Emily
Continuo ad osservare questo schermo che stringo forte nelle mani, come se potessi trattenere lui per non farlo andare via da me.
Osservo la sua immagine nitida, talmente chiara da aver l'impressione di averlo qui con me, forse se ora fosse qui avrei il coraggio di reagire a tutto questo, dirgli cosa sta succedendo.So che dovrò rinunciare a lui, ma non ne ho la forza.
Mi sono nascosta in questo posto, questo angolo è il mio piccolo rifugio fuori dal mondo, ma nemmeno il mare riesce a farmi stare meglio.
Osservo le onde che con violenza si scontrano con gli scogli, è così che mi sento anche io.
Dentro di me c'è una tempesta che si abbatte prepotente, travolge tutto ciò che trova, ogni difesa è inutile.
Una lacrima perde la battaglia e scivola sulla guancia, percorre con forza i lineamenti del mio volto sofferente, la sua corsa trova fine sul mento per poi cadere e disperdersi.Il vento accarezza i miei capelli scompigliandoli un po', proprio come le parole lette stamattina hanno sconvolto la mia vita.
È bastato vedere quelle immagini e leggere quelle poche parole per sapere che avrei fatto di tutto per proteggerlo, anche rinunciare a lui.
Non ho il coraggio di farlo guardandolo negli occhi, non ho la forza di dirgli addio.
É impensabile raccontargli la verità, dovrò ferirlo e mai saprà quanto lo amo, quanto questo gesto spezzerà il mio cuore.Il telefono continua a squillare, le ragazze mi stanno cercando, sicuramente preoccupate mi faranno una bella ramanzina. Sono sparita da due ore e hanno ragione data la situazione, ma avevo bisogno di leccare le mie ferite sanguinanti.
Rifiuto l'ennesima telefonata e invio un messaggio dicendogli che sto bene e fra circa mezz'ora sarò da loro, ho bisogno del loro sostegno.
Nel frattempo mi hanno coperta con Alex, non potevo vederlo o sentirlo, non saprei fingere davanti a lui.
Salgo in macchina e metto in moto, poso le mani sul volante e stringo il più possibile, cerco di scaricare il dolore, affondo le unghie nella pelle e urlo.
Urlo talmente tanto che mi brucia la gola, fino a quando il suono della mia voce stridula si spezza, proprio come me.Devo farcela.
Cerco di regolare il respiro e asciugo le lacrime che continuano a scendere sul viso, non riesco a fermarle, non sento più nulla, non ci riesco.
Abbraccio questo dolore e lascio che il vuoto dentro di me si espanda nel profondo della mia anima.
Arrivo davanti l'appartamento che abbiamo condiviso per due mesi, sarebbe dovuto essere uno, ma poi nessuno dei due voleva andar via.
Ogni giorno vissuto insieme rimarrà impresso nella mia memoria come un tesoro inestimabile, solo i ricordi mi terranno in vita.
Ogni tocco, ogni sguardo, ogni sorriso e ogni emozione, le custodirò nel mio cuore d'ora in poi sarà solo un arido muscolo che per inerzia pomperà nel mio petto.Alex sarà fuori, tranquillo che io sia con le ragazze, in effetti diciamo che è così, ho chiesto loro di raggiungermi qui, avremo circa due ore per portare via tutte le mie cose da quella casa.
Entro e ovunque si posi il mio sguardo vedo noi due insieme, in cucina lui mi abbraccia cercando di assaggiare qualcosa che sto cucinando, sul divano mentre mi addormento stretta al suo petto. Seduti a tavola mentre mi imbocca un pezzo di pancake cucinato con le sue mani, sul letto mentre mi fa il solletico, nella doccia mentre facciamo l'amore."Emily, non credo tu stia facendo la cosa giusta."
Emma mi rimprovera mentre piega alla meglio i miei vestiti.
"Si, concordo, lui non lo merita. Tornare e non trovarti... "
Si ci mette anche Sara."Ragazze, sto lasciando qui il mio cuore, sono distrutta, ma devo proteggerlo."
L'ennesima lacrima sfugge."L' hai detto alla polizia?"
Chiede la biondina."Si, ma possono solo sorvegliarci e nel frattempo cercare di rintracciarlo.
Non posso rischiare."
Dico terrorizzata."Dovresti parlarne con lui."
Sentenzia Sara.
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Arrenditi a Noi (Sequel di Arrenditi All'Amore)
RomanceSEQUEL di Arrenditi all'Amore. Proprio quando credi che sia impossibile rialzarti, l'amore sarà lì a tenderti la mano.