli occhi anche se non riuscì a concentrarsi subito infatti inizió a pensare a Bucky. Da un paio di giorni che non era più entrata nella mente di quest'ultimo e non aveva più intenzione di farlo.
Le interessava molto cosa pensasse di lei in questi giorni, sopratutto perché la ignorava abbastanza, ma aveva deciso che se c'era qualcosa di importante che l'ex soldato di inverno doveva dirle, lo avrebbe dovuto fare di sua spontanea volontà.
Quando decise di concentrarsi però, qualcuno si sedette accanto a lei: era Steve.
-C'è qualcosa che non va?-chiese abbastanza preoccupato l'amico
-Sai, in questi giorni ti vedo abbastanza strana-

-Vedi, già da un po' ho notato che Tatia non si trova sulla Terra e questo mi preoccupa un bel po', non ho idea di quali siano i piano di Zeno-rispose aprendo gli occhi

-Non sai come sia riuscita a salvarsi? Eri convinta che fosse morta-

-Non è ho la più pallida idea,anzi lei pensa che io abbia abbandonato lei e i nostri genitori durante la battaglia di New York, quando proprio loro mi aveva costretto a scappare poiché ero l'unica che poteva riuscire a salvarsi-

-E se Zeno avesse modificato i suoi ricordi facendole il lavaggio del cervello proprio come è successo a Bucky?-

-Probabile-rispose mentre i suoi occhi iniziarono a diventare lucidi
-Non so cosa farò, non so cosa farà lei e non so se la rivedrò ancora-

-So che c'è qualcos'altro che ti turba-

Sentendo quelle parole però,Octavia inizió ad arrossire e non proferì parola

-Si tratta forse di Bucky?-domandó l'amico sorridendo

-Beh so che sta iniziando a provare qualcosa per me, sono entrata nella sua testa anche se non avrei dovuto farlo-rispose guardandolo negli occhi

-E tu provi le stesse cose?-

Flashback
Gli Avengers stavano festeggiando per la sconfitta di Ultron e anche Octavia aveva contribuito alla battaglia di Sokovia.Era ritornata dal suo amico Steve dopo esse stata via per qualche mese proprio per aiutare lui e i vendicatori.
Dopo che la festa era terminata, Octavia e il capitano erano rimasti per dare una ripulita al salone.
La rossa inizió a lavare i piatti e nel frattempo conversó con il vendicatore
-Volevo ringraziarti di nuovo per averci aiutato, sai non eri tenuta a farlo-

-Steve,non c'è bisogno che mi ringrazi, lo sai che vi aiuto sempre volentieri-disse sorridendo

-Perché non rimani definitivamente quì?-chiese serio avvicinandosi.
A quella domanda, Octavia lasció il piatto e si giró ritrovandosi Steve molto vicino

-Lo sai che non potrei restare,io non sono un'Avengers e poi...-

-Per noi e sopratutto per me lo sei-la interruppe per poi avvicinarsi rimanendo a pochi centrimetri di distanza

-Steve...-la ragazza era arrossita e sapeva cosa l'amico provasse per lei da un bel po' di tempo
-Io s-so cosa provi per me e...-

-E tu provi le stesse cose?-
Octavia a quella domanda non rispose, non era sicura di cosa provasse sinceramente per lui, era solo un suo grande amico e poi non voleva ferirlo.
Captain America non sentendo nessuna risposta, notando l'imbarazzo dell'amica, si avvicinó ancora di più per poi baciarla
                              ~~~

-Anche io penso di provare le stesse cose-rispose per poi abbassare lo sguardo. Lei sapeva che ancora qualche briciolo di sentimento da parte del biondo era rimasto e non voleva ferirlo come aveva già fatto in passato.La mutante anche allora non provava vero amore per l'amico, non aveva mai pensato e immaginato che fra loro potesse nascere qualcosa.
Steve l'aveva aiutata e ne sarà grata per sempre, se non ci fosse stato lui sicuramente non si sarebbe neanche trovata lì in quel momento

-Octavia,io non ho nulla in contrario se fra voi nascerà qualcosa,sappi che io ci sarò sempre per te e che l'importante per me è che tu sia felice-

°Trust Me° Bucky BarnesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora