Capitolo 6 - Doppio

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Emily

Ho la tentazione di prendere il telefono e scrivergli di tornare perché ho intenzione di restare qui.

La paura mi blocca e odio tutto questo.

Ho impiegato tanto a ritrovare la vera me, ad affrontare i fantasmi del passato percorrendo una strada tortuosa e lunga, combattendo senza arrendermi, e ora sono di nuovo intrappolata nella gabbia delle mie paure.

"Non è una buona idea."
Sarà la quinta volta che Paolo lo ripete.

Probabilmente ha ragione, però nonostante le sue cazzate, c'è una forza che mi spinge verso Alex.
Quando sono con lui mi sento viva, è tenero il modo in cui mi sorride stringendomi a sé subito dopo, mi spezza il respiro se mi guarda come se fossi la cosa più preziosa che ha al mondo.
In assoluto, il momento che preferisco, è quando ci addormentiamo insieme, lui mi stringe e io poggio il mio orecchio sul suo petto così da sentire i battiti del suo cuore.
Al mattino aprire gli occhi e trovarlo addormentato accanto a me è terribilmente rassicurante, poi con occhi ancora chiusi, tasta le lenzuola per cercarmi.
Neanche Paolo mi ha mai fatto sentire così, una miriade di emozioni incontenibili esplode nel mio petto, solo lui ci riesce.

Suonano alla porta, mi ritrovo davanti il suo amico Gianluca, mi porterà da Alex, ha organizzato tutto, come uscire di qui, il viaggio, dove stare, ha anche avvisato le forze dell'ordine.
Mi porge un sacchetto spiegandomi che si tratta di una idea del mio fidanzato, noto con la coda dell'occhio la smorfia di Paolo nel sentire questa etichetta.

Sbircio all'interno incuriosita, il contenuto mi lascia perplessa.
"Cosa dovrei farne di una parrucca nera e occhiali da sole?"
Chiedo a Gianluca che prontamente mi spiega il piano.
"Se lui dovesse essere nei paraggi, non ti riconoscerebbe, ecco perché sono venuto io, non può associarmi a te."

Devo dire che ha pensato a tutto.

Mi volto verso Paolo, ma lui non mi guarda nemmeno, vado ad abbracciarlo e anche se inizialmente non contraccambia, dopo pochi secondi cede e mi stringe.
" Ho intenzione di chiamarti spesso per sapere come stai, non farmi stare in pensiero.
Per qualunque cosa, io ci sono."
Mi sorride triste.

"Mi farà bene staccare per qualche giorno e sentirmi un po' più al sicuro lontano da qui. Spetta alla polizia ora."
Lo ringrazio per tutto e lo saluto con un bacio sulla guancia.

Non si può dimenticare chi ti ha rimessa in piedi, gli devo molto, ma è il mio passato, ne sono sempre più convinta.
Bisogna solo trovare il coraggio di voltare pagina quando arriva il momento e non è sempre facile.

Ci sono tante persone che sono di passaggio nelle nostre vite, alcune restano per poco, non le senti nemmeno passare, altre ti insegnano qualcosa, che sia in positivo o in negativo, e c'è chi lascia un segno profondo.
È arrivato il momento di capire cosa sia Alex per me e posso farlo solo vivendolo a pieno, spero che il ragazzo che mi aspetta per portarmi via, sia il mio futuro.

Varco timorosa la soglia dell'ascensore, mi guardo allo specchio e sembro strana con i capelli neri, il bip dell'ascensore mi comunica di essere arrivati al piano terra e il mio stomaco è in subbuglio come se dovessi vomitare.
Arrivati all'uscita del palazzo Gianluca poggia il braccio sulle mie spalle, cerca in questo modo di far trasparire un po' di intimità fra noi, come se fossimo una coppia, con questa posizione mi copre anche un po'.
Saliti in macchina andiamo via da lì, l'ansia mi sta uccidendo, mi ripeto che andrà tutto bene, ma non ho ancora avuto il tempo di farmi coraggio per affrontare il tutto.

Gianluca dopo aver assistito alla scena con Paolo, decide di farsi avanti.
"Da come hai salutato il tuo ex non direi che avete chiuso, ora dovrei dirti di non spezzare il cuore al mio amico."

Arrenditi a Noi (Sequel di Arrenditi All'Amore) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora