24. 𝐓𝐡𝐞 𝐎𝐧𝐞

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~While the leaves withered awayAnd grew again,you have gone far awayI'll be pushing up daisiesAnd bring all the chances to hereBut I'll pray for you all the timeIf I could be by your sideI'll give you all my life, my seasonsBy your side, I'll be y...

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~While the leaves withered away
And grew again,
you have gone far away
I'll be pushing up daisies
And bring all the chances to here
But I'll pray for you all the time
If I could be by your side
I'll give you all my life, my seasons
By your side, I'll be your seasons"

Ci ritrovammo a passeggiare distanti, ma non troppo dal non poter ascoltare attentamente le parole l'uno dell'altro, mentre la notte ormai abbracciava tutto intorno a noi.

E anche quella bizzarra cena, come tutto ciò che c'era di umano, alla fine si era conclusa.
Bizzarra perchè a quella tavola non mi era sembrato di aver mangiato con il Yeonjun che avevo conosciuto, con quel ragazzo che, spavaldo, mi aveva aperto quel giorno.
Avevo sempre pensato di non sapere chi fosse davvero, ma quella sera ne presi consapevolezza in modo concreto.

Choi Yeonjun era parso ai miei occhi come un povero immaturo, una persona che basava la sua personalità su scherzi di cattivo gusto. Ma proprio quando ero in presenza di quel ragazzo, che definivo spesso uno "svitato", sentivo di poter lasciare andare ogni parte di me, dalla più meschina alla più ingenua.
Ed era, forse, quello il fascino di Choi Yeonjun. Non il suo bel volto o la sua sfrontatezza, ma la vicinanza che, involontariamente, era in grado di mostrare alle persone.

Avevo odiato quel ragazzo dal primo istante in cui l'avevo guardato negli occhi, ma ora mi sembrava quasi di provare un po' di malinconia al pensiero di separarmi da lui.

"Vuoi un gelato?" propose improvvisamente, interrompendo il silenzio che si era creato tra noi due, nonostante nella mia testa ci fossero una marea di parole e pensieri.
"Sono aperti a quest'ora?"
"Qualcuno dovrà esserci" rispose ponendomi una mano dietro la schiena quasi come ad invitare il mio corpo a seguirlo.

Ed io non me lo feci ripetere due volte.

Da un semplice gelato, tuttavia, scoprii di non sopportare una cosa di Choi Yeonjun: il suo gusto preferito. Esso era proprio menta con scaglie di cioccolato ed io, invece, non avrei potuto odiarlo di più. Allo stesso tempo venni a sapere che il gusto preferito di So-yeon era la fragola. Quella ragazza sembrava essere stata scritta da un creatore di cartoni animati: tutto della sua persona era così perfettamente coerente da farla sembrare quasi un personaggio stereotipato ideato da qualcuno.

Dopo poco ci trovammo proprio di fronte al fiume Han, ancora una volta. Il panorama, in quel momento, mi parve totalmente diverso, nonostante l'unica cosa ad essere cambiata fosse l'orario in cui ci eravamo andati. La scorsa volta ammirammo il tramonto, questa volta, invece, era tutto rivestito di stelle e la luna aveva rubato la scena al sole.

"Choi Soobin, secondo te perché tutti amano la luna?"
Quella frase assurda uscì, inaspettatamente, proprio dalla bocca di un Choi Yeonjun intento a gettare la coppetta ormai vuota in un cestino vicino.

Lo guardai per qualche istante non capendo cosa volesse insinuare. A volte era troppo pure per me seguire i discorsi bizzarri di Yeonjun.
Mi misi più comodo sulla panchina sulla quale mi ero seduto poco prima e feci finta di riflettere alla sua domanda.

𝐋𝐨$𝐞𝐫=𝐋𝐨♡︎𝐞𝐫 // 𝐘𝐞𝐨𝐧𝐛𝐢𝐧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora