14. 𝐌𝐞, 𝐘𝐨𝐮 𝐀𝐧𝐝 𝐀 𝐂𝐚𝐫

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~I want to know where do we goWhen nothing's wrong'Cause all the kids are depressedNothing ever makes senseI'm not feeling alrightStaying up 'til sunriseAnd hoping shit is okayPretending we know thingsI don't know what happenedMy natural reaction ...

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~I want to know where do we go
When nothing's wrong
'Cause all the kids are depressed
Nothing ever makes sense
I'm not feeling alright
Staying up 'til sunrise
And hoping shit is okay
Pretending we know things
I don't know what happened
My natural reaction is that we're scared~

"Sali!" mi urlò Yeonjun mentre osservava dallo specchietto retrovisore che ormai la sorella era fin troppo vicina per scamparla.
"Cosa? No!" risposi d'impulso.

Vidi che fece roteare gli occhi per poi avvicinarsi allo sportello del passeggero aprendolo dall'interno, quasi come un invito.

"Cosa spiegherai a mia sorella con le tue grandi doti d'improvvisazione?" disse facendomi presente quanto fossi pessimo a trovare "scuse" o "soluzioni" sul momento.

Dopo pochi secondi, usati per contemplare il vuoto, mi decisi a salire, e lo feci anche di corsa.

Appena entrai nell'auto, Yeonjun mise il piede sull'acceleratore e, a tutta velocità, abbandonammo i pressi della mia scuola e una So-yeon ignara delle cose che stavano accadendo alle sue spalle da giorni. O almeno speravo che lei e nessuno dei suoi amici ci avessero visti. Riflettei su come la maggior parte delle persone in quella scuola, probabilmente, non sapesse neanche chi era Choi Yeonjun. Era stato tutto così camuffato che era quasi come se non fosse mai accaduto, quasi come se il ragazzo accanto a me non fosse mai esistito. Ed erano coloro che l'avevano messo al mondo ad averlo fatto, quasi per ironia, sparire.

"La tua capacità di reazione è più lenta di quella di improvvisazione" esordì, dopo poco, Yeonjun rompendo quel silenzio che si era venuto a creare nella vettura.
"Forse perché avrei voluto evitare di stare in auto proprio con l'ultima persona che mi si sarebbe dovuta parare davanti oggi" gli risposi quasi insinuando che avevo esitato a salire perché c'era lui al volante. In realtà, non l'avevo proprio contemplata come opzione. Riflettendoci a mente lucida, lui avrebbe potuto tranquillamente sfrecciare come aveva fatto poco prima, mentre io avrei continuato a percorrere la mia strada in totale tranquillità. Ma ormai era troppo tardi per tornare indietro.

Qualcosa dentro di me non voleva che trascorressi altro tempo insieme a Yeonjun, quasi come se fosse un presagio che quella vicinanza non avrebbe portato a nulla di buono. L'altra metà, invece, voleva disperatamente poterci avere ancora una volta a che fare, anche se fosse stata l'ultima. A quel ragazzo risultava così facile regalare spensieratezza ed io, in quel momento, la bramavo come se non avessi mai avuto un istante di pace nella mia vita.
In quel mio banale e ridicolo dissidio, mi ritrovavo a fuggire da lui e allo stesso tempo a desiderare la sua presenza, quasi come se avesse potuto aiutarmi a dare un nome a quelle sensazioni che mi aveva scaturito.

Nel frattempo anche altri pensieri mi balenarono per la testa. Pensai a come avrebbero reagito i miei genitori se avessero saputo di quella situazione tra me e Yeonjun, un ragazzo di ventun anni che aveva già uno scandalo alle sue spalle e che, soprattutto, avrei dovuto conoscere come "cugino della mia ragazza".

𝐋𝐨$𝐞𝐫=𝐋𝐨♡︎𝐞𝐫 // 𝐘𝐞𝐨𝐧𝐛𝐢𝐧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora