6 Capitolo

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Steve Rogers si accorse della scomparsa di Octavia solo 20 minuti dopo.Spider Man pur essendo giovane se la cavava nel combattimento ma di certo non come il vendicatore.
Quando si fermò poiché era riuscito a pensando dove potesse essere finita ma qualcosa di straordinario interruppe i suoi pensieri:Scott Lang grazie alla sua tuta era diventato gigante.Il suo sguardo meravigliato e confuso passó poi verso il sergente Barnes

-Steve dobbiamo andare ora ai Quinjet-disse Bucky raggiungendolo
-Sono tutti distratti-

-Octavia è sparita dobbiamo trovarla-

-Steve dobbiamo occuparci prima di Zemo-

-Bucky, Octavia è mia amica, l ho trascinata io in questa storia,se dovesse succederle qualcosa non me lo perdonerei mai-

-Mi ha salvato la vita!-proseguì l ex soldato di inverno
-Quindi la troveremo insieme, ma ora dobbiamo occuparci di Zemo-

Octavia aprì gli occhi e dovette riflettere un bel po' prima di realizzare ciò che era successo.
Si ricordava che nel mentre cercava di andarsene via dal mutante quest'ultimo le aveva fatto perdere i sensi in qualche modo.Appena riprese i sensi si accorse solo in un secondo momento di essere stata immobilizzata su una sedia con degli aggeggi di metallo che le tenevano fermi i polsi ai braccioli.
Non riusciva a capire dove si trovasse in quel momento, riusciva a capire solo che si trovava al centro di una grande sala e attorno a lei, apparte qualcosa di rotto non c'era niente.
Provó a liberarsi con la sua super forza ma ogni sforzo sembrava inutile.Cercó di concentrarsi per vedere se riusciva a percepire il pensiero di qualcuno ma niente.
Era come se non avesse più l'uso dei poteri,non riusciva a usarli.
Ogni preoccupazione e ogni emozione negativa sembrò scomparire quando vide in lontananza due figure famigliari:Steve e Bucky.
Non sapeva come fossero riusciti a trovarla e ne come erano entrati lì dentro, ma fece un respiro di sollievo soprattuto poiché credeva che tutto si fosse risolto per il meglio.
I due si avvicinarono alla ragazza
-Octavia come sei finita quì?-domandó il capitano rimanendo fermo

-Sono molto confusa adesso-rispose chiudendo per un attimo gli occhi

-L'importante è che ora siamo riusciti a trovarti-intervenì L ex agente dell'Hydra sorridendo.
Octavia non aspettandosi quelle parole soprattuto da Barnes, sorrise a sua volta, ma quel sorriso scomparve quando le figure che aveva d'avanti a lei scomparvero all'improvviso
Ma che diavolo sta succedendo?
La mutante iniziò a agitarsi sempre di più, continuó a cercare di liberarsi ma invano.
Si fermó soltanto quando udì alle sue spalle una risata femminile abbastanza famigliare.
La ragazza alle spalle camminando lentamente si ritrovò d'avanti a Octavia.
Quest'ultima non poteva credere ai suoi occhi, d'avanti a lei si trovava una persona che credeva fosse morta anni fa,la persona che aveva vissuto sempre con lei:sua sorella
-T-Tatia?-domandó incredula la sorella minore che aveva ormai gli occhi lucidi per la felicità di rivedere una persona che aveva sempre amato.
Quello che provava non era solo felicità,ma anche delusione.
A quanto pare si trovava lì bloccata per colpa sua senza una vera e propria ragione

-Da quanto tempo sorellina-disse la bionda incrociando le braccia al petto

-C-come possibile che tu sia viva?-domandó soffermandosi più su Tatatia che sul motivo per il quale era stata rapita

-Risponderò a questa domanda quando sarà necessario,adesso abbiamo cose più importanti di cui occuparci-rispose senza far capire alla minore i sentimenti che provava in quel momento.La bionda provava tanta rabbia e aveva intenzione di uccidere Octavia in quel momento, ma non poteva,Zemo non ne sarebbe stato contento, per questo motivo si concentrò soltanto a non far capire alla rossa la sua rabbia e il suo odio.
La telepate cercó di proferire qualche parola, ma venne interrotta dall'arrivo improvviso del teleporta il quale si ritrovó in mezzo alle mutanti

-Finalmente sei arrivato Erik-disse Tatia sbuffando
-Dove sei stato?-

-Ho voluto far visita a Zemo e a quanto pare il capitano e il soldato di inverno lo hanno quasi raggiunto-

-Bene,allora porta lei al luogo prestabilito-
Erik annuì e dopo aver liberato Octavia,la prese dal braccio e velocemente si teletrasportó in una casa.
La rossa ancora disorientata e confusa da tutto ciò che era successo si sedette su una sedia lì vicino senza pensare al luogo in cui si trovava.
L'unico suo pensiero in quel momento era Tatia.Era viva e non riusciva a spiegarsi il perché.Aveva notato che la gemella la guardava in modo diverso,con uno sguardo pieno d'odio e non riusciva a capirne il motivo.
I suoi occhi divennero lucidi e riuscì a trattenersi dal pianto grazie al teleporta,che iniziò a parlare
-Avanti alzati,sopra ci sono dei vestiti.Non penso che tu voglia rimanere con quella scomoda tuta viola-
Octavia abbastanza irritata dalle parole del bruno alzò lo sguardo

-Che cosa vuoi da me, anzi cosa volete tutti voi,mia sorella come fa a essere ancora viva?L'ho vista morire d'avanti i miei stessi occhi!-urló alzandosi cercando di attaccare Erik con un pugno in faccia,ma il ragazzo chiuse il pugno della ragazza nella sua mano e velocemente mise il braccio dietro la schiena di Octavia riuscendo così a bloccarla.

-Perché non riesco a usare la mia super forza?-domandó cercando di liberarsi dal mutante che continuava a stare dietro di lei bloccandole il braccio

-Ogni tua domanda avrà una risposta ma non ora-rispose lasciando la presa

Octavia si sentiva così impotente in quel momento,non riusciva a capire e pensare a ciò che doveva fare
-Adesso-continuó Erik poggiando la mano delicatamente sulla spalla di lei cercando di tranquillizzarla
-Fai come ti ho detto e non peggiorare la situazione-

§Angolo Autrice§
Dopo un mese sono finalmente tornata! Vorrei scusarmi con voi per la mia assenza, ma a causa della scuola non sto riuscendo a avere molto tempo libero, ma spero che continuerete a leggere questa fanfiction e spero che vi piaccia ❤️

°Trust Me° Bucky BarnesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora