15. 𝐂𝐥𝐨𝐬𝐞𝐫

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~So, baby, pull me closerIn the back seat of your RoverThat I know you can't affordBite that tattoo on your shoulder~

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~So, baby, pull me closer
In the back seat of your Rover
That I know you can't afford
Bite that tattoo on your shoulder~

"Choi Soobin... svegliati"
Sentii qualcuno scuotermi delicatamente e sussurrare il mio nome.
"Hey, siamo arrivati. Stai dormendo da due ore"

A quelle parole la mia mente si offuscò, così, lentamente, aprii gli occhi, mentre me ne strofinavo uno con il dorso della mano.

Mi ritrovai la faccia di Yeonjun a pochi centimetri dal mio viso, mentre lui già era fuori dal mezzo con la portiera del mio lato aperta.

Rimasi a lungo a fissare i suoi occhi e sembrava star facendo lo stesso anche lui. Dopodiché sfoggiò un piccolo sorriso, breve e sincero.
"Pensavo fossi morto" disse con tono basso mentre si appoggiava con la mano sul mio sedile, avvicinando ancor di più i nostri volti e i nostri corpi.
"Stavo solo dormendo..." gli risposi io con la voce peggiore che potessi avere e tentando di evitare il più possibile un qualsiasi contatto.
"Lo so, ti ho abbassato il sedile per farti riposare meglio"

Qualche ora prima l'avevo aggredito e zittito ed ora lui mi stava trattando come se la sua vita dipendesse da me.
Non capivo cosa mi confondesse così tanto: i miei cambi d'umore improvvisi oppure il mio essere incapace di capirlo.

Lo ringraziai con un filo di voce iniziando a riprendermi dal mio pisolino.
Nonostante mi fossi svegliato, Yeonjun continuava a starmi vicino.

"Dove siamo?" chiesi giustamente io.

Solo a quella frase lui si spostò iniziando a guardare il panorama che ci si parava davanti.

"Sokcho" mi rispose tranquillamente lui.
Mi ci volle qualche minuto per realizzare.

"Aspetta, cosa? Perché siamo al mare?" dissi confuso mentre mi accingevo a mia volta ad uscire dalla macchina.

Yeonjun aveva parcheggiato l'auto su un luogo posto alquanto in alto, quindi dubitai del fatto che saremmo scesi in spiaggia. D'altro canto la vista era stupenda. Il mare era leggermente agitato, ma c'era da aspettarselo, eravamo a febbraio.
Nonostante il vento, il sole picchiava forte sulle nostre carnagioni chiare.

"Perché siamo venuti qui quando Incheon è decisamente più vicina?" gli chiesi io perplesso dal fatto che avesse sprecato ben due ore con un tizio in coma nella macchina.

"Lì il mare non è granchè. Non volevo mostrarti qualcosa di brutto oggi"

Non capivo perché avesse architettato tutto ciò e, soprattutto, se l'avesse fatto per me o meno.

"Ci mancherebbe, uno come me non può essere portato lì" risposi io facendo assumere una piega diversa a quella conversazione fin troppo seria.

Yeonjun alle mie parole rise, per poi voltarsi verso di me scompligliandomi i capelli.

𝐋𝐨$𝐞𝐫=𝐋𝐨♡︎𝐞𝐫 // 𝐘𝐞𝐨𝐧𝐛𝐢𝐧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora