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𝙹𝚞𝚗𝚐𝚔𝚘𝚘𝚔 𝙿𝚘𝚟

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𝙹𝚞𝚗𝚐𝚔𝚘𝚘𝚔 𝙿𝚘𝚟

Il giorno dopo Hyun venne a farci visita.
Sembrava molto più tranquillo del giorno precedente e lui e sua figlia si misero a parlare in soggiorno con la mia presenza per controllare quel coglione di mio fratello.
Mi ero seduto su una poltrona non troppo lontana, mentre leggevo il giornale distrattamente e sentivo la loro conversazione.
Mio fratello sembrava davvero ragionevole come lo era stato poche volte.
Come me era una testa dura e riflettere gli aveva fatto solo bene.

"Tu sei mia figlia, certo che puoi fare ciò che vuoi.
Mi dispiace se ho pensato solo con la mia testa, la vita è tua e hai raggiunto la maggior età, non ti ostacolerò nè con la carriera nè con la tua vita amorosa".
Lei era molto felice e lo aveva abbracciato.

Onestamente ero un po' preoccupato che non sarebbe stato così semplice, invece non fu così per fortuna.
Li lasciai quindi da soli avendo capito che ormai non si sarebbero saltati alla gola e quando decisero di andare via Hea andò a salutare Taehyung mentre Hyun venne da me.

Sembrava serio e distaccato, stava facendo il muso perchè avevo avuto ragione.
"Farò ricostruire gli arti su misura per lo scarafaggio." Disse con tono gelido facendomi alzare un sopracciglio.
"Non cambierò idea su di lui Jungkook.
È una macchina di guerra, stai sbagliando" disse dirigendosi verso la porta chiamando il nome di sua figlia che arrivó poco dopo.
Non ebbi il tempo di replicare quindi e salutai mia nipote con un abbraccio e poi uscirono.

[...]

Lasciai Taehyung per tutto il giorno alle cure della mia servitù e feci varie cose.
Durante quei tre anni avevo cercato di capire cosa avessi voluto fare.
Ormai la guerra era un lontano ricordo, quindi non ci sarebbe stato più bisogno di me nell'esercito.
Mentre Hyun viveva semplicemente nell'agio io volevo creare qualcosa di mio.
Alla fine avevo pensato semplicemente di aprire un club dove le persone avrebbero potuto svagarsi la sera.

Il denaro lo avevo e avevo molti amici che mi diedero ottimi consigli su cosa fare.
Un'anno dopo il locale era aperto e funzionante.
Tra musica dal vivo ogni sera, buon cibo e buona roba da bere era diventato il locale più gettonato dell'intera città.
Ci passavo almeno una volta a settimana e ne ero rimasto davvero soddisfatto.
Mi divertivo spesso a fare il barista la sera, non mi andava più di rimanere a casa da solo nonostante spesso mi portavo qualcuno a casa con cui passare la notte.
Era una bella vita e avevo esaudito un piccolo capriccio che era diventato un vero e proprio lavoro.

Quella sera però con il ritorno di Taehyung non avevo voglia di fare nessuna delle due cose quindi tornai a casa.
Avevo già cenato fuori e vidi subito Taehyung seduto dov'ero seduto oggi mentre una delle donne della casa gli lèggeva qualcosa.
Lui sembrava piuttosto rilassato, nonostante la sua situazione che avrebbe dovuto devastarlo.
Decisi di entrare e lasciai libera la donna sedendomi davanti a lui.

"Hai passato una buona giornata?" Chiesi.
"Si, signore" disse con tono leggermente rigido.
Mi chiedevo perchè con me si comportasse come un soldato mentre con mia nipote era completamente un'altra persona.
Finì per annuire e decisi di provare a scavare un po', volevo sapere come si sentiva.

"Stanotte... ti ho sentito" dissi e osservai la sua reazione in cui i suoi occhi incontrarono i miei.
Era titubante.
"Mi dispiace, non volevo disturbare..."
"Piangere è umano, io starei impazzendo al tuo posto..." dissi a bassa voce e lo vidi abbassare lo sguardo.
"M-mi dispiace... sto facendo di tutto per non pensarci..." un piccolo singhiozzo era uscito dalle sue labbra.
Avevo fatto centro anche se il mio era stato totalmente un bluff.

Sospirai piano e mi alzai avvicinandomi a lui e lo abbracciai.
Sentì il suo corpo irrigidirsi.
"Tenente... io..."
"Shh... piangi pure..." dissi a bassa voce accarezzandoli lentamente la schiena.
Lo sentì ancora rigido, ma poi sentì il suo corpo tremare e singhiozzare prima poco e poi si lasció completamente andare in un pianto liberatorio.

Continua ad accarezzargli la schiena.
"Andrà tutto bene, presto avrai i tuoi arti nuovi.
Anche migliori dei precedenti" cercai di tirarlo un po' su anche se la situazione faceva davvero schifo.
"I suoi guanti tenente...
Ci tenevo molto..." disse e rimasi sorpreso dalle sue parole.
Si era affezionato al primo oggetto davvero suo, regalato da me.
"Li farò sistemare e saranno ancora tuoi ok?" Mi allontanai di poco per guardarlo negli occhi e asciugarli le lacrime e lui annuì.
"Grazie..." disse qualche secondo dopo averlo aiutato a soffiarsi il naso.
"Andrà tutto bene, te lo posso giurare.." mormorai sentendo male al petto vedendolo così distrutto.
Quei arti dovevano essere pronti il prima possibile.

𝑆𝑡𝑎𝑦 |𝑇𝑎𝑒𝑘𝑜𝑜𝑘| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora