10. 𝐁𝐲 𝐌𝐲 𝐒𝐢𝐝𝐞

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~And if the world don't breakI'll be shaking it'Cause I'm a young man after allAnd when the seasons changeWill you stand by me?'Cause I'm a young man built to fall~

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~And if the world don't break
I'll be shaking it
'Cause I'm a young man after all
And when the seasons change
Will you stand by me?
'Cause I'm a young man built to fall~

"Oh che palle... ancora tu?"

Come sarebbe potuta andare peggio quella giornata? Trovandosi davanti un tizio che voleva già in precedenza prenderti a pugni solamente perché la ragazza che gli interessava non se lo filava di striscio. Ecco come.

Più lo guardavo e più ero certo fosse lui, il tipo della mensa. Questa volta, però, non era solo, c'era un gruppo di ragazzetti rozzi insieme a lui; insieme erano circa sei o sette.

"Choi, ti ricordi di me allora?" continuò con una voce provocatoria mentre si dava dei pugni con la mano destra sulla sinistra e venendomi sempre più vicino, nel vano tentativo di apparire minaccioso.
"Una faccia così pietosa non si dimentica facilmente" risposi provocandolo a mia volta.

Pensandoci forse avrei potuto agire in un altro modo, tipo scappando, ma in quel momento il mio istinto di sopravvivenza aveva deciso di abbandonarmi e d'un tratto mi venne una sconosciuta esigenza di sfogarmi.
Non avevo considerato, tuttavia, un piccolo particolare: loro erano in gruppo ed io... ero uno solo.

Vidi all'improvviso ciascuno di loro scagliarsi contro di me con violenza.
Non ero mai stato coinvolto in una rissa, ma c'era sempre una prima volta, come si soleva dire. Se solo fossi stato in grado di sapermi difendere... Forse a dieci anni avrei dovuto dare ascolto a mia madre e continuare con il taekwondo, magari sarei stato capace di sferrare almeno un calcio al giorno d'oggi.

In un lasso di tempo che mi sembrò un nanosecondo mi ritrovai quei rozzi addosso. Tentai nel migliore dei modi di difendermi: partii con il dare calci per allontanare quelli che mi si avvicinavano eccessivamente e sembrò essere una tattica efficace. Per il resto cercai di evitare i loro colpi più che attaccarli a mia volta.
D'un tratto sentii qualcuno venirmi da dietro e stringermi le braccia impedendomi di muovermi: uno di quei ragazzi mi stava tenendo mentre quello della mensa mi si avvicinava sempre di più, sorridendo soddisfatto.
Cos'avevo fatto per meritarmi una giornata così di merda?

Non potevo fare nulla, ero come un topo in gabbia. Per quanto mi dimenassi ero ormai con le spalle al muro; non solo ero uno in confronto a sette, ma ero anche fisicamente più debole.

"Choi Soobin, come ci si sente a non avere nessuna possibilità di fuga?" mi disse beffardo il tipo della mensa.
"Parli di possibilità perché il fatto che tu con So-yeon ne abbia zero ti ferisce così tanto nell'orgoglio?" gli risposi io e non ebbi neanche tempo di realizzare quello che avevo appena detto che mi venne sferrato un pugno dritto sulla guancia sinistra.
Sentii il mio stesso sangue inondarmi la bocca, ma non mi pentii di quello che avevo detto.

"Agli stronzi come te dovrebbero tagliare la lingua!" mi urlò contro spalancando la bocca quasi come una bestia feroce.
In quel momento l'unico mio pensiero era uscire da quella situazione e poter andare a medicarmi in qualche modo.
Pensai fosse finita lì.
Ingenuamente mi ero convinto che un pugno sarebbe bastato a soddisfare quel frustrato, eppure ben presto iniziarono ad arrivarmi una sfilza di ginocchiate dritte nello stomaco.
Pensai che quella fosse la sensazione che si provava quando si era in fin di vita mentre osservavo il mio sangue iniziare a sgorgare dalla bocca ad ogni colpo.
Ormai l'unica mia speranza era che si stufassero in fretta.

𝐋𝐨$𝐞𝐫=𝐋𝐨♡︎𝐞𝐫 // 𝐘𝐞𝐨𝐧𝐛𝐢𝐧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora